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La rete si mobilita per l'Abruzzo, il lato umano degli Italiani emerge infine? PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
martedì 07 aprile 2009


foto la Stampa




 

E' generosa la rete,  abbiamo una mobilitazione per l'Abruzzo che va forse al di là di quello che ci si potesse attendere. Quasi tutti i siti riportano indirizzi utili, anche di chi è disposto ad ospitare i senza tetto.

Noi abbiamo amici  all'Aquila e in poco tempo, grazie alla rete siamo riusciti a contattarli, a sapere, rassicurarci o soffrire con loro.

Si sta mobilitando una marea di persone pronte a fare, pronte a dare,  e nella immensa disgrazia sembra che finalmente emerga il lato umano degli Italiani, chi sa che i veleni sparsi fin qui a piene mani, gli odi, le divisioni, le lotte prescindere, almeno in parte siano andati dove meritano, in una delle tante voragini con cui la furia del  sisma ha voluto straziare gli innocenti  connazionali d'Abruzzo!

Pure i timori sono grandi: che passato il primo momento le chiacchere  sopravanzino i fatti, che i soldi  per i terremotati si perdano in meandri ignoti, che qualcuno remi contro con pervicace stoltezza, che le burocrazie si mettano di traverso, favorendo senza volere  certe sparizioni di fondi.



Oppure che la ricostruzione sia frallocca: ho visto le foto delle case ricostruite o  restaurate in precedenza con grande dispendio  scivolate a valle tutte intere come nella foto qui sopra : segno evidente  a me pare  da qual che so abitando in collina con piede di roccia ed avendo costruito dopo aver consultato un geologo,  e i tecnici  al momento giusto certo indagheranno, che non erano ancorate come andava fatto in zona a grave pericolo sismico. Ho visto le pareti staccarsi intere , mancano  dicono, le staffe, qui da noi in collina per esempio i più cauti le mettono, lì non ne ho viste nemmeno forse nelle case che avevano ricevuto fondi a go-go per ricostruzione.

Per ora siamo suggestionati dalla  previsione del ricercatore  Giuliani, che  non so fino a che punto servisse, visto che a quanto pare, avrebbe predetto un terremoto a Sulmona per il 29 Marzo.


Io penso che ciononostante la "predizione"  pur nella sua imperfezione , abbia grande rilevanza :  mi viene in mente la famosa ricerca negletta ( in questo caso in tutto il mondo),  si spendono  fortune dei popoli in armi,  mentre potrebbero spendere in studi geologici di pubblica utilità, tra le tante priorità trascurate, e certo non sovvenzionare i Banchieri commercianti di danaro  virtuale e accumulatori  di ricchezze reali , ma pensare come giusto,  alle persone che  poi son quele che  forniscono da vivere alla grande al vergognoso ambaradan dei potenti.
In Italia in particolare   la  geologia è da sempre misconosciuta: siamo faciloni ed il geologo  da fastidio al potente intreccio lobbistico: costruttori/ Banche, infatti da noi  non trovano lavoro, come ben vediamo, non ci servono!!


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