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La social card un affare? Per qualcuno si, eccome! PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
sabato 12 settembre 2009

Siamo  ormai abituati a tutto, ma questa non me la aspettavo, che cioè  si riproponesse la fallimentare social card,.
Tremonti e Sacconi anzi ci fanno sapere che l'intenzione , buona nelle premesse, ma nei fatti lasciata immagino in mano ai burocrati per quanto riguarda la organizzazione, è  di rendere più fruibile la card  che in passato è stata utilizzata da meno di 600mila soggetti, contro gli oltre 1,3 milioni  stimati. Ci si allargherà   dicono a comprendere  le famiglie indigenti (indice della situazione economica Isee fino a 6 mila euro) con figli sotto i 6 anni (oggi sotto i 3) e il tetto di reddito sarà portato per tutti a 8 mila euro (oggi per i 65-70enni è fissato a 6 mila). All'esame dell'Economia anche la possibilità di includere tra i destinatari i non autosufficienti, con Isee sotto i 6 mila euro. Fonte sole24ore.

 E se l'indigente vive sotto un qualsiasi tetto di proprietà, anche modestissimo, immagino diventerà per lor signori subito fortunato "possidente" di 4 mura da mantenere su cui pagare tasse, arricchendo di ben 25000 euro il proprio Isee,
Perché ognun deve sapere  che con 8000 euro l’anno e una casetta di proprietà l'Isee diventa 25000 + 8000, egli quindi esce dalla povertà ipso facto in quanto vive, secondo il fantasioso sistema di calcolo studiato per eliminare la povertà dal bel paese, con un reddito “formale” diciamo di 33.000 mila euro l’anno, e su questa bugia verrà tassato, anche se  nei fatti ogni mese potrà contare su poco più di 600 euro al mese….Ma questa palese imbecillità  questa  comoda bugia  che permette medievali grassazioni  dei poveri,  formalmente legittimate, non preoccupa nessun governante dell’infelice paese italia qualunque sia lo schieramento in cui milita, diciamo.

Vediamo di riassumere la favola bella della social card.

Quando la carta dei 40 euro al mese fu pubblicizzata per la prima volta, come molti mi dissi, è pochissimo, ma per chi deve viver di poco, anche un pochissimo in più, una spesa su cui contare.. meglio che niente. La realtà invece ha superato in grottesca e forse voluta inefficienza, ogni più sfrenata fantasia, certo per molti veri indigenti sarebbe stato meglio  niente  mentre per alcuni  la carta si è rivelato un buon affare.

Vediamo anzitutto come funziona il giochino cinese messo a punto dalle nostre amate burocrazie, non è farina del mio sacco questa favola bella, io ci ho provato a lungo ed intensamente a cercare di capire, poi ho avuto sottomano un bell’articolo di Antonio Pantano e ne estrapolo la favola.

della social card che per molti si riproporrà in tutto il suo splendore, potremo a breve raccontarla  presso al camino.. sempre se potremo ancora accenderlo o sarà lusso da tassare come voleva  a suo tempo fare il buon Dini, che anche lui vuol bene ai poveri e li fa diventare ricchi in un batter di ciglia.

  1. L’aspirante possessore del cartoncino fa una bella fila alla posta, lì gli mettono in mano un gran bel fascio di carte assolutamente incomprensibili
  2. ovvia ed obbligata tappa all’ufficio di San Patronato CAF per Isee, l’indigente non paga nulla, il caf incasserà dicono, 50 euro per ogni pratica, alzando alla fine pare 90 milioni di euro di incasso dalla Inps, niente male
  3. il Caf compila un pacco di scartoffie dopo aver controllato il Cud e che non si sia possessori di una casa, quale che sia, perché in questo caso
  4. dovete portare un certificato catastale versando 50 euro di diritti ad un geometra
  5. ora potete fare una nuova fila all’ufficio postale (la quarta), lì integrerete i dati del Caf, ma, sorpresa.
  6. dovete fornire il numero del contatore Enel, quindi probabilmente dovrete tornare a casa per procurarvi una bolletta
  7. finalmente avrete il divino privilegio di assistere , se ancora reggete , alla lunga operazione della  immissione dei dati nel computer, almeno 30 minuti dicono,  dopo vi daranno una bella busta chiusa. E’ fatta,  pensate, invece no, deve arrivarvi a casa il pin, solo allora potrete usufruire di 40 euro o spendibili per sacra mamma Enel o presso supermercati convenzionati.

Apprendete inoltre che non è detto che la vostra tessera funzionerà , perché precisa e premurosa l’ Inps intanto  controllerà importo della pensione e valore di casa, che se non è una tenda o una grotta vi arricchisce  immancabilmente, come detto di 25000 euro di reddito.

Possedere una casa, frutto di sacrifici, nel nostro paese è peccato mortale, o ne hai almeno 10 e sei benestante,usufruendo di mille escamotage per non pagare un cent,  oppure se ne hai una modesta, sei un fetente ricco, e con 6000 euro di pensione l’anno, e una casa valutata 25000 euro di “reddito”, che cavolo pretendi, hai un reddito di  oltre trentamila euro l’anno, sei ricco e non lo sapevi.

Il fatto è che son buoni, lo fanno per tirarci su il morale, come le mammine un po’ sceme e premurose che al bambino che cadendo si è maciullato il ginocchio sussurrano false come giuda, non è niente! Sei povero eccome, ma ti classificano come benestante o una cretinata simile.

Per inciso, vorrei conoscere il fottutissimo figlio di buona donna che si è inventato la patrimoniale per i poveri e sapere quanti immobili possiede il tipo e se paga tasse da ricco o riesce a svangarla alla grande nel silenzio generale grazie a quegli  inghippi che possono solo quelli che hanno soldi.

E ora  vediamo   l’apoteosi della burocrazia sonnolenta quando deve lavorare per noi, ma in realtà sveglia e rapida come un furetto quando vuole.

Poste italiane avrebbero ottenuto dallo Stato per questa amena operazione in deposito un anticipo di 229 milioni di euro per l’anno 2008, che per i tre mesi della operazione  avrebbe dovuto interessare 1500.000 bisognosi. Ieri sul Sole 24 ore però  si afferma che la manovra d'estate dello scorso anno aveva previsto una spesa di 450 milioni iniziali, questa sembra di capire la cifra erogata dallo Stato e depositata alle Poste.

.Inps  a suo tempo ha dichiarato in tv che per il 2008 sono state effettuate 200.000  operazioni per un totale di spesa di 8 milioni di euro. ..le banche hanno erogato  una percentuale risibile del capitale depositato dallo Stato, anche immagino grazie alla ferrea applicazione del marchingegno studiato dalle burocrazie, ad excludendum,  mentre hanno goduto di un capitale iniziale di  450  milioni di euro più interessi del 3%. Da cui hanno “tolto” 8 milioni di euro, il resto per tre mesi ha fruttato bei danè.

Visto miei poveri connazionali come si fa? Che volete che interessi di fronte a tanta goduria a lor signori di quei rompiballe riccastri dei pensionati a 8000 euro l’anno  o di perder tempo a finanziare quei morti di fame delle PMI, immaginate che marea di soldi  NOSTRI  stanno per incassare di nuovo, e sappiate che una banca, con un clik quei soldi li sposta, li manda lontano, li riprende e.. guadagna anche il 60/70 % del capitale... capito?

Un caso di certo che  l’atteggiamento restrittivo delle burocrazie abbia  favorito le Banche alla grande come sempre, mentre hanno guadagnato qualcosa come 90 milioni di euro i patronati,  poveri come da copione, se la son presa in saccoccia ,  noi abbiamo pagato la festa… E quest’anno si ricomincia.

Ma siamo proprio sicuri che pagare le tasse in questo infelice paese sia bello? E se mai mi chiedo.. CHI  gode di tanta bellezza in realtà?

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