Amaranto comune o retroflexus
foto Luigi Rignanese
Non so quanti , oltre i soliti
estimatori del bio, alcuni celiaci e i Vegani, siano a conoscenza
delle infinite proprietà di questa antica pianta che, giustamente,
per gli Atzechi era sacra. La foto ritrae la specie più diffusa in
natura, l'amaranto retroflexus. Lo troviamo ovunque, nei fossi, nei
prati
E' forse conosciuto più per l'uso dei
suoi semi che delle foglie dal sapore delicato, ma sarebbe bene
usare anche queste, per zuppe,
gnocchi, " strascinate di verdure".
Vi accenno subito ed in breve perchè
lo ho definito alleato della natura, forse non tutti lo sanno. Questa
pianta apparentemente inoffensiva, in realtà è altamente
infestante, robusta. Ed imbattibile. Chi si diletta nel coltivarsi
un orto, quasi certamente si è trovato a dover combattere con questo
imbattibile avversario, basta pensare che una sola pianta produrrà
ben 500.000 piccoli semi, non solo, essi possono restare dormienti
ma vitali in terra per molti anni. Inoltre è dotata di un tipo di
clorofilla molto speciale - denominato C4 - che è capace di
sintetizzare sostanze nutritive ben 4 volte più velocemente rispetto
alle altre piante.
Difficile disfarsene del tutto, quindi davvero,
meglio se , con attenzione, imparate ad usarla contenedola per quel
che si può. Questa sua caratteristica ha fatto in modo che la
pianticella, rustica e negletta, mettesse in seria dificoltà la
Monsanto.
Nasce in tutto il mondo o quasi e negli USA nello stato
della Georgia 5000 ettari di soia transgenica sono stati abbandonati,
causa infestazione di Amaranto e pare che almeno altri 50 mila
ettari rischino la stessa sorte, nemmeno il famigerato Rondup la ha
avuta vinta. Come è potuto accadere, visto che io nel mio giardino
riesco a tenere a bada, senza troppa fatica, questo campione di
robustezza? Come spesso accade , la Monsanto e le sue sementi
conciate, sono state in un certo senso vittime degli artifici. della
chimica.
Le piante di soia erano state
manipolate aggiungendo un gene che permette di resistere al
famigerato rondup, diserbante chimico totale a base di glifosfato,
venduto in abbinamento al seme stesso. Accoppiare il seme transgenico
al diserbante chimico totale era sembrata una soluzione ottima,
invece , e pare non sappiano ancora esattamente come, il gene
modificato della soia si è trasferito nell'amaranto che a sua volta
è diventato resistente al diserbante, il fenomeno si è quindo
espanso in altri cinque Stati : fine della soia Monsanto per lo meno
in quelle lande!
Ed è importante che ciò accada,
visto il piano criminale di queste multinazionali che vogliono
davvero appropriarsi del monopolio sulla Vita , fare in modo che solo
le piante modificate secondo il loro brevetto, abbiano possibilità
di esser coltivate, costringendo popoli, contadini e imprese a
comperare a carissimo prezzo le loro sementi modificate ed avvelenate
dalla concia a base di diserbante fortissimo, sementi non fertili,
che vanno ricomperate insiema al veleno della casa tutti gli anni. A
caro prezzo, così che tutti i piccoli contadini i piccoli
operatori, non reggendo a lungo alla spesa, debbono abbandonare le
terre.. ed indovinate chi arriva? Il copione è sempre lo stesso.
Dicono di farlo per togliere la fame
nel mondo; strano che solo loro le multinazionali, e chi non veglia come dovrebbe su certi problemi, non si siano
resi conto che da quando queste imprese stanno imperversando nel mondo, la fame e la
poverà sono in aumento.
Perchè non le fermano? Semplice, per un
motivo vecchio come il mondo: pecunia non olet e quindi le Multinazionali
hanno molti e potenti estimatori, anche nei nobili
organismi che si occupano fattivamente della fame nel mondo (
qualche maligno ha scritto che si occupano della fame nel mondo
anzitutto spegnendo la propria inestinguibile , con banchetti, feste, convegni e
stipendi lauti per i funzionari).
Sta di fatto che la natura ha dato
scacco matto alla Monsanto: l'amaranto può sfamare i popoli meglio
della soia, è resistente, ricco di sostanze, è buono al gusto, non
viene attaccato dagli insetti nè da malattie, non ha bisogno di
pesticidi.
Altra ibridazione avvenuta a dispetto
delle teorie delle multinazionali che affermavano essere impossibile
che piante ibridate potessero ibridare piante non ibridate, si è
avuta con il grano, ne scrisse il Guardian riportando un articolo
Paul Brown che riportava un episodio:geni modificati
di cereali hanno ibridato alcune piante selvatiche e creato un
supergrano resistente agli erbicidi, ma robustissimo, e dal seme
molto produttivo.. divertente vero? Sembra che sempre più
agricoltori si stiano rendendo conto di quanto sarebbe più
conveniente piantare semi naturali, incrociamo le dita e che un po'
di sale entri nelle zucche pigre!
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1. grande Scritto da
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, il 23-01-2011 11:36 Eccezionale questo articolo, mi piace la natura che vince ciao Rosario
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