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Scritto da Marista Urru   
sabato 14 maggio 2011
il tempo
Sull'argomento tempo, inquietante  indecifrabile  mistero che angoscia l'Uomo,  Seneca e mille e mille illustri di ogni epoca e paese ci regalano da sempre gocce di saggezza, o consolatori pannicelli caldi , a seconda dei punti di vista, ma la questione non cambia di una virgola,  l'uomo è angosciato dalla brevità del tempo concesso. 
Il tempo ci sfugge, è maledettamente poco, i giorni corrono, un poco come una pietra che rotola a valle, e che man mano acquista velocità.







 

Questa consapevolezza ci spaventa un po', eppure i saggi  sono tutti o quasi concordi, non ci dobbiamo fare spaventare, altrimenti non ci godiamo appieno la vita. Dirlo è facile, anzi chi saprà dirlo bene, farà anche una bella figura, se poi lo saprà scrivere bene, meglio ancora, c'è la possibilità che quando sarà diventato polvere, ancora qualcuno lo leggerà, avrà guadagnato quasi un refolo di immortalità .

Ed a proposito del tempo che sfugge, mi piace riportarvi un brano da una riflessione di un immortale: Lin Yutang. Brani dei suoi scritti ricorrono con una certa frequenza su questo blog per il semplice fatto che leggere questo autore ,come pochi altri che troverete qui più spesso, mi riconcilia con quelle che a me, come a molti,  spesso paiono imperfezioni del mondo o distrazioni di un dio ingeneroso.


  • ...Uno si sveglia all'alba perfettamente riposato, si lava la faccia... e attende alle varie occupazioni. Le ore passano senza che se ne accorga, e quando chiede se è mezzogiorno gli dicono che mezzogiorno è passato da un pezzo. E come è passato il mattino, passa il pomeriggio, e come se ne fugge un giorno, cos' se ne fuggono i 36 mila giorni della vita di un uomo.

    Se ci lasciamo turbare da questo pensiero, come possiamo godere la vita? Spesso mi meraviglio nel sentire dire che il tale dei tali ha tanti anni. Con una frase del genere, si intende un accumularsi di anni. Ma dove si sono accumulati? Forse che uno può acchiapparli e contarli? Questo dimostra che l'io del passato è da molto tempo svanito. Peggio, quando ho terminato questa frase, la frase precedente è già svanita. Qui è la tragedia.


La tragedia dell'umano limite, del tempo a senso unico, viene raccontata da Yutang con serena accettazione, con calma cinese, lo possiamo ben dire, e con l'invito saggio e conseguente alle riflessioni su riportate, a vivere la vita con il giusto distacco rispetto alle cose del mondo.


Più inquietante e  invece il rapporto col tempo di Borges che lo intende come sostanza stessa dell'uomo: un fiume che trascina, una tigre che divora, un fuoco che consuma. Bellissimo e terribile

 

Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
Il tempo è un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume;
è una tigre che mi divora, ma io sono la tigre;
è un fuoco che mi consuma, ma io sono il fuoco

(J.L. Borges, Nueva refutacìon del tiempo, in Otras inquisiciones, 1960 )


ed ancora:

 

Il mio tempo è stato sempre un Giano bifronte / che guarda il tramonto e l'aurora


 

Ma non è per tutti così?


Il Tempo e l'uomo, il tempo visto con poetica serenità, e torniamo a K. Gibran ed al profeta che interrogato sul tempo risponde:


"Parlaci del Tempo"
 

E lui rispose:
 

Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso
Vorreste regolare il vostro comportamento
e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire
 

Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri e il domani il sogno di oggi
 

E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto
entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio
 

Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
 

E chi non sente che questo autentico amore,
benché sconfinato,
è racchiuso nel centro del proprio essere
e non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore,
né da atto d'amore ad atto d'amore?
 

E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?
 

Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni,
fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre
e che il presente abbracci il passato con il ricordo
e il futuro con l'attesa


Poesia e la poesia penetra e svela  l'essenza delle cose. L'oggi e il domani, il tempo degli uomini, così lo sintetizza Gibran:

Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri e il domani il sogno di oggi

 

Borges  così riflette sull'oggi ed il domani sul  il tempo dell'uomo

 

Il mio tempo è stato sempre un Giano bifronte / che guarda il tramonto e l'aurora

 


 



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