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La Coop apre alla macellazione islamica: di che si tratta PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 07 febbraio 2010
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La Coop apre alla macellazione islamica: di che si tratta
Pagina 2

In un video Belga fanno vedere prima la macellazione normale , che fa già di per sé impressione, poi si passa a vedere la macellazione islamica: in occidente l’animale viene stordito prima di essere macellato onde evitargli sofferenze ulteriori; nei paesi islamici all’animale viene recisa la carotide, in questo modo resta cosciente e muore molto lentamente dissanguandosi e soffrendo, la carne viene più tenera. Badate che è lo stesso trattamento con cui sgozzano gli esseri umani.

Chi ha aperto il video ha potuto vedere quello che la nostra Stampa supina al potere economico, sottace. La Coop Tirreno di Roma accanto al reparto carni del supermercato ha aperto alla vendita di carne islamica, commesse musulmane con il velo inviteranno i clienti ad acquistare la carne preparata con le specifiche usanze musulmane e spiegheranno il significato dell'iniziativa ai clienti musulmani e non musulmani. Milano pare sia già piena di macellerie islamiche, mentre per la Capitale, questa è la prima.

Mi sembra una bizzarria: abbiamo nostre leggi per la macellazione che sono frutto di una lenta presa di coscienza della nostra civiltà che ci impedisce di accettare supinamente che gli animali vengano sottoposti ad inutili sofferenze. Pur senza arrivare a quanto affermano i vegani, che cioè ci si dovrebbe astenere totalmente dal consumo di carne, ciononostante nel lento e faticoso cammino verso il progresso, il costume della nostra civiltà si va cambiando. Quello che 1000 anni fa era norma, ora è orrore: la situazione della donna sottomessa, le bambine spose, i roghi, le mutilazioni, le lapidazioni, le leggevamo ormai solo nei libri di storia.

Ora tutto questo ci viene fatto passare per norma, poiché abbiamo ospiti che hanno percorso un diverso cammino. Non credo sia saggio, ma siamo di fronte al solito miope discorso economico. E lo Stato?
Io lo Stato lo vedo raggrinzirsi ed arretrare sempre più ed è colpa nostra di noi cittadini che ci lasciamo incantare da pifferai... del piffero con la bisaccia ricolma in una mano e il piffero nell’altra. Non sollecitiamo noi dal basso, questo Stato, pigro ed addormentato.

Se ve la sentite di vedere tutto il procedimento della macellazione halal nella sua crudità, questo è il link:
http://laverabestia.org/play.php?vid=1128

Per chi fosse interessato ad approfondire  questo argomento , compresa la nostra  soprprendente legislazione in materia, raccomando:
http://pieronuciari.it/2010/02/07/la-coop-di-roma-apre-ai-prodotti-della-macelleria-islamica/    Imperdibile 


Ma c'è chi vigila in Italia, e  con rigore , andate a questo link  e ne avrete la prova! I Tribunali sono intasati  ? Ma nooo!

https://www.maristaurru.com/index.php/Articoli/-Italia-da-vertigini-un-processo-ad-un-ristoratore-per-aragoste-vive-su-ghiaccio.html

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  Commenti (16)
11. Mohammed killed Chikens
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 08-02-2010 22:59
Salve Marista 
“Mohammed killed Chickens” questo è il termine con il quale in gergo si definiscono polli congelati, destinati al Mercato islamico. 
Molti anni fa, “il secolo scorso, dell’altro millennio”, quando ancora navigavo, tra le altre cose, nella nostra Stiva frigorifica a – 25° C, un bel dì, ne trasportammo 25 tonnellate in Libia, appunto dal Belgio. 
In questo caso, la pratica prevista dal Corano, è lunga e costosa, richiede più ore lavorative e dispendio di personale che quella occidentale, pertanto, che agli islamisti piaccia o no, del tutto impensabile sul piano industriale. 
Questa prassi e ancora seguita sicuramente solamente nel privato e nelle regioni rurali non certo su scala industriale in occidente, altrimenti un pollo, così preparato verrebbe a costare un occhio della testa. 
Di buon accordo con i vari Imam, l’ industria continua a macellare come sempre secondi i criteri occidentali e i “vigilantes religiosi” certificano a pagamento l’avvenuta macellazione dei pennuti secondo il rito religioso islamico. 
Su questo cara Marista ci puoi tranquillamente scommettere. 
Qui in Germania poi se qualcuno venisse sorpreso a macellare animali secondo il rito islamico avrebbe subito un problema e la macelleria verrebbe chiusa. 
Esiste molta doppia moralità da ambo le parti in tutto questo, l’ambiguità in questi casi è sempre in agguato, anzi guarda, regna sovrana. 
Quello però che questo tuo post evidenzia in modo chiaro e perentorio è il fatto che con il riti islamici, sia sugli animali sia sugli esseri umani, non possiamo, e non dobbiamo abbassare la guardia, bensì combattere e perseguitare ogni tentativo di instaurare in occidente usi e costumi che da noi grazie al cielo sono proibiti per Legge. 
Qui a Brema o diversi amici israeliani, anche la religione ebraica applica le disposizioni dell’ Halal, ma almeno qui in Germani esiste gli alimentari detti “Koscher” vengono portati da Israele in contenitori dall’El-All, solo così, mi spiegavano c’è garanzia che il tutto sia veramente “koscher” 
Molti di noi, come me si ricordano in che modo di tardo autunno, i contadini macellavano i loro maiali, e le massaie i pennuti, ma allora non conoscevano, non conoscevamo altro modo. 
Ora i quadrupedi vengono prima storditi, solo i pennuti lasciano le penne all`antica maniera ma velocemente in un sistema del tutto meccanizzato. 
Prova ad immaginarti 25 tonnellate di pennuti a circa 0,300 Kg l’uno preparati alla maniera islamica, e vedi quanto ci vorrebbe a prepararli, credimi, anche per le Madri di Famiglia mussulmane, il prezzo del singolo pollo sarebbe troppo alto. 
Il certificato dell’ Imam toglie ogni dubbio o scrupolo, e quello ringrazia. 
Complimenti Marista ci porti una varietà di argomenti veramente interessante. 
Salutönen
12. Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-02-2010 19:30
Voglio solo dire che dobbiamo accelerare il processo di civilizzazione di certi popoli, conoscendone i motivi, senza aggiungere violenza alla violenza 
Cioa Rosario
13. civiltà contadina
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-02-2010 16:54
Ciao Rosario, quello che racconti fa parte delle usanze della civiltà contadina. Si uccideva l'animale nel miglior modo possibile, con le proprie mani, e se ne soffriva. Mio marito racconta di un fatore che era diventato , quando lui era bambino, vegetariano. Ed ancor oggi ho amici che allevando animali da cortile, pur vendendoli vivi per non dover procedere nella sua azienda, non mangia da tempo carne di pollo o anatra. 
 
Qui invece abbiamo gente che , senza stare a giudicare, ha usi contrari anche alle nostre tradizioni contadine del tempo che fu: loro cercano di prolungare la sofferenza dell'animale e pretendono che sia cosciente di morire. Non è una differenza di poco conto, per loro l'atteggiamento che per noi è ANORMALE ed al limite del sadismo, è norma religiosa. Quindi ne deduco che ci sono differenze profonde nel sentire. La nostra sensibilità moderna è evoluta in un certo senso ed ha ancora strada da fare, loro stanno evolvendo seguendo altri sentieri. Io non mi ergo a giudice di nessuno, non ci penso nemmeno, ma non vedo perchè loro debbano cercare di insinuare i loro costumi. 
 
Noi non andiamo da loro a cercare di mostrare come son buone le salsicce o come è meglio la pasta asciutta piuttosto che il cous cous. A me questa sembra una differenza insormontabile, che evidenzia una volontà da parte loro di assimilare noi ai loro costumi , piuttosto che adattarsi loro alle nostre usanze, visto che ancora il Paese Italia non è islamico, edf ha tutte altre radici che quattro scalcinati di pseudo italiani sinistrati butterebbero volentieri al cesso, tradendo secondo costume acclarato il loro stesso paese, come Giuda per pochi danari.
14. In Italia
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-02-2010 14:46
Fino a quarant'anni fà in tutta l'Italia, (ancora adesso in alcuni posti)almeno in collina ed in Montagna dove si producono salami, c'era il rito della macellazione del maiale. Non spiego il significato e le implicazioni sociali e di rapporti, dico solo che un giovane ad una certa età doveva imparare. Una specie di iniziazione. A sedici anni, il compare mi mise lo stiletto tra le mani e guidandomi mi insegnò a scannare il mio maiale. Quello che avevo cresciuto e curato con amore. Bisogna seguire il percorso della giugulare e pungere il cuore per farlo morire dissanguato. Altrimenti i salami non vengono bene, mi disse.
15. barbarie
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-02-2010 13:56
Esatto Mariella,  
ma il fatto è che in Italia stiamo lentamente uscendo dalla barbarie, non solo per le eleggi,ma soprattutto per la disapprovazione sociale verso i "nostri barbari". 
La disapprovazione sociale è una arma potente, sono pochi quelli sopportano di vivere nella disapprovazione di chi li circonda, si tende a conformarsi. 
Anche questo è uno dei motivi per cui gli immigrati da noi si comportano spesso in modo che a noi può non piacere, e se poi vanno in un altro Paese imparano presto a conformarsi, sono i cittadini stessi fuori da questo infelice paese che , sicuri di sè e delle proprie abitudini e civiltà, fanno in modo che chi entra nel loro Paese si conformi ad usi e consuetudini di quel Paese, cosa che assicura una civile convivenza. Noi invece veniamo sempre resi insicuri, le nostre tradizioni, il nostro sentire,vengono ridicolizzati e soffocati nel tentativo di privilegiare le tradizioni di chiunque venga qui, persino usi violenti come picchiare a morte le figlie, chiuderle in casa e simili abominii, se fatti da un immigrato, si tende a chiuder gli occhi: siamo noi stessi cittadini che gli lasciamo mano libera, pecore supine di fronte a certi soprusi , senza fare valere urbanamente le nostre ragioni, per poi magari assalirli malamente quando la misura è colma, come avviene se un immigrato ti fa la pipì a sfregio sulla porta di casa tutte le sere. 
 
E perdere quel grado di civiltà che faticosamente ci siamo guadagnati, fermarci sul cammino verso il progresso, non mi stancherò mai di denunciarlo, è un crimine verso i nostri figli, contro il quale dobbiamo mobilitarci se appena appena abbiamo un minimo di senso di responsabilità
16. macellazioni
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-02-2010 10:44
Giuro! Non ce l'ho fatta a guardare il filmato, però ho ancora gli echi delle grida dei maiali quando, il giorno di Santa Lucia, a dicembre, vengono barbaramente uccisi a freddo, nei cortili delle case private...per lo meno 50 anni fa facevano così. Questi echi non si sono ancora spenti nella mia memoria. oggi forse utilizzano mezzi meno cruenti, ma se si va nelle campagne, si può ancora vedere questa barbara consuetudine. Senza contare che alcuni "amanti" degli animali, per sopprimere i cani in esubero li impiccano senza mezzi termini. Dovrei fare i nomi? Qualcuno verrebbe cancellato dall'albo....dei veterinari. Haimè, è una triste realtà.  
Ciao e buon lavoro a tutti. 
Mari.

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