“ C’è Nessuno?” è il primo romanzo di Daniela Cattani
Rusich, donna poliedrica, conosciuta soprattutto per le sue poesie e
che ha nel sangue tanti colori, come quelli dell’arcobaleno.
Proprio con quei colori, Daniela dipinge, con tratti
delicati e mai forti, le vite, i sogni e i sentimenti di dieci
personaggi (tra cui un cane) che, in una grande città, si
sfiorano in modo distratto, si incontrano, si intrecciano, si
lasciano o non si incontrano mai.
Il signor Nessuno è un po’ il filo che “regge”
tali vite e proprio attraverso di lui Daniela descrive queste vite
parallele, apparentemente lontane, che s’incrociano casualmente con
altre vite, formando strani nodi, come in una geometria
sacra, che ha sempre un suo fine.
Come linee, dunque, queste vite s’intersecano,
s’incontrano per non rivedersi più o non lasciarsi mai più; o
viaggiare in parallelo senza potersi vivere ogni giorno o senza
essersi mai conosciute. E nel momento in cui si incontrano possono
cambiare il futuro dell’altro.
È un ignoto viaggio, su mari altrettanto ignoti,
dove ognuno dei personaggi porta i propri sogni e le proprie
emozioni, che spesso non rivelano neanche a se stessi, e dove, tra
infinite possibilità, un gesto, uno sguardo possono cambiare il
corso delle cose.
Da un’azione svolta o non svolta, oppure svolta in
modo diverso, nascono, infatti, futuri ed eventi imprevedibili,
completamente diversi e dovuti a un’unica, piccola scelta.
Ecco, leggendo il libro di Daniela ci ricordiamo che le
piccole scelte (e spesso anche le parole) possono influenzare non
soltanto la nostra giornata o la nostra vita, ma addirittura la vita
della gente intorno a noi e, su larga scala, la nostra città,
il nostro Stato o il mondo intero.
Alla base di questo " fenomeno", sta il
fatto che il minimo cambiamento può significare una storia del tutto
diversa ed è per questo che Daniela introduce il libro con una frase
di Galileo Galilei:
Le cose sono unite
da legami invisibili: non puoi cogliere un fiore senza turbare una
stella…
Effetto farfalla si chiama, ed è un tema che è
stato e sta a cuore non soltanto di matematici e scienziati, ma anche
di registi e scrittori. Lo stesso Pirandello, in alcuni testi, fa
giocare ruoli decisivi a piccoli eventi senza importanza – penso ad
esempio alla novella Il treno ha fischiato o a Uno,
nessuno e centomila.
Quindi, la prossima volta che vorrò entrare di
filato nell’ufficio postale, per scavalcare una vecchietta ed
essere prima di lei allo sportello, ci penserò un po’ su.
Anna Alessandrino
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1. Scritto da AnGre , il 07-01-2013 18:43 Conosco la scrittura di Daniela Cattani Rusich e devo dire che Anna Alessandrino l'ha resa molto bene con le sua stesura concisa e convincente! Mi affretterò, dunque, nella lettura del testo qui proposto e, intanto, faccio i miei complimenti all'autrice della recensione (e del testo, implicitamente!). un caro saluto a tutti
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