Sembra che stavolta, arrivati a quota
22 morti, decine di persone in pericolo di vita e almeno altre 1526
infettate, si sia giunti a ipotizzare con una certa verisimiglianza
la causa: i germogli di soia, prodotto poco usato in Italia e questo
spiegherebbe la mancanza di contaminati nel Bel Paese.
Contemporaneamente arriva nelle news
l'annuncio del miracolo: abbiamo già il vaccino , di questo miracolo
ne scrive Debora Billi, crisis
Lieti e rasserenati ( si fa per dire)
ci applichiamo a qualche ricerca sulla soia, con un po' di fastidio
debbo dire, la soia da un po' di tempo è peggio del prezzemolo.
Non si fa che discettare di questo alimento che trova estimatori e
detrattori e al cui consumo personalmente non ho mai avuto intenzione
di assoggettarmi.
Appreso che essa rappresenterebbe il
70% di tutte le proteine commestibili al mondo, ho cercato di
immaginare quanta terra ha sottratto ad altre colture, quanti alberi
sono stati abbattuti.
Ma la soia ha anche altri importantissimi
impeghi, fa parte del minestrone delle biomasse ed infatti,
interessante è stata la conferma di qualcosa di già orecchiato e
dimenticato: la soia viene studiata con slancio e convinzione come
materia prima per la produzione di bicarburanti da diverso tempo.
Dovrebbe renderci contenti eppure...
Eppure desta apprensione la nuova sfida
della scienza: ricercatori hanno re-ingegnerizzatoo i microbi per la
produzione di idrocarburi e biocarburanti
di quarta generazione.
Bello , bellissimo, il petrolio manca e
costa troppo, eppure..
Eppure una certa diffidenza nelle pieghe del
subconscio resta, il progresso tecnico non sempre porta bene a noi
poveri cristi, ne è piena la storia di vittime in nome del progresso
che purtroppo , sempre da mani umane , umanissime e spesso
estremamente venali è amministrato.
Sta di fatto che i ricercatori hanno
individuato, guarda tu che coincidenza, nella Escherichia Coli il
batterio che farà vincere la lotteria per la produzione dei biocarburanti di quarta generazione. Ottimo.
Questi batteri sono in grado di produrre delle
molecole composte da cinque e otto atomi di carbonio. La ricerca genetica ha
notato che inserendo alcuni geni negli E.
Coli è stato possibile codificare le strutture delle
proteine che convertono le sostanze assorbite dal microrganismo in
alcoli che potrebbero essere utilizzati come biocarburanti
Qui
In breve e più semplicemente: se noi nella produzione dei
carburanti bio partiamo dalla biomassa che sia di canna, mais, soia, fin ora è stato necessario dividere la cellulosa dagli zuccheri e lavorare
poi quelli, ma se si usano batterri come quello risultato formidabile
della Escherichia coli, quello lavora tranquillo a digerire gli
zuccheri , si abbattono i costi e , se non ho capito male, si arriva
più agevolmente spendendo meno e guadagnando di più.. dalla
biomassa al butanolo Oplaà i carburanti di 4 generazione.
Tempo fa mi sembra nel 2008 si è avuta la diffusione del “Il sequenziamento del genoma è il risultato diretto di un memorandum
d’intesa tra DOE e USDA per aumentare la collaborazione fra agenzie
impegnati e nella genomica vegetale. Siamo orgogliosi di sostenere
questa grande conquista scientifica che non solo anticipa la nostra
conoscenza di una chiave dei prodotti agricoli a livello mondiale, ma
anche punta a realizzare nuovi approfondimenti nella produzione di biodiesel.” questo è quanto ha dichiarato il dr L. Raymond Orbach del DOE. ( fonte, Genitron Sviluppo).
DOMANDE
Ora io mi chiedo, eventualmente quali manipolazioni genetiche sono state compiute sulla soia in vista di questa interessante caratteristica del batterio della escherichia coli?Non è poi tanto pergrino sospettare che altre interessanti manipolazioni di ingegneria genetica siano state operate nella soia, probabilmente è l'ignoranza che mi rende sospettosa ma a pensare male.. con quel che segue
Quali eventuali necessarie attenzioni sono state prese perchè semi geneticamente modificati in vista di sperimenti per il biocarburante non contaminassero soia per uso alimentare umano e animale?
Uno studio interessante sul batterio della Escherichia Coli
di Mike Adams, the Health Ranger
NaturalNews.com
(NaturalNews) Anche se la gara per dare la colpa ai vegetali è
attualmente in corso in tutta l’UE, dove un ceppo di E. Coli super
resistente sta facendo ammalare pazienti e riempendo gli ospedali in
Germania, praticamente nessuno sta parlando di come l’E.coli è
magicamente diventato resistente a otto diverse classi di farmaci
antibiotici e poi, improvvisamente, è apparso nella catena
alimentare.
Questa particolare variante dell’E.coli è un membro del ceppo
O104, e i ceppi O104 non sono quasi mai
(normalmente) resistenti agli antibiotici. Per acquisire tale
resistenza, devono essere ripetutamente esposti agli
antibiotici al fine di fornire la “pressione di mutazione”
che li spinga verso l’immunità completa al farmaco.
Quindi, se siete curiosi di conoscere le origini di tale ceppo,
potete in sostanza analizzare in dettaglio il codice genetico
dell’E.coli e determinare con sufficiente precisione a quali
antibiotici è stato esposto durante il suo sviluppo. Questo passo è
stato fatto (vedi sotto), e quando si guarda la decodificazione
genetica di questo ceppo O104 che ora minaccia i consumatori di
prodotti alimentari in tutta l’UE, emerge un quadro affascinante di
come è stato generato.
Il codice genetico rivela la storia
Quando gli scienziati del Robert Koch Institute in
Germania hanno decodificato la struttura genetica del ceppo O104,
hanno trovato che è resistente a tutte le classi e le combinazioni
di antibiotici:
• penicilline
• tetraciclina
• acido nalidixico
•
trimetoprim-sulfamethoxazol
• cefalosporine
• amoxicillina
/ acido clavulanico
• piperacillina-sulbactam
•
piperacillina-tazobactam
Inoltre, questo ceppo O104 posseiede una capacità di produrre
particolari enzimi che gli conferiscono quella che potrebbe essere
chiamata “superpotenza batterica” nota tecnicamente come
ESBL:
“I Beta-Lattamasi a Spettro Esteso
(ESBL) sono enzimi che possono essere prodotti dai batteri e li
rendono resistenti alle cefalosporine, ad esempio, cefuroxima,
cefotaxime e ceftazidime – che sono gli antibiotici più utilizzati
in molti ospedali”, spiega la Health Protection Agency del Regno
Unito ( http://www.hpa.org.uk/Topics/Infect…).
Per di più, questo ceppo O104 possiede due geni – TEM-1
e CTX-M-15 – che “hanno fatto rabbrividire i medici dal
1990″, scrive The Guardian
(http://www.guardian.co.uk/commentis…).
E perché fanno rabbrividire i medici? Perché sono così mortali che
molte persone infette da tali batteri sperimentano l’insufficienza
critica di un organo e semplicemente muoiono.
Creare biologicamente un superbatterio mortale
Come, esattamente, nasce un ceppo batterico che è
resistente a più di un dozzina di
antibiotici in otto classi di farmaci differenti ed è
caratterizzato da due mutazioni genetiche mortali, nonché
dalla capacità di produrre enzimi ESBL?
In effetti c’è un solo modo in cui questo accade (e uno solo) –
si deve esporre questo ceppo di E. coli a tutte le otto
classi di farmaci antibiotici. Di solito questo non avviene
contemporaneamente, naturalmente: prima si espone alla penicillina e
si trovano le colonie superstiti che sono resistenti alla
penicillina. Poi si prendono le colonie sopravvissute e si espongono
alla tetraciclina. Le colonie superstiti sono diventate resistenti
sia alla penicillina che alla tetraciclina. Poi si espongono a un
sulfamidico e si raccolgono le colonie sopravvissute, e così via. Si
tratta di un processo di selezione genetica
effettuata in un laboratorio con un risultato desiderato. Si tratta
essenzialmente di come alcune armi biologiche sono
costruite dall’esercito degli Stati Uniti nella sua struttura di
laboratorio a Ft. Detrick, nel Maryland
(http://en.wikipedia.org/wiki/Nation…).
Anche se il processo reale è più complicato di questo, il
risultato è che la creazione di un ceppo di E. coli
resistente a otto classi di antibiotici richiede ripetute,
prolungate esporsizioni a tali antibiotici. E’ praticamente
impossibile immaginare come questo possa accadere del tutto
spontaneamente nel mondo naturale. Ad esempio, se questo batterio è
nato nel cibo (come ci è stato detto), allora da dove ha
acquisito tutta questa resistenza agli antibiotici in considerazione
del fatto che gli antibiotici non sono utilizzati nelle
verdure?
Quando si considera la prova genetica che
ora è di fronte a noi, è difficile immaginare come questo possa
accadere “in natura”. Mentre la resistenza a un antibiotico
singolo è comune, la creazione di un ceppo di E. coli che è
resistente a otto diverse classi di antibiotici –
in combinazione – sfida semplicemente le leggi della permutazione
genetica e combinazione in natura. In poche parole, questo ceppo
di superbatteri e.coli non avrebbe potuto essere creato in natura. E
questo lascia solo una spiegazione per cui in realtà proveniva da:
il laboratorio.
Progettato e poi rimesso in libertà
Le prove ora puntano verso il fatto che questo ceppo mortale di
E.coli è stato progettato e poi rilasciato nella
catena alimentare o in qualche modo è usciito da un laboratorio
finendo nelle scorte alimentari inavvertitamente. Se non siete
d’accordo con tale conclusione – e siete sicuramente benvenuti –
allora siete costretti a concludere che questo superbatterio
octobiotico (immune a otto classi di antibiotici) si è sviluppato in
modo casuale per suo conto … e questa conclusione è molto più
spaventosa della spiegazione della “bioingegneria”, perché
significa che superbatteri octobiotici possono semplicemente apparire
ovunque e in qualsiasi momento senza motivo. Questa sarebbe una
teoria davvero molto esotica.
La mia conclusione ha effettivamente più senso: questo ceppo di
E. coli è stato quasi certamente costruito e poi immesso in
forniture alimentari per un fine specifico. Quale potrebbe
essere tale fine? E ‘ovvio, spero.
E‘ in funzione il solito metodo problema,
reazione, soluzione. Prima si causa un problema (un
ceppo mortale di Escherichia coli nel rifornimento alimentare). Poi
si aspetta la reazione del pubblico (enorme clamore in quanto
la popolazione è terrorizzata dall’E. Coli). In risposta a questo,
si mette in atto la soluzione desiderata (il controllo totale della
fornitura globale di cibo e la messa fuori legge di germogli crudi,
latte crudo e verdure crude).
E’ tutto quì, ovviamente. La FDA ha invocato lo stesso fenomeno
negli Stati Uniti quando ha fatto pressione per la sua recente “Legge
di Modernizzazione per la sicurezza alimentare” che in sostanza,
mette fuori legge le piccole aziende organiche familiari a meno
che non lecchino le scarpe alle autorità di regolamentazione della
FDA. La FDA è stata in grado di schiacciare la libertà agricola in
America aggiungendo il timore diffuso che ha seguito la diffusione di
focolai di E.coli nella catena alimentare statunitense. Quando le
persone hanno paura, ricordate, non è difficile far loro accettare
qualsiasi livello di regolamentazione tirannica. E rendere la gente
spaventata dal loro cibo è una cosa semplice … pochi comunicati
stampa del governo inviati via e-mail ai media mainstream affiliati,
è tutto quello che serve.
Nella mia totale ignoranza mi rafforza i sospetto sulla soia transegenica ( più o meno tutta quella in circolazione) e gli studi sui biocarburanti. Spero di essere sconfessata da una realtà meno vergognosa
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