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Quando il "diverso" è un bianco, il razzismo esplode ugualmente
Scritto da Marista Urru
mercoledì 16 settembre 2009
E'
successo ancora, questa volta nell'Illinois, un ragazzo bianco è stato
picchiato da due compagni neri che non volevano
averlo seduto accanto a loro sull'autobus.
Esseri
umani irrazionali come le formiche che, se di tribù troppo diverse non sopportano la vicinanza le
une con le altre. Dovremmo pensarci, invece di urlare al razzismo ogni tre per
due anche quando non c'entra niente, dovremmo
conoscerlo il razzismo invece di
buttarci ad usarlo per faziosità politica, dovremmo buttare al cesso finalmente le vecchie ideologie, che non mi
sembra abbiano dato buona prova e son
servite e servono solo a dividerci perché meglio possano sfruttarci .
Dovremmo invece studiarci seriamente la natura umana e le sue reazioni spontanee, per
capire come fare per esempio a non
"stuzzicare" certe percezioni irrazionali, che invece non solo vengono, ad arte credo io, stuzzicate e poi ben bene sfruttate.
Dovremmo unire invece che dividere.
Trovo illuminante quello
che succede nell'affollamento delle grandi città dove ragazzotti e ragazzotte
in cerca di identità se ne costruiscono una, ci creano intorno una divisa, un
linguaggio.. ed ecco due bei gruppi di "diversi", sono nate due bande metropolitane, il loro destino inevitabile è
la lotta.
Se vai a vedere, creato il diverso, operata la
divisione, si è indotta una forma di razzismo come bene evidenziato dagli
ultimi fatti di piazza del popolo a Roma con
la lotta imbecille tra Truzzi ed Emo.
Tutti dovremmo essere meno distratti ed indifferenti a quello che ci accade intorno, accendiamo il cervello almeno quando è in gioco il futuro dei nostri figli.. gli altri animali lo fanno, solo l'animale uomo è tanto degradato da non sentire più a quanto pare nemmeno la responsabilità atavica per la prole!