Corcolle a qualche centinaio di metri
da Villa Adriana avrà una magnifica discarica, Monti ha dato piena
fiducia al Prefetto Giuseppe Pecoraro che è convintamente votato
alla realizzazione di questo ennesimo doppio scempio : culturale ed
ambientale.
Villa Adriana è cultura, bellezza,
arte, poesia e noi ci mettiamo accanto un bel mondezzaro a firma e
certificazione della incultura e della insensibilità delle nostre classi dirigenti, al bello, al patrimonio artistico. Siamo in presenza di un bene di tutti che invece
di essere curato, apprezzato, come si dovrebbe se fossimo un pelino
civilizzati, viene deturpato, svilito, dimenticato... non è
mercato.. non interessa, meglio dedicarsi a fare cassa espropriando gli italiani
meno abbienti, quelli ai quali uno Stato vero che non sia solo una
raccolta di affaristi e speculatori, avrebbe il dovere di portare
aiuto e appoggio ,
ma lo Stato dove è? Vediamo se lo trova la Sciarelli.
Torniamo alla surreale vicenda di
Villa Adriana, dato ormai per inesistente l'interesse verso il
patrimonio artistico.
Comunque ci si aspetterebbe un doveroso
interesse per la salute dei contribuenti.
Non parlo di Italiani,
l'Italia è morta ammazzata da un pezzo, esistono ancora e solo i
contribuenti, finche' non saremo stati deprivati di tutto, poi
diventeremo mendicanti, sperando non arrivino a spararci addosso per
non doverci nemmeno guardare, non esageri, se capita in altri Paesi, potrebbe
capitare anche qui.. con equità però.
Salute:la discarica insistera' su falde
acquifere, falde dalle quali attinge l'ACEA, perchè proprio da lì passa l'acquedotto della Acqua marcia, dal quale si preleva acqua per uso
agricolo ed acqua potabile.
Inutile dire che la ineffabile Polverini
appoggia la scellerata scelta di Corcolle, mentre un coro di
oppositori cerca di fare sentire la sua voce: dal mondo della
cultura fra gli altri un archeologo, l'ex presidente del Consiglio
superiore dei beni culturali Andrea Carandini, e tra i politici,
Alemanno, e il Ministro per i beni culturali Lorenzo Ornaghi,la
Provincia di Roma, mentre la Cancellieri vuole vederci chiaro (
anche noi vorremmo capire ).
Serafico il presidente del Consiglio, si limita a dare
piena fiducia al prefetto che rassicura : saranno fissati per la
ditta che vincerà la gara di assegnazione, vincoli che imporranno
progetti di riqualificazione quando il sito esaurira' la sua
funzione.
E per il tecnico, tutto a posto. Tradotto in base alle vecchie esperienze : a danno fatto,
ricopriranno tutto, metteranno qualche alberello e le acque.... ed il
turismo.. a *** ovviamente. i Tecnocrati se ne infischiano di queste cose, loro
guida è l'utilitarismo, efficienza e fede nella competenza
tecnica, si resta sbigottiti di fronte alla ristrettezza di vedute.
Scrive Galimberti a proposito delle ristrettezza mentale di tecnici
e manager:
“Con questa povertà di strumenti
concettuali, del tutto insufficienti ad interpretare le nuove
complessità, abbiamo ad esempio costruito l'Europa con
l'atteggiamento dei contabili di azienda che leggono il mondo a
partire dai registri dei loro conti “
Contro
questa nuova malattia dell'anima che tutto piega al profitto, al
massimo rendimento, che tende a svilire Uomo , Lavoro, Arte, Natura,
Salute, Rapporti Umani, a mercato e profitto di pochi contro i
molti, a questo ribellarsi è DOVERE
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