Storia di ordinaria burocrazia 1 |
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Scritto da Marista Urru
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giovedì 24 maggio 2007 |
In questi giorni da Milano è giunta notizia dell'ennesima follia della nostra ottusa burocrazia.
Questi i fatti: il proprietario di un locale, stanco di dover spazzare più volte al giorno le cicche che i suoi clienti gettavano in terra quando, come ormai d'uso, uscivano fuori del locale per fumare, e stanco di attendere da mesi che il Comune facesse avere i "cenerini" come promesso ai negozianti, ha comprato 2 portacenere e li ha messi accanto alla porta del locale.
Dopo qualche giorno l'esterrefatto negoziante ha visto un agente in bicicletta che, alla vista dei due portacenere (18 cm di diametro), accostava e gli annunciava; "questi li sequestro". Ovviamente ha pensato ad uno scherzo, invece il solerte ghisa meneghino applicava alla lettera i regolamenti comunali, e in supremo sprezzo del ridicolo, chiamava una pattuglia, che arrivava prontamente: e due uomini in furgone senza ridere, anzi un filino imbarazzati pare, hanno requisito il "corpo del reato".
Intanto il vigile scriveva due verbali: uno per occupazione del suolo pubblico con ammenda di 189 euro, l'altro per certificare la confisca.
Ma al peggio non c'è mai fine, quando il negoziante è andato a ritirare i due posacenere che bene o male gli erano costati 100 euro più la multa, si è sentito negare la restituzione visto che aveva ventilato la possibilità di fare ricorso, quindi quando li ritirerà dovrà pagare anche le spese di deposito.
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