Sull'argomento tempo, inquietante indecifrabile mistero che angoscia
l'Uomo, Seneca e mille e mille illustri di ogni epoca e paese ci
regalano
da sempre gocce di saggezza, o consolatori pannicelli caldi , a
seconda dei punti di vista, ma la questione non cambia di una
virgola, l'uomo è angosciato dalla brevità del tempo concesso.
Il
tempo ci sfugge, è maledettamente
poco, i giorni corrono, un poco come una pietra che rotola a
valle, e che man mano acquista velocità.
Questa consapevolezza ci spaventa un po',
eppure i saggi sono tutti o quasi concordi, non ci dobbiamo fare spaventare,
altrimenti non ci godiamo appieno la vita. Dirlo è facile, anzi
chi saprà dirlo bene, farà anche una bella figura, se poi lo
saprà scrivere bene, meglio ancora, c'è la possibilità che quando
sarà diventato polvere, ancora qualcuno lo leggerà, avrà guadagnato quasi un refolo
di immortalità .
Ed a proposito del tempo che sfugge,
mi piace riportarvi un brano da una riflessione di un immortale: Lin
Yutang. Brani dei suoi scritti ricorrono con una certa frequenza su
questo blog per il semplice fatto che leggere questo autore ,come
pochi altri che troverete qui più spesso, mi riconcilia con quelle
che a me, come a molti, spesso paiono imperfezioni del mondo o distrazioni di un
dio ingeneroso.
-
...Uno si sveglia all'alba
perfettamente riposato, si lava la faccia... e attende alle varie
occupazioni. Le ore passano senza che se ne accorga, e quando chiede
se è mezzogiorno gli dicono che mezzogiorno è passato da un pezzo.
E come è passato il mattino, passa il pomeriggio, e come se ne
fugge un giorno, cos' se ne fuggono i 36 mila giorni della vita di
un uomo.
Se ci lasciamo turbare da questo
pensiero, come possiamo godere la vita? Spesso mi meraviglio nel
sentire dire che il tale dei tali ha tanti anni. Con una frase del
genere, si intende un accumularsi di anni. Ma dove si sono
accumulati? Forse che uno può acchiapparli e contarli? Questo
dimostra che l'io del passato è da molto tempo svanito. Peggio,
quando ho terminato questa frase, la frase precedente è già
svanita. Qui è la tragedia.
La tragedia dell'umano limite, del
tempo a senso unico, viene raccontata da Yutang con serena
accettazione, con calma cinese, lo possiamo ben dire, e con l'invito
saggio e conseguente alle riflessioni su riportate, a vivere la
vita con il giusto distacco rispetto alle cose del mondo.
Più inquietante e invece il rapporto col tempo di Borges che
lo intende come sostanza stessa dell'uomo: un fiume che
trascina, una tigre che divora, un fuoco che consuma. Bellissimo e
terribile
Il
tempo è la sostanza di cui sono fatto.
Il tempo è un fiume che
mi trascina, ma io sono il fiume;
è una tigre che mi divora, ma
io sono la tigre;
è un fuoco che mi consuma, ma io sono il fuoco
(J.L.
Borges, Nueva refutacìon del tiempo, in Otras inquisiciones, 1960
)
ed
ancora:
Il mio tempo è stato sempre un
Giano bifronte / che guarda il tramonto e l'aurora
Ma non è per tutti così?
Il Tempo e l'uomo, il tempo visto con
poetica serenità, e torniamo a K. Gibran ed al profeta che
interrogato sul tempo risponde:
"Parlaci del Tempo"
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e
l'immenso
Vorreste regolare il vostro comportamento
e dirigere
il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni
Del tempo
vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo
fluire
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza
tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri e il domani il
sogno di oggi
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora
quieto
entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle
furono disseminate nello spazio
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è
sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore,
benché
sconfinato,
è racchiuso nel centro del proprio essere
e non
passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore,
né da atto d'amore
ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso
e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in
stagioni,
fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre
e
che il presente abbracci il passato con il ricordo
e il futuro con
l'attesa
Poesia e la poesia penetra e svela l'essenza delle cose. L'oggi e il domani, il tempo degli uomini, così lo sintetizza Gibran:
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza
tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri e il domani il
sogno di oggi
Borges così riflette sull'oggi ed il domani sul il tempo dell'uomo
Il mio tempo è stato sempre un
Giano bifronte / che guarda il tramonto e l'aurora
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