Nel giorno dell’equinozio d'autunno la durata del giorno è uguale a quella della notte in un perfetto equilibrio, ma dal giorno successivo, fino all'equinozio di primavera, il buio prevarrà sulla luce.
L'equinozio d'autunno segna la fine dell'estate in cui la natura e l'essere umano tendono verso l'esterno e tutto è più vitale.
Da ora in poi, invece, le giornate si accorceranno, farà più freddo e la natura sembrerà morire, apparentemente, perchè in realtà comincerà a rigenerarsi nel silenzio e in modo quasi impercettibile.
La stessa cosa avviene nell’essere umano in cui aumenta l’attività interiore, attività che ha bisogno di una grande forza di volontà affinchè egli possa porsi degli obiettivi, realizzarli, e non immalinconirsi.
Ecco perchè nell'equinozio d'autunno si celebra "la festa del forte volere".
Infatti, poichè l’elemento alchemico dell’autunno è il ferro, e la volontà è nell'interiorità dell'Uomo il suo corrispettivo, forse è per questo che si dice “avere una volontà di ferro”.
Da non dimenticare, inoltre, che il 29 settembre si festeggia San Michele rappresentato sempre con la spada di ferro puntata sul drago.
Secondo Rudolf Steiner, padre dell’Antroposofia, questa immagine è un appello rivolto all'Uomo affinchè si liberi da ogni timore o paura per avviare in questo periodo un vero e proprio processo di autocoscienza.
Egli così scriveva: “Lasciamo che in noi, in questa fase autunnale, cresca tutto ciò che tende alla libera forte e coraggiosa volontà, contraria ad ogni ignavia e ad ogni paura”.
Dunque, buon autunno a tutti!