paesi-svilupp3 Scritto da colzani, il 27-09-2011 21:50 non mi fraintenda Marista, capisco l'articolo e lo sottoscrivo, non fosse altro perchč provai sulla mia pelle la sgradevole sensazione del "bravo e buono ma italiano", ed ebbi la fortuna di emigrare in una nazione "aperta" per definizione. Riesco a capire i connazionali in Francia, in Svizzera o altri angoli d'Europa allergici alla nostra unica ed ineguagliabile bellezza e fantasia. Giustamente come dice lei la Federici si rammarica per l'indifferenza (di chi? dei prezzolati al soldo di Bruxelles?) verso il futuro dei giovani ma siamo in Europa e l'Europa vuole nuove forze lavoro che purtroppo non sono i nostri giovani. E non abbiamo bisogno di tutte quelle lauree e di tutti questi cervelli. Disarmante. cordialitā |