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Noi e gli altri insieme a tavola con pietanze diverse, niente da ridire, ditelo alla Merkel PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
martedì 29 novembre 2011

soloUn giorno un filosofo greco ordinò ad un suo discepolo di continuare per tre anni a dare soldi a chiunque lo insultasse. Quando tale periodo di prova fu finito, il maestro disse: " Ora puoi andare ad Atene ad imparare la Saggezza". Mentre stava per entrare in Atene, il discepolo vide un saggio che sedeva davanti alle porte della città e insultava tutti quelli che passavano. Insultò anche il discepolo, che scoppiò a ridere. " Perchè ridi quando ti insulto?" chiese il saggio "Perchè per tre anni ho pagato per essere insultato e ora tu mi insulti gratis" rispose il discepolo. "Entra nella città" disse il saggio " E' tutta tua".

Cambiare ottica, considerare le cose da più di un punto di vista, è cosa utile per non dire necessaria nei nostri rapporti con noi stessi, con il mondo esterno, persone, fatti, cose.




Credo che questo sia necessario oggi più che mai in Italia, viviamo in tempi difficili, ne discorrevo oggi con un amico, spero legga questo post.

Capita a molti di noi di sentirci quasi estranei in quel paese in cui siamo nati, vediamo con sgomento il mutamento, spesso quello che a noi pare imbarbarimento del vivere egoistico, del ricorso ad espedienti, piccoli o grandi sgarbi gratutiti, sgambetti un po' vili per andare avanti, ci si sente intristiti ed amareggiati, pensando a questa  realtà dei nostri tempi mi son detta, e se provassimo a cambiare l'ottica con cui guardiamo il fenomeno? O meglio e se cercassimo di capire ampliando lo sguardo e con esso le possibilità della mente anche alla empatia verso gente che non comprendiamo più? Non so dove potremmo arrrivare e nemmeno se potrà servire, ma ci voglio provare.

E' questo uno dei tanti consigli del Dalai Lama, che come al solito ci offre apparentemente suggerimenti di scarno e semplice buon senso, laddove , se ci soffermiamo a meditare, possiamo arrivare, ampliando man mano il discorso, a risultati sorprendenti.

Se noi ci fermiamo alla osservazione di cose e fatti da un unico angolo visuale, è evidente che molto ci sfuggirà, potremmo addirittura sentirci sopraffatti da un eventuale problema che si fosse presentato improvviso, mentre probabilmente se lo consideriamo nel contesto, analizzandolo con calma, e quindi magglore obiettività, scopriremo che il problema è meno grave di quello che ci era apparso, e se sapremo muoverci nel modo adatto, potremmo cavarne dei vantaggi.Ugualmente se ci troviamo a dover interagire con persone ostiche che alla fine potrebbero regalarci delle sorprese insperate.


Duttilità mentale, una qualità preziosa, credo valga la pena conquistarla, presto o tardi che avvenga, è questo a mio modo di vedere uno degli insegnamenti migliori del Dalai Lama. Se riusciamo ad ampliare la nostra capacità di visione, a possedere una capacità di attenzione, e quindi di conoscenza del mondo intorno tale da averne una visione il meno possibile monoprospettica, abbracciando quante più possibili delle tante sue componenti, ne verremo arricchiti.

Capire le diversità, accettarle, apprezzarle, evitare il noi e loro, ci regalerebbe serenità d'animo e di giudizio.

Per esempio divagando, ma non troppo:  qualcuno dovrebbe suggerire ad Angela Merkel di meditare sulla duttilità mentale, qualcuno le dovrebbe spiegare che trattasi di qualità necessaria ad un politico, ne può fare a meno un tecnocrate se proprio vuole, ma un politico ne deve esser provvisto, ed anche per questo mai dovrebbe esser il tecnocrate che conduce ed indirizza il politico, ma , vista la funzione del politico e le sue responsabilità, dovrebbe esser sempre il contrario.

Il Dalai Lama con questo aforisma riguardo alla libertà nella diversità religiosa, ma che può valere per tutto, espone il concetto: "E' un poco come andare al ristorante: possiamo sedere tutti al medesimo tavolo ed ordinare piatti diversi a seconda dei gusti. Non c'è niente da ridire se le persone gradiscono pietanze diverse"


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