Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Corruzione nella Pubblica Amministrazione ci costa più di 60 miliardi di euro l'anno
Scritto da Marista Urru
giovedì 25 giugno 2009
Quanto ci costa la corruzione nella Pubblica
Amministrazione? Finalmente la Corte dei Conti quantifica e
la cifra è quella che viene definita una tassa immorale
ed occulta rilevata dal Servizio
anticorruzione Servizio del ministero della Pubblica Amministrazione e che si attesta nella misura prossima a 50-60
miliardi di euro all'anno", ma andrebbe in
realtà molto oltre le stime su dette,
per cui il Procuratore generale della Corte dei Conti Furio Pasqualucci osserva che oltre ad avere
un notevole impatto sociale arriva ad incidere sullo sviluppo economico del
Paese.
Intanto la Commissione Europea
ha deciso di deferire l'Itala, Australia, Irlanda e Spagna alla Corte Europea per non aver recepito la
direttiva sulla revisione dei conti.
Infatti la normativa impone a tutti gli
Stati membri di istituire sistemi esterni di controllo della qualità, nonchè il
controllo pubblico sulla professione di revisore contabile.
Invecchio: è certo una cosa bizzarra ed inaccettabile in fondo, non è
una malattia la vecchiaia, ma arriva improvvisa e non riesci a togliertela di
dosso, in questo è davvero come una malattia poco piacevole.
Lo so che succede a tutti, lo so che spesso, come nel mio caso, ci prepariamo a
lungo all'evento ineludibile, ma capperi, io invecchio in modo anomalo!
Fisicamente credo di essere nella norma, mediocre insomma, non troppo deteriorata, e nemmeno
tanto nonna - star, solo che c'è un ma
grosso come una casa: io so bene che sto invecchiando e so tutto quel che c'è
da sapere al riguardo, ma a sorpresa il
mio piccolo IO, quello un po' imperioso e strampalato degli anni della
fanciullezza, grazie ad una ardita capriola
di spazio - tempo o a qualche altra diavoleria è qui di nuovo.
La avevo dimenticata da qualche parte,
soffocata nelle incombenze, nei problemi, nelle gioie, e ora in un certo modo
mi ritrovo tra i piedi una bimba vivace ed impertinente che è come un
alien , si è impiantata furtivamente nella mente, o forse nell'anima o forse chi sa
è sbucata da un luogo non luogo, da un tempo non tempo ed è accanto a me. Come sia successo non lo so, ma
c'è e si fa sentire nei momenti meno opportuni.
Vuole sapere, capire e si getta a
capofitto a ricercare , leggere , chiedere,
facendo una grande confusione ora come allora.
Aforismi come una barzelletta? Quasi, frasi spiritose
pronunciate da "personaggi" che aiutano a
pensare in allegria, in fondo come una piccola pausa per sorbire un caffè.
- Riflettere
è considerevolmente laborioso, ecco perché molta gente preferisce giudicare.
(José Ortega y Gasset)
- Un
contribuente è uno che lavora per lo stato, ma senza avere vinto un concorso
pubblico. (Ronald Reagan)
- Da un certo
punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro. Quello è il punto al quale si deve arrivare. (F.
Kafka)
- Comunista è
qualcuno che legge Marx Lenin.
Anticomunista è qualcuno che li capisce. (Ronald Reagan)
- Non avere
un pensiero e saperlo esprimere: è
questo che fa di uno un giornalista. (Karl Kraus)
Rileggendo Maurice Duverger penso al nuovo ordine mondiale e forse comincio a veder la luna
Scritto da Marista Urru
martedì 23 giugno 2009
Un post dal passato
Rileggo l'introduzione alla politica
di Duverger , il testo risale al 1964 se
non sbaglio, ma l'analisi dei fattori
che introducono alla conoscenza della
politica resta attuale e comunque
estremamente utile per chi come me è a digiuno o quasi di simili letture.
Immediatamente in prima pagina e
avvertenze di pugno dell'Autore che
nell'introdurre i motivi che lo hanno spinto alla opera poco facile di una Introduzione alla politica che
permetta di colmare la lacuna presente
in molti cercando di dare loro una comprensione di insieme dei vari aspetti della politica,
afferma:
"Se ci siamo risolti a pubblicare questo abbozzo è perché un
tentativo del genere interessa, in regime democratico, tutti i cittadini.
Gli alberi e Kafka, ma anche Lin Yutang, perchè no?
Scritto da Marista Urru
lunedì 22 giugno 2009
Albero ( Kafka )
Su uno scoglio battuto dalle onde,
Marcio di salsedine trafitto da un sole immobile resiste,
Arcigno caparbio un pino storto e nano,
Arcigno caparbio, resiste,
Affonda le radici nella poca terra,
Corroso da un vento carico di mare si torce si flette
Ma non si lascia andare,
Rimane abbarbicato a quell'esile sperone volontà di esserci,
Volontà di farcela se ripenso adesso a quel pino storto e nano,
Mi dà coraggio più di stupide parole che mi
Dico ogni giorno per non lasciarmi andare,
Quel pino storto e nano arcigno e caparbio
Roma, 21 giu. (Adnkronos) - ''Il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, non ha nulla di cui dover chiedere scusa. Solo in Italia un
leader politico viene trattato in questa maniera''. Ad affermarlo, in
un'intervista al 'Corriere della Sera', e' Tarak Ben Ammar commentando
la vicenda che vede coinvolto il premier. ''Qui in Francia -aggiunge-
non sarebbe assolutamente possibile. Nessuno ha scritto una riga sui
mesi in cui Sarkozy era single. Nessuno ha scritto una riga negli anni
in cui Mitterrand frequentava le sue amiche al piano di sotto e
Danielle viveva al piano di sopra con il suo amico. Solo in Italia
avete il gusto di criticare in modo cosi' aspro, di scannarvi tra voi.
Ricordo bene la storia di Craxi, che pati' una grave ingiustizia. Ma
avevo dimenticato il caso Leone''.
Tifo ed antipatie personali a parte, è vero nessuno si è mai permesso di raccontarci le avventure di Sarkozy, nè men che meno le "piccanti"
Estate la terra è percorsa da forze vitali e il suo spirito è colto dai poeti
Scritto da Marista Urru
venerdì 19 giugno 2009
Emozioni, sentimenti, in Agosto raggiungono l'acme, è la
stagione in cui si raccolgono i frutti,
e non solo nell'orto e nel giardino, in estate facciamo normalmente un bilancio del tempo trascorso,
dei sogni, dei fatti.
Il sole alto nel
cielo sembra intanto voler piegare la volontà e la attenzione: difficile
vigilare, difficile non lasciarsi andare, davvero il ciclo della vita attrae
più che in ogni altra stagione e sogno e
realtà sembra possano coesistere. La
tradizione vuole che anche gli spiriti elementari, gli spiriti della natura,
acquistando forza possano meglio essere individuati da coloro che hanno facoltà
medianiche, ed ecco le molte
leggende legate al solstizio d'estate ed
ai giorni che lo seguono, di fate scoperte a danzare intorno agli alberi, unite
in un cerchio o di allegri folletti in vena di giochi e di scherzi. La
sensibilità dell'uomo si potenzia, normale che i poeti ne vengano influenzati.