Da
non credere fino a che punto arrivano i nostri governanti! Di gente
simile c'è da aver paura!
Perdiamo migliaia di imprese al giorno e
la causa è anche il fatto che lo Stato rapace con i suoi sudditi,
dal suo canto non paga i debiti che ha con chi per lui ha lavorato .
Lo scempio che ne nasce dovrebbe esser noto a tutti come anche
l'ultima disillusione, dopo le promesse, data dal fatto che la Europa
non si fida che noi si riesca a non sforare i rigidi parametri ai quali ci ha ingessato, e benchè Monti e Grilli avrebbero asserito che i
conti permetterebbero di erogare 20 miliardi nel 2013 e 20 nel
2014 degli oltre 70 di debito, ci fa sapere che si congela
l'operazione promessa da Monti: per non avere brutte sorprese la
Commissione vuole che l'Italia paghi meno nel 2013 tenendo un margine
di sicurezza sul deficit altrimenti si rimangerà il via libera della
scorsa settimana e a maggio non chiuderà la procedura per deficit
eccessivo aperta ai tempi di Berlusconi.
Ma
la sorpresa più bella, come al solito ce la da il Governo.. che
dovrebbe occuparsi solo degli affari correnti, ma si sta affrettando
a profittare dello scampolo di tempo che gli resta e che è sempre
meno scampolo grazie anche alle incomprensibili titubanze di
Bersani che tra un po' , consultati i tarocchi e le stelle, in mancanza d'altro,
potrebbe che so, dedicarsi a serie consultazioni con i capoclasse
dell'asilo o altri simili importanti soggetti che tutto il mondo
interroga affannosamente prima di formare un governo! Tornando al
Governo attuale , secondo malcostume ormai diffuso, di fretta e furia ha tenuta
la riunione dei capigruppo per varare un bel decreto legge!
Guarda
caso, si tratta dello stanziamento dei soldi per i pagamenti alle
imprese dei crediti alla PA, e questo avverrà udite udite, creando
nuovo debito pubblico. E ti scodella una Relazione al Parlamento del
Governo sull’allentamento del vincolo di bilancio e la revisione
(in negativo) dei saldi di finanza pubblica, per un futuro decreto
legge che stanzi i soldi creati con nuovo debito pubblico, per i
pagamenti dei crediti delle imprese verso la pubblica
amministrazione. Ma ‘una parte dei pagamenti alle imprese confluirà
immediatamente al sistema creditizio. Altri soldi alle banche!!!!!!!!!!!!!
Testo
del post sul blog di Grillo da leggere e diffondere!!!
SUL
BLOG - “Ieri alle 17 si è tenuta la riunione dei capigruppo
con tre atti da approvare in tempi brevi per scadenze di legge o per
urgenza”, ricostruisce Lombardi: “Visto che le commissioni non
partono per problemi di poltrone, si deve istituire una Commissione
speciale. L’atto più importante è la relazione al Parlamento
del Governo sull’allentamento del vincolo di bilancio e la
revisione (in negativo) dei saldi di finanza pubblica, per un futuro
decreto legge che stanzi i soldi creati con nuovo debito pubblico,
per i pagamenti dei crediti delle imprese verso la pubblica
amministrazione. Si tratta - continua - di 40 miliardi: 20 miliardi
per il 2013 e 20 per il 2014. Bisogna allentare il Patto di stabilità
per un decreto legge visto che la materia è urgente. Fermo restando
che siamo assolutamente a favore del pagamento dei crediti alle
piccole e medie imprese, non ci hanno convinto due punti della
relazione di Grilli. Il primo: ‘una parte dei pagamenti alle
imprese confluirà immediatamente al sistema creditizio [..]se da un
lato questo aspetto diminuisce l’impatto sul sistema economico,
dall’altro contribuisce a ridurre le tensioni all’interno del
sistema creditizio. [...]si attende una riduzione dei tassi d
interesse alla clientela e un’attenuazione delle tensioni
sull’offerta di credito’. Ossia: i cittadini prendono un impegno
per 40 miliardi di debito pubblico, di cui una parte (nessuno sa
quanta) andrà direttamente alle banche e da questa generosa,
ennesima, regalia ci si aspetta che subito erogheranno prestiti e
finanziamenti alle PMI italiane. L’esperienza di questi anni ci ha
reso cauti sugli effetti nell’economia reale dei finanziamenti alle
banche”.
L’altro
punto: ‘gli interventi programmati prevedono il pagamento di una
quota dei debiti relativi alle spese di investimento nell’ordine
dello 0,5 punti percentuali di PIL, per cui il livello programmatico
dell’indebitamento netto per l’anno 2013 si dovrebbe attestare al
2,9% del PIL, rispettando in tal modo i vincoli di bilancio imposti a
livello europeo’. Il 2,9% del PIL, come indebitamento netto, e’
sotto il famoso 3% del rapporto deficit/PIL”. Ossia, spiega ancora
l’esponente Cinque Stelle: “Con questo decreto legge, approvato
dal Consiglio dei Ministri, presentato in una Commissione speciale
che avra’ 3-4 giorni per curarne la fase istruttoria, presentarlo
in aula e votarlo velocemente, ci stiamo giocando tutto
l’indebitamento che possiamo stanziare per la crescita per il 2013
e per il 2014. Noi ci siamo opposti. Questa questione deve venire in
aula e seguire un iter normale. Chiediamo alla presidente Boldrini di
istituire le Commissioni permanenti e permettere il dibattito in aula
in sedute pubbliche, di modo che tutti possano capire cosa sta
succedendo con i soldi dei cittadini”.
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