Foto:unacenaconenrica.com
Mauro Corona alpinista , scrittore e
scultore, un tipo di montanaro assai deciso, ne è convinto...
arriverà la fine del capitalismo: è troppo stupido.
Intanto lui
aggira in un certo senso la crisi coltivando frutta e verdure, visto
che , come afferma , “ ad ogni cosa si può rinunciare tranne che a
soddisfare la fame".
E' convinto Corona quindi, il capitalismo è
agli sgoccioli , e lo spiega nella intervista al Fatto Quotidiano
“....Da quel che vedo siamo vicini alla fine”.
Davvero il capitalismo sta schiattando? La
crisi sarà la sua Caporetto? “Ma certo, che dubbio c’è.-
afferma - “ Ci ridurrà allo stremo. Nel vicino Friuli c’è
un paese dove si facevano sedie...
E queste benedette sedie con gli
anni sono venute a costare uno sproposito: le vendevano 400 euro
l’una. Sono giunti i cinesi con le loro sedie a 20 euro e tutto è
finito.” Innegabile , è da tempo che lo si legge, lo si denuncia:
il capitalismo contiene in sé il seme della sua fine.. però quanto
ci mette!
Unica soluzione a questa ennesima
crisi secondo Corona è la zappa, che noi si riprenda a procurarci
il cibo dalla terra.
A dire il vero sembra una scelta un po'
utopica e piuttosto drastica, eppure mi ritrovo spesso , quasi senza
rendermene conto, a considerare con un certo rammarico che
invecchio e perdo forze ed entusiasmi proprio ora, nel momento in
cui le energie fisiche potrebbero fare la differenza. Intendiamoci,
sono attimi: i condizionamenti, le abitudini alle comodità, che non
disprezzo affatto, mi rendono remota la possibilità di un tanto
drastico cambiamento. Eppure non è affatto strambo il messaggio di
Corona, e tutto sommato non dovremmo nemmeno meravigliarci troppo di
quello che accade oggi.
Dovevamo saperlo, ed in molti lo sapevamo, da
giovani ce lo siamo detto e ridetto, discusso e litigato: sul
capitalismo non si fonda una duratura società, è antisociale in
sé; lo denunciava il mai troppo letto Duverger, compagnia di
letture giovanili “..incentra l'attività di ogni individuo in lui
stesso e rinchiude ogni uomo nel suo egoismo” In fondo l'avventura
europea ed i suoi fallimenti palesi, alla verifica dei fatti altro
non sono che l'avverarsi di una intuizione presente in molti
economisti, cito Duverger: ” Nel sistema capitalista la
pianificazione e la programmazione possono al massimo riguardare un
settore della produzione, mercè lo sviluppo dei cartelli e dei
trusts ( vedi attuale sistema bancario) Ma non possono esserci una
pianificazione e programmazione generale” Le sedie di Corona sono
un ottimo esempio: la ricerca di un alto profitto, il massimo, è
cosa naturale per ogni produttore, ma sono bastati pochi cinesi
ma nella impossibilità di una programmazione generale , checche
sognino i globalisti con il loro visionario ( almeno per molto tempo
ancora) , progetto di governance, per sconvolgere vite e fortune di
un paesino di montagna. Come in basso così in alto, ciò è vero
anche per realtà più ampie. Reagire nelle piccole comunità è più
facile, anzi tutto perchè le piccole dimensioni favoriscono il
sopravvivere della comunità come tale, quindi la possibilità di
esser gruppo coeso, solidale e per ciò stesso, fattivo. Non è
infatti un caso che una ripresa di vita vivibile sta cominciando qua
e la , laddove è possibile lavorare in gruppo ad un progetto di
vita che sia inclusivo , dove i componenti del gruppo sul territorio
riescono a concentrare gli sforzi comuni su di un progetto
condiviso. Ma è cronaca di questi tempi lo sfacelo sociale,
economico e morale di realta' più complesse, delle quali dobbiamo
interrogarci se e fino a che punto siano state previste e tamponate
le possibili reazioni di degrado sociale. Se poi fosse vera la voce
che corre in rete, secondo la quale si sarebbe apprestata la forza
delle Eurogendfor per sopire le inevitabili ribellioni frutto temuto
delle macellerei sociali in atto, saremmo davvero al delirio sociale
programmato. Non resta che sperare Comunque di certo restano , specie
se saremo un minimo attenti e determinati, le piccole realtà coese:
E' vero che non veniamo abituati, nemmeno nella scuola ormai, ad
agire in gruppo ed anche questo è un grosso limite del quale
chiunque può approfittare.. e giurateci che lo fanno, e lo faranno
alla grande, ma infine non siamo cose , pietre immobili, ma spero
Uomini e Donne che, per loro natura portati a vivere in società,
troveranno la strada giusta per evolvere verso il socialismo.. Non sarà facile visto che il socialismo di stampo Comunista , centralizatore , burokratizzato, oligarchico, non è che abbia dato grande prova, ma la mancanza di solidarietà del capitalismo, il suo individualismo e il mercantilismo spinto verso il quale si cerca oggi di virare, esercitando sui popoli pressioni e iniquità insopportabili, potrebbero nel nostro Paese , vittima particolare di certa vecchia politichetta, dare la spinta a scrollarsi di dosso muffe, dipendenze del tempo che fu, fino a farci con convinzione superare la esiziale dualità scomoda ed
irrazionale, Destra/ sinistra = amico/nemico , spogliandoci delle residue
incrostazioni di tifoserie necessarie a chi delle divisioni si è servito
per conquistare censo e potere.
Conquistato finalmente un meno angusto "respiro istituzionale" , potremo cominciare la faticosa salita verso il conseguimento della politica intesa nel senso più pieno , come direttiva per regole che si ispirino al bene comune di una società coesa , laddove il potere dello Stato non confligga con quello delle altre collettività.
Lo Stato come armonizzatore di interessi, ma per davvero. Non vedo come possano, quanti sono interessati alla crescita economica, sperare di disgiungerla da quella sociale, usando per questo scopo la destabilizzazione figlia delle diseguaglianze e della povertà per poi invocare la stabilità quando i famosi mercati, sentendo la morsa del declino, si ribellano.
Spesso mi do come spiegazione, data la mia ignoranza in materia, quella del deleterio influsso delle tempeste solari: follia pura!
Una piccola realtà da prendere ad esempio per un inizio di futuro :
Succiso
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2013/03/21/news/succiso-un-paese-modello-tra-cooperazione-e-solidarieta-1.6744943
|
- Si prega di inserire commenti riguardanti l'articolo.
- Commenti ritenuti offensivi verranno eliminati.
- E' severamente vietato qualsiasi tipo di spam. Cose del genere verranno cancellate.
- I commenti verranno approvati dall'Amministratore prima di venire pubblicati.
- Ricordarsi di inserire il codice numerico nell'apposito box
- Se il codice è errato riaggiornare la pagina (refresh)
|
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
Powered by AkoSuite 2007 |