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Il danaro, come lo creano e come circola..finalmente spiegato senza reticenze
Scritto da Marista Urru
lunedì 12 maggio 2014
ROMA (WSI) - Il denaro che abbiamo sui nostri conti correnti oppure nei nostri depositi,
così come quello che teniamo, da dove viene e come viene creato? Una
lunga analisi di Frankfurter Allgemeine Zeitung accompagna il viaggio
degli euro immessi dalla Bce nel resto dell’eurozona.
......Il punto di riferimento del
sistema monetario dell’eurozona è la Bce. Il dirigente dell’Eurotower
responsabile dell’erogazione del denaro alle banche si chiama Benoît Cœuré.
Uno dei suoi compiti principali è infatti la valutazione delle richieste
degli istituti di credito. Ogni martedì mattina le banche centrali
nazionali indirizzano al dipartimento della Bce che fa riferimento a
Cœuré quanti soldi servono agli istituti di credito dei loro paesi. La
decisione viene presa dal Board dell’Eurotower, e firmata dallo stesso
Cœuré. Su un foglio di carta, una tecnica vecchio stileche dà il via
libera a tutti i miliardi. «Chi pensa che solo le banche centrali
creino denaro, sbaglia. Noi lo creiamo, così come lo fanno anche gli
istituti di credito ».
Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung propone un dettagliato viaggio del denaro, che parte dalla sede del Bundesbank. Un ispettore della banca centrale tedesca, Michael Thomas,
è la persona che crea formalmente il denaro che viene messo a
disposizione delle banche tedesche. Con un semplice clic sul computer
arrivano i miliardi richiesti dalle banche, anche se ovviamente la
creazione del denaro non è così semplice.
Faz rimarca come la maggior parte delle persone si immagini una simile
situazione. Il denaro che c’è nei conti correnti si trova come contante
nelle casseforti delle banche. Questo però è falso, visto che le banche
detengono una quantità di denaro contante molto inferiore rispetto ai
depositi dei loro clienti. In tutta l’eurozona circolano 10 mila miliardi di euro,
ma in realtà, come contante, c’è solo un miliardo. «Le banche creano
denaro, quando erogano prestiti a famiglie e imprese» dice il direttore
della Bce, chiarendo come ogni nuovo credito è di conseguenza una forma
di nuovo denaro. Una tesi parzialmente smentita da un banchiere privato
intervistato da Faz, che però viene spiegata così. Il valore su un conto
corrente non è un denaro, bensì il diritto ad ricevere quel denaro. Se
si pensa in questo modo, le banche centrali così come gli istituti di
credito non creano alcun denaro praticamente. Le persone però reputano
soldi concreti i valori indicati sul loro conto corrente, una
valutazione condivisa da Cœuré. Per il banchiere centrale gli istituti
di credito hanno uno straordinario privilegio, e di conseguenza vanno
monitorati in modo molto severo.
Di norma la creazione di nuovo denaro da parte della Bce avviene così:
lunedì viene reso nota l’esigenza degli istituti di credito, martedì la
Bce lo crea, e il mercoledì le banche centrali lo indirizzano. Il tempo
che passa tra la decisione della Banca centrale europea e l’arrivo del
denaro alle banche dipende dalla seconda sorpresa di questo viaggio
dell’euro, ovvero le garanzie presentate dagli istituti di credito.
Senza di queste non è possibile ricevere nuovo denaro, visto che i soldi
erogati dalla banca centrale non sono altro che un credito erogato agli
istituti privati. Non si crea niente di nuovo. La Bce ha però molto
potere nel determinare quali garanzie accettare, e nella fase
dell’eurocrisi l’ha utilizzato, visto che diverse banche centrali, come
la Bundesbank, iniziavano a rifiutare i titoli di debito dei paesi in
eurocrisi. Adesso ogni banca centrale nazionale ha l’obbligo di
accettare i bond greci o portoghesi.
Il denaro creato dalla Bce arriva in realtà sul Target2, il
sistema di pagamento interbancario. Gli istituti di credito, come un
normale cliente, hanno un conto presso la banca centrale del loro paese.
I soldi della Bce arrivano su questo conto, e possono essere trasferiti
alle altre banche, ma non ai clienti. Per farli entrare nell’economia
reale devono essere prelevati. Il denaro delle banche sui conti correnti
degli istituti centrali serve per mantenere il sistema liquido, una
delle funzioni principali della Bce all’interno dell’eurozona. Le banche
devono mantenere una quota minima, la riserva obbligatoria, presso gli
istituti centrali. Oggi, ed è uno dei motivi della crisi, le banche
hanno circa 100 miliardi di euro in più sui conti delle banche
centrali rispetto a quanto sarebbero obbligate a fare. Gli istituti
utilizzano i loro conti presso le banche centrali come garanzia del
mercato interbancario. Quando si effettua un bonifico da un istituto
all’altro, la banca che effettua questa operazione chiede una
controprestazione, che di norma è il denaro presente sul conto della
banca centrale.
Il mercato interbancario è collassato durante la crisi finanziaria,
mentre fino al 2007 si scambiavano giornalmente quasi 450 miliardi di
euro tra di loro. Per questo motivo manca il credito, visto che il
denaro creato dalla Bce diventa effettivo solo se c’è poi la
partecipazione delle stesse banche, che lo fanno circolare nell’economia
reale.
da http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1691952&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+wallstreetitalia+%28Wall+Street+Italia%29
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