Pomodoro naturale antinvecchiamento ed antitumore presto in tavola |
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Scritto da Marista Urru
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venerdì 02 luglio 2010 |
MADE IN
ITALY: COLDIRETTI, IL PRIMO POMODORO ANTIAGING E' SERVITO
Con
il 50 % di licopene in piu' è efficace nella prevenzione
malattie cardiovascolari e tumori
E' stato servito
per la prima volta il superpomodoro naturale contro
l'invecchiamento efficace, per effetto di un contenuto in
licopene superiore al 50 per cento, anche nella prevenzione delle
malattie cardio-vascolari e tumorali. La novità in arrivo sul
mercato grazie alle cooperative e ai consorzi che aderiscono al
progetto per "Una filiera agricola tutta Italiana" è stata
presentata in occasione dell' Assemblea della Coldiretti
nell'ambito del Salone dell' "Innovazione nella
tradizione". Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una
varietà senza organismi geneticamente modificati (Ogm), che
vanta una concentrazione superiore del 50 per cento di licopene,
un carotenoide di cui viene riconosciuto l'effetto antiaging
Una sostanza che - precisa la Coldiretti - svolge un'azione
antiossidante superiore al betacarotene. Da un numero sempre
maggiore di studi sta emergendo come il licopene sia in grado di
comportare una serie di benefici per la salute, aiutando a
prevenire alcuni tipi di tumore e malattie cardiovascolari e
ritardando l'invecchiamento delle cellule del corpo. Da ultimo,
oltre al prof. Umberto Veronesi, anche la World Foundation of
Urology ha evidenziato l'importanza di questa sostanza nel
pomodoro per combattere non solo il tumore alla prostata ma tutte
quelle malattie dell'uomo, dai tumori alle malattie
cardiovascolari, dalle artriti al Morbo di Parkinson, causate da
stress-ossidativi e dalla formazione di radicali liberi.
Il superpomodoro,
che ha una pezzatura delle bacche di circa 70 grammi e una forma
squadrata, è stato coltivato per adesso dalle aziende agricole
situate in Emilia Romagna e Lombardia per essere trasformato
nelle strutture cooperative e nei consorzi al fine di ottenere
passate e polpe ad alta concentrazione di licopene. Il suo
contenuto e la capacità di assorbimento aumenta infatti
considerevolmente in tutti i derivati del pomodoro poichè la
cottura del frutto (sia casalinga sia industriale) risulta
positiva per la stabilità della molecola, anche rispetto a
quella della vitamina c . Varie ricerche dimostrano che il corpo può assorbire più
efficacemente il licopene dopo che esso è stato trasformato in
succhi, sughi, concentrati o ketchup.
L'innovazione è
una dimostrazione concreta dell'importanza che ha il rapporto
diretto tra produttori agricoli e consumatori anche nel favorire
il trasferimento dell'innovazione dal campo alla tavola. Un
risultato al servizio del progetto della Coldiretti per la
filiera agricola tutta italiana che punta ad offrire prodotti al
cento per cento italiani firmati dagli stessi agricoltori. I
derivati del pomodoro sono infatti la prima voce delle
importazioni agroalimentari dalla Cina con un quantitativo
sbarcato in Italia nel 2009 pari a ben 82 milioni di chili da
"spacciare" come Made in Italy. Un quantitativo che
corrisponde - sottolinea la Coldiretti - a circa il 10 per cento
della produzione nazionale di pomodoro fresco destinato alla
trasformazione realizzata in Italia che nel 2009 è stata pari a
5,73 miliardi di chili.
Ogni giorno in
media arrivano nei porti italiani oltre mille fusti di
concentrato di pomodoro dal peso di oltre 200 chili dalla Cina
che finisce sulle tavole mondiali come condimento tipico dei
piatti Made in Italy. Un protocollo sanitario specifico per il
controllo del pomodoro concentrato cinese all'ingresso nei
porti comunitari, l'obbligo di indicare l'origine del
pomodoro utilizzato nei derivati del pomodoro e l'immediata e
tempestiva attivazione del meccanismo di salvaguardia con un
dazio doganale aggiuntivo come misura antidumping prevista dalla
normativa comunitaria, sono le richieste formulate dalla
Coldiretti, dalle cooperative agricole dell'Unci e dalle
industrie conserviere dell'Aiipa per contrastare la concorrenza
sleale al vero Made in Italy.
I l pomodoro è il condimento maggiormente
acquistato dagli italiani che si stima consumano in famiglia
circa 550 milioni di chili di pomodori in scatola o in bottiglia
all'anno. Ogni famiglia - conclude la Coldiretti - durante
l'anno acquista almeno 31 kg di pomodori trasformati e, a essere
preferiti, sono stati nell'ordine i pelati (12 Kg), le passate
(11 Kg), le polpe o il pomodoro a pezzi (5 Kg) e i concentrati e
gli altri derivati (3 Kg).
Fonte : Coldiretti
Sullo stesso argomento nel sito:
http://www.maristaurru.com/index.php/Ritagli/Pomodoro-e-colesterolo.html
Il
pomodoro ‘anti-tumori’ è Ogm? No, è naturale
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