Da un po’ di tempo c’è un rinnovato interesse per i ricci:
forse siamo tutti un po’ sensibilizzati dalla visione sempre più frequente di questi animaletti
spiaccicati dalle auto sulle nostre strade.
Pochi comunque sanno che con alcune accortezze questo
animaletto può diventare quasi domestico.
Se si abita in prossimità di campagna e zone boscose è
facile che nel nostro giardino sia di passaggio questo grazioso animaletto o
che addirittura vi trovi comoda dimora, addirittura capita che volenterosi si
portino a casa piccoli ricci trovati per caso. Non è ben fatto, ma è meglio fornire un minimo di istruzioni per
l’uso .
Nel mio quasi giardino i ricci sono di passaggio abituale e
nidificano di solito sotto i peri selvatici nella parte di terreno dietro la
casa, zona lasciata praticamente incolta, curiamo solo, compatibilmente col da fare della
famiglia, che ricresca la macchia mediterranea bruciata tempo fa dai soliti incendiari, predoni
della natura da strapazzo, che usano questo metodo primitivo
per poter raccogliere senza fatica gli asparagi selvatici, cosa che ci spinse
ad un sacrificio per comperare quel terrenuccio, diventato ora una specie di
rifugio dei pochissimi animaletti che riescono a sfuggire alla mania assassina
dei cacciatori da strapazzo che allignano
nella mia zona: gente che con spirito
ottuso e predone, non vedendo oltre il naso, pure corto, ha eliminato ogni
selvaggina della zona e sospetto che
ormai più che sparare a tortore e piccioni domestici, a qualche passero, e
forse a qualche tordo, non fanno.
Parlano di polenta e uccelli, ma fino a a poco fa ho potuto vedere che provvedevano
alla polenta col vile sistema
delle reti in cui si impigliavano per lo più i silvidi rinsecchiti
della zona, perché dobbiamo dirlo fuor dei denti,
non sono manco cacciatori da tordi , nonostante siano muniti di fucili
costosissimi e ridicoli da usare in questo contesto. Ora non so che
combinino questi personaggi, evito di passeggiare
per quelle zone, potrebbero impallinarmi nella loro sconsideratezza,
lasciamo
che lo facciano tra loro se mai, già mi basta doverli sentire sparare
stolidamente a quattro passi dalle nostre case ove hanno ammazzato
tutti i piccioni dei vicini, le colombe , oltre che ovviamente i
palombacci selvatici, credo gli restino ormai ai nostri prodi
cacciatori, farfalle e lucertole ( forse).
Torno ai ricci:
Sono animali notturni, con una vista
limitata, ma dotati in compenso di udito ed olfatto assai sviluppati, sono
tendenzialmente insettivori, quindi utilissimi al vostro giardino, ma , cosa
ancor più utile, mangiano oltre ai ragni, i millepiedi, le lumache, i topolini
di nido, i frutti caduti, semi, neanche vespe
e calabroni sfuggono al nostro vorace riccio che sembra essere
abbastanza refrattario al veleno del calabrone e utilità massima, l’amico è un
maestro nel catturare e mangiare anche le vipere.
AVVERTIMENTO
Non è consigliabile tentare l'avventura di raccogliere un riccio per strada e portarselo a casa, oltretutto si tratta di animalio protetti, ma i casi della vita sono numerosi, potrebbe capitare, di volere e dovere soccorrere un animale in pericolo, comunque per un corretto codice di comportamento qualora incontraste un riccio QUI
Se ne trovate uno abbastanza cresciuto nel vostro terreno, tanto da poter sopravvivere
in casa vostra per un po’, per ricevere i primi soccorsi visto che non sempre è possibile seguire il giusto "protocollo" , vedrete che
si adatta facilmente, specie se lo avete trovato giovane. Gli darete da mangiare carne tritata,
pezzetti di fegato, lombrichi, ma anche mangime in scatola per cani o gatti,
ricordate la ciotola dell’acqua. E se lo chiamate sempre allo stesso modo,
imparerà il suo nome e vi verrà incontro, ama le coccole, da fare sulla pancia
e sotto il collo per ovvi motivi ( un soggetto adulto arriverebbe ad avere
addirittura sedicimila aculei).
Comunque, una volta presa confidenza ed abituato il giovane
riccio a dipender in qualche modo da noi per il cibo, se potete mettetelo nel giardino specie se questo è ben chiuso e non ha passaggi da cui possa sgusciare finendo sotto una macchina. Preparategli
una vera cuccia : una cassetta di legno semi interrata che poggerete per evitare
il ristagno d’acqua, su un bello strato di ciottoli, con un tunnel di ingresso e uno di sfiatatoio chiuso
da reticella per evitare che entrino insetti, fogli e paglia li troverà lui, o se no alle brutte, comprate una balletta di fieno per conigli a
cui saprà lui come e quando attingere: ci si imbottirà la casa e se ne andrà in
letargo..in primavera se siete vicino alla campagna è facile trovi il modo di
farci venire un compagno /a e avrete la soddisfazione di vedere i riccetti.
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