Sabato 22 Settembre, cade oggi
l'equinozio d'autunno e caso vuole che coincida con l'International
Moonwatch Party, evento che fu proposto nel 2010 dalla Nasa. Allora infatti si
stabilì che una volta l'anno in tutto il mondo, Osservatori, piazze,
dove possibile, organizzassero dei punti di osservazione della Luna.
Una bella iniziativa, man mano aderiscono sempre più paesi del
mondo.
Quest'anno è stato scelto
il motto “Under the same moon – Sotto la stessa Luna” (InOMN,
http://observethemoonnight.org/),
troviamo la mappa interattiva degli eventi organizzati in tutti i
continenti della Terra che illustra in modo inequivocabile come
centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo rivolgeranno lo
sguardo alla Luna nel corso della stessa notte.
L'equinozio è il momento
di equilibrio perfetto tra luce e tenebre, il sole scende, e iniziano a prevalere le tenebre sulla luce. L'evento è
magico, ricco di significati spirituali che affondano le radici in
miti e riti tradizionali della cultura europea che è bene non
lasciare cadere nel dimenticatoio.
Il passato ci racconta di
uomini che vedevano magia e prodigi in ogni fenomeno naturale,la
suggestione della discesa del sole nell'acqua, le tenebre che
vincono sulla luce, si trasformano in miti e simboli nella cultura di molti popoli: la morte e la vita, il mondo visibile che apre la porta a
quello invisibile, sono temi comuni. I
Celti affascinati dal sole che scende nell'acqua simbolo del cosmo,
definivano questa discesa solare Luce dell'acqua , Alban Elued, ed
era il momento in cui si terminavano i raccolti e si raccoglievano
gli ultimi frutti, si compiva la vendemmia, ovunque era festa
mentre gioiosamente ci si avviava verso il lungo riposo invernale,
era l'eterno ciclo delle stagioni che segnava il ritmo della vita
agreste, ma anche la vita spirituale ne era segnata, i misteri
Eleusini che liberavano gli iniziati dal timore della morte, erano
legati all'eterno alternarsi delle stagioni, come il mito di
Demetra e Persefone che in Roma diventano Cerere e Proserpina.
Ora agli antichi riti
che , trasformati permangono nella religione cattolica, si aggiunge
questo nuovo rito moderno che si avvale per la sua realizzazione
della collaborazione tra i professionisti dell’INAF
e gli astrofili riuniti nell’UAI.
Diciamo che nasce quasi a tavolino, non per niente siamo nell'epoca
del trionfo della tecnica che pensa a tutto, anche a creare per noi
nuovi riti.
Da molti questa
iniziativa è stata presa sottogamba , invece è densa di
significato , e ne acquisterà di più nel tempo. Si cita a proposito
la nota frase di Franco Pacini, che avrebbe affermato poco prima
della edizione del 2010: «l’obiettivo è quello di far osservare
almeno una volta la Luna al telescopio a tutti gli abitanti della
Terra». Se l'obiettivo si fermasse a questo, tutto si esaurirebbe
nel fatto che questa notte nel mondo milioni di persone guarderanno
alla luna, indubbiamente suggestivo, ma andrei al di là della
attuale suggestione-spettacolo. C'è invece qualcosa di più, non si
sarebbero scomodati per così poco, non credete?
Se è vero, come è
vero, che viviamo immersi nei simboli, chiediamoci se questo atto
collettivo , che si spera divenga ogni anno più affollato, non
voglia nelle intenzioni di qualcuno, simboleggiare e suggerire una
aspettativa per gli abitanti di questo piccolo pianeta.
Sappiamo bene che serpeggia da tempo nelle alte sfere la ossessione
per un futuro troppo affollato, meno prossimo di quello che ci
vogliono fare credere, ma che di certo si presenterà, verrà il
momento in cui saremo troppi e quindi la luna sarà la nostra prima
tappa per un probabilmente necesario lungo viaggio verso lo spazio.
Per ora
siamo solo idealmente prossimi ad esser mondializzati in un unico
impero, quindi per abituarci a pensare che siamo un tutto uno.. ci
stringiamo “sotto la stessa luna “ appunto lo slogan scelto da
International Observe the Moon Night .
E' meno assurdo di quel
che pare immaginare che qualcuno che ama i simboli, voglia
significare che da questo pianeta che si vuole mondializzato,
passeremo allo spazio.
Progetti naturali a ben vedere , peccato che
quello che sarebbe naturale si cerca di farlo avvenire in modo
innaturale.. dopo averlo studiato a tavolino.
Progetti ambiziosi, la
storia dell'uomo è costellata di progetti ambiziosi che purtroppo
sono costati vite e dolore per uomini e donne dimenticati, pedine
mai gratificate né onorate, usate e basta . E' così che da sempre
fanno i potenti, non si curano degli uomini e sognano glorie e nuove
ricchezze conquistati per loro che si godono agi e potere. Un
tempo i potenti erano condottieri, Re, Imperatori. Ora abbiamo un
altro genere di Potenti, ma questa è una altra storia anche se
resta valido il poema di Brecht che conclude
Ogni pagina una
vittoria.
Chi cucinò la cena della vittoria?
Ogni dieci anni un grande
uomo.
Chi ne pagò le spese?
In realtà sappiamo
bene chi paga da sempre le spese
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