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Femmine femministe crudeli , maschietti e puttane..forse era meglio ai tempi della contessa Clara PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 30 agosto 2009


Da non credere : Paolo Barnard in questi giorni ha  suscitato una gazzarra furibonda nel blog comedonchisciotte, sito solitamente serio e a volte serioso (diciamolo), con un post - provocazione rivolto alle donne crudeli che non  conoscono il sesso ludico.
Pronta ha risposto Nicoletta Forcheri.
Ho semplificato molto, ma è difficile riassumere l'universo mondo uscito dalla penna dei due, anche perchè ormai  è invalso l'uso di scrivere post lunghissimi, contenenti di tutto e di più, cosìlo scrivente può sempre opporti,se  critichi un passo, che in angoletto ha aggiunto un accenno ad Abramo e Noè da cui tu, se fossi meno scema, avresti capito che..

Comunque per come la ho capita io, in sostanza i due seguiti dalla lunga  coda a strascico di un terzo lumghissimo post di Antonella Randazzo,( in molti non ce l'abbiamo fatta a leggerelo ), hanno dato luogo alla solita vecchia gazzarra, maschi contro femminucce e viceversa.

Per capirne qualcosa rimando all'originale dibattito, per altro gustoso , che è stato contornato da una caterva di commenti per lo più di femmine incavolate ed imbufalite oltre ogni dire.


Pure non tutto dell’obliquo discorso-accusa di Barnard alle donne sarebbe da buttare, visto come provocazione per suscitare un dibattito potrebbe andare, ma.. nei fatti,  un vero dibattito non c’è stato:  purtroppo erano generiche e maschilisteggianti le critiche alle donne femmine femministe raccolte tutte in un mucchio indistinto in modo tutto sommato ingenuo e niente affatto corrispondente al reale, mentre anche da parte delle blogger più akkulturate ed accreditate, a me sembra che non si sia andati, dopo aver sfrondato del kolto linguaggio un po’ sinistrese – femminista gli interventi, oltre una banale opposizione di femminucce  urlacchianti che rivendicano ,con frasario da caserma akkulturata, libertà di sesso e “mal di testa” alla bisogna, mentre si rimandano  le accuse al mittente. Niente di nuovo sotto il sole.

Della critica al femminismo tentata, e per alcuni versi azzeccata, le blogger se ne sono altamente infischiate, ma  hanno per lo più posto la attenzione alla critica alla sessualità femminile che accusava le donne di essere incapaci appunto di praticare il sesso ludico, mentre usano ancora e sempre se mai il sesso come arma di ricatto..apriti cielo! Altro le nostre amazzoni non hanno voluto leggere, e bellamente fregandosene della critica  alla crudeltà di fondo femminile che spesso. specie sul luogo di lavoro, fa della donna capo una Kapò fredda e crudele verso le colleghe, e che parimenti  porta molte madri ad essere autentiche fonti di angherie e sottili perfidie verso i  figli, si sono buttate a corpo morto  sul tema della sessualità, ignorando per convinzione o comodità, il tema più interessante sollevato da Barnard., cioè la necessità di approfondire tutti insieme, maschi e femmine, come una sessualità intesa in modo sbagliato potrà influire sui figli, visto che le madri son quelle che per forza di cose con i figli, per lo meno nei primi anni di vita, passano più tempo, direi che anzi son loro a dare l’imprinting ai cuccioli d’uomo, e diciamolo e ribadiamolo, ogni maschio maschilisteggiante e prepotente, oppressore e violento, sciocco e opportunista, ha una mamma, una donna che lo ha generato e gli ha dato i primi rudimenti, e se è anaffettivo, come spesso capita, andiamo a vedere che mammina ha avuto dico io,  e su questa verità lapalissiana le nostre virago, da sempre glissano.

Ed allora ecco perché l’accenno alla contessa Clara, al secolo Maria Vittoria Rossi,  che scrisse anche sotto vari pseudonimi fra i quali il più pittoresco fu appunto, Contessa Clara  con cui firmava una rubrica di piccola posta, e se non sbaglio Maria Vittoria Rossi tra gli pseudonimi usò quello notissimo di Irene Brin come stilista, una donna con le palle diremmo oggi, per continure nel linguaggio "sportivo",  che dava consigli di bon ton, delicati consigli su come “sedurre” un uomo senza apparire sfacciate (traduci, mignotte nel linguaggio sportivo di oggi) certo a me sembra proprio fosse  ad un livello superiore di quello inutilmente sboccato e triviale che ci hanno regalato gli illustri blogger  col bollino blu  nei commenti al post, perchè alla fine quello di una piccola posta del sesso, pure mediocre, è stato il tono della inutile disputa.

 

Ma prima di darvi i link, vi riporto questa storiella di gusto femminista, ma illuminante  di una delle tante sfaccettature  delle  della realtà, che pure non dobbiamo perdere di vista,  con buona pace di Paolo  Barnard e delle sue stizze  mal trattenute, ma anche delle femminucce che vorrebbero esser come uomini e si comportano da ominicchie, dimenticando che ,come donne, potrebbero avere  una marcia in più.

 

Un giorno tre amici partirono per una escursione, e all'improvviso si trovarono davanti a un grande torrente impetuoso.

Dovevano assolutamente passare dall'altra parte ma non avevano nessun'idea di come attraversarlo.

Uno dei tre si mise allora a pregare:

"Ti prego, mio Dio, dammi la forza di attraversare il torrente".

E PUF! Dio gli donò due braccia robuste e due gambe potenti così che fu capace di attraversare il torrente a nuoto in due ore, ma per due volte fu sul punto di annegare.

Vedendo ciò, il secondo amico anche lui pregò Dio:

"Ti Prego, Signore, dammi la forza ... e i mezzi per attraversare il torrente".

PUF! Dio gli diede una scialuppa e dei remi con cui poté attraversare il torrente in un'ora, ma per due volte fu sul punto di capovolgersi.

Il terzo compagno, forte delle esperienze degli altri due, decise anche lui di rivolgersi a Dio:

"Ti prego, o Dio, dammi la forza, i mezzi .... e l'intelligenza per attraversare il torrente".

PUF! Dio lo tramutò in donna.

 

Lei verificò la cartina, camminò per circa 200 metri a monte e ... attraversò il ruscello passando sul... ponte .Kiss


 

 Paolo Barnard "Sono andato a puttane" ,  replica di Nicoletta Forcheri "Paolo B va a puttane ed io sono rimasta al palo" 


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