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Crocifisso a scuola: Tar e Consiglio di Stato dicono si, la Corte europea dice no
Scritto da Marista Urru
martedì 03 novembre 2009
Strasburgo dice no al crocefisso a scuola in nome del
laicismo e della libertà religiosa, ma non è così chiaro il principio
ispiratore di certe decisioni e soprattutto non è chiaro a me ed a molti se sia giusto
e comprensibile che un Paese in
cui già la magistratura e l'Avvocatura dello Stato si erano espresse in tutto
altro senso, debbano ora soggiacere a
quanto deciso Oltre Alpe.
Tutto nasce dal ricorso ad una decisione dei giudici Italiani
da parte della moglie finlandese di un Italiano che si era risentita della presenza del
crocefisso nella classe dei figli, lo
riteneva contrario ai principi del "secolarismo" cui voleva fosse
improntata la educazione dei suoi
ragazzi.
Il Tribunale amministrativo regionale, il 17 marzo del 2005 non ha accolto il
ricorso della Lautsi, sostenendo che il crocifisso e' il simbolo della storia e
della cultura italiana, e di conseguenza dell'identita' del Paese, ed e' il
simbolo dei principi di eguaglianza, liberta' e tolleranza e del secolarismo
dello Stato. Nel febbraio del 2006, il Consiglio di Stato ha confermato questa
posizione, largamente condivisa nel nostro Paese.
Da non credente quale sono, ritengo essere il crocefisso simbolo
religioso come tanti e credo che un vero
non credente mai sarà aggressivo verso i segni del sacro,
né verso le comunità religiose.
Nello stesso tempo come Italiana percepisco Critsto , la Croce, come simboli della nostra cultura, e davvero non mi capacito di tanto accanimento
contro, i simboli di Religione son
tanti, nessuno di essi mi disturba, non
mi disturbano i segni del buddismo,
apprezzo la serenità del Buddha e se vedo un minareto non mi viene
l'orticaria e men che meno il canto
toccante del muezzin mi può dare fastidio, certo amo in modo particolare i segni della mia cultura, ma non sono intollerante affatto verso gli altrui simboli, la storia dello Spirito, la ricerca del
significato della vita da parte dell'uomo nei secoli, come possono fare del male?
Di fronte a questa
intolleranza dei nuovi ospiti, mi sento smarrita.
Ho la spiacevole sensazione che troppi si stiano scomodando
e sbracciando per eliminare ogni
sentimento del sacro che faccia riferimento al cristianesimo, per
cancellarlo, sino a
pretendere di svilirlo, offenderlo e con
lui offendere milioni di cattolici nel mondo che già nel suo nome e nella indifferenza dei media, ogni anno
continuano a pagare un tributo di vite sacrificate all'altare di un incomprensibile
odio
E diventa
totalmente condannabile anche da
parte di chi credente non è, la scelta della Europa di voler evitare nella Costituzione prima e nel
trattato di Lisbona poi, ogni riferimento alle radici cattoliche del nostro
Continente.
Si arriva all'atto pratico a
nascondere la storia, il passato, come se esser cattolici ed affondare
le radici nella cultura cattolica,
fosse vergogna da occultare e
cancellare. Ma in realtà quel che si vuole è che Dio venga cancellato ,
in questa direzione va la sentenza di
Strasburgo , almeno così a me pare, eccone alcuni passi significativi:
«La presenza del crocefisso, che è impossibile non notare
nelle aule scolastiche - si legge nella sentenza dei giudici di Strasburgo -
potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un
simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in un ambiente
scolastico che ha il marchio di una data religione». Tutto questo, proseguono,
«potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i
ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appartengono a
minoranze religiose o sono atei». Ancora, la Corte «non è in grado di comprendere come
l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere
ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo
educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così
come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un
pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana».
Ci si appella alla Democrazia ed al pluralismo educativo
(?) entrando a piè pari negli usi costumi e sentimenti di un Paese, a me
se debbo dire la verità, che " La Corte non è in grado di
comprendere", non interessa un granchè, anche noi molte cosucce degli altri Stati non le condividiamo nè
comprendiamo, pure non pretendiamo di fare i sapientoni in casa altrui, questa
Europa che fin ora non ha dato gran
prova, oltre a misurare il diametro dei piselli e simili amenità, visto che tra
gli altri per esempio ogni appello in
materia di Banche negli anni passati è stato stoppato dall'Ufficio stampa della
BCE con la formuletta del " Non spetta
a noi analizzare ...non ci
compete", nessuna denuncia di reato, di
errore, omissione, trovava accoglienza, perché sempre sempre in vari organismi si faceva riferimento
alla indipendenza degli Stati, e abbiamo
visto con che risultati.
Poi però gli stati indipendenti guarda caso non lo sono più
né sul diametro di frutta e verdura che deve sottostare a regole
"economiche precise" che favoriscano i grandi produttori né sulla esposizione
del crocefisso che evidentemente confliggerebbe con le
regole di una fantomatica democrazia, fantomatica si, pensa un po' l'Europa politica non esisteva ed
ora ennesimo miracolo di Cristo, esiste
, ma solo per ottenere la cancellazione di ogni sia pure lieve ricordo del
cattolicesimo, col fine di laicizzare ogni aspetto della nostra vita, di
privarci dei valori e delle basi di una cultura a favore della società
postmoderna che tanto cattiva prova sta dando nel suo edonismo sfrenato, nella
sua mancanza di valori fondanti.
E' innegabile d'altro canto, ed
è avanti agli occhi meno miopi, la involuzione di una società privata dei valori,
succuba della tecnocrazia che toglie significato alla persona, mentre mano stanno venendo a galla i limiti ed i danni di un materialismo fine a se
stesso che lega ed opprime in mille lacci,
creando dolore e confusione.
Sta di fatto che nemmeno più le idee possiamo raccogliere per prender coscienza di pensieri e desideri, ma
schiavi moderni legati alla ruota della Economia consumiamo il nostro tempo in mille stupide incombenze e nell'affanno di un vivere sempre più
difficile e gravoso, anche il Tempo quello
ci hanno rubato i nuovi padroni, ora ci vogliono togliere anche i "segni ed i ricordi del tempo che fu".
Leggete questa lettera.
Buongiorno Paolo. ( Paolo Barnard)
Mi chiamo Daniela, ho 50 anni e ti seguo da tempo sul tuo
sito.
Velocemente ti ringrazio per il tuo lavoro.
Le tue riflessioni coincidono spesso con le mie e credo di
"sentire" la tua rabbia quando spieghi che i cambiamenti devono
avvenire in ciascuno di noi.
E' a questo punto che nasce il mio dramma che
forse è quello di migliaia di persone come me, spezzate e piegate
dall'impossibilità di agire, dovendo fare i conti con le leggi di questo
sistema che non ci lascia più scampo.
La mia è una storia come tante, fatta di
difficoltà quotidiane infinitamente più lievi di quelle di chi muore ogni
giorno per povertà, guerra, fame,ingiustizia ecc.ecc. Ma i conti dobbiamo farli
con la nostra vita e con la nostra quotidianità.
Dalla quale ormai manca il tempo anche per
pensare.
Io mi sento sbattuta contro un muro e
schiacciata da una mano invisibile che mi spinge incessantemente e non mi
lascia IL TEMPO di muovermi.
Il lavoro mi massacra per molte ore al giorno,
e sempre più spesso ho la sensazione che i miei PADRONI non solo mi sfruttino
per i loro guadagni, ma abbiano un nemmeno tanto celato piacere sadico
nell'impormi TEMPI assurdi, orari improponibili ecc.
La cosa più grave è la totale
rassegnazione di colleghi quasi tutti giovani, come me ricattati e incapaci di
reagire per timore di essere cacciati via.
Così si spinge sempre più sull'acceleratore e
si rompe il freno: sempre di più senza regole, senza limiti, solo richieste
sempre di più.
Tutto cio' moltiplicato per milioni di
persone, non tutti hanno la percezione di questa realtà e allora meglio per
loro, perchè se invece ce l'hai, non puoi fare nulla, devi andare avanti
aggrappandoti a speranze come a corde di carta. Lo sai che si spezzeranno, ma
tanto è: ci provi.
I paladini dell'antisistema sono corde di carta e non
cambieranno niente. Perchè IL TEMPO per alzarsi non c'è più, perchè la mano
invisibile ti spinge contro il muro e ti blocca. Perchè DEVI risolvere i tuoi
bisogni primari e quelli dei tuoi figli e se non ti PIEGHI ti ritrovi per la
strada e non sei capace di fare questa scelta. Il tumulto della mia anima è
immenso, ma oggi sono sola come tanti, in un sistema che non ti vuole se non
accetti le sue regole.