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SUGGERIMENTO ALLA OLIVER TWIST: “GLI OPERAI LAVORINO GRATIS 5 GIORNI |
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Scritto da Marista Urru
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sabato 13 agosto 2011 |
Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto, si è messo in testa un’idea meravigliosa
Di Nadine Federici
anche i lavoratori possono fare la loro parte nel riportare l’Italia in
pareggio di bilancio, “regalando cinque giorni lavorativi all’anno per
un periodo limitato, diciamo cinque anni”. La proposta assurda e
vergognosa, poiché richiede un sacrificio a chi è già sacrificato arriva
da Andrea Tomat, presidente di Confindustria veneta, che precisa: le
cinque giornate verrebbero devolute “all’impresa per cui lavorano, ma si
può decidere di mettere qualcosa in un fondo”. Ma non sarebbe più
sensato che colui che “devolve” sia lui?
Tomat, intervistato dal Gazzettino, chiarisce comunque che “non bisogna guardare alla singola azienda ma al sistema.
Cinque giornate lavorative consentirebbero di aumentare la produttività e la competitività per le imprese, si riuscirebbe ad abbassare i costi dei prodotti, anche ad ampliare le possibilità di aumentare le assunzioni”.
Forse Tomat dovrebbe tornare alle basi e documentarsi su quali fossero le idee di Henry Ford, prima di pensare di far lavorare gratis, anche solo per cinque giorni, un dipendente che col suo stipendio dovrebbe ‘far girare l’economia” –per citare uno degli spot governativi più inutili ed amati dal Berlusca.
Intanto Tomat si dice pronto a discutere ora con i sindacati della sua proposta imbarazzante: non sorprenderebbe se questi accettassero l’idea per i soli precari. ‘”Teniamo presente che già oggi c’è un numero elevato di giorni di ferie da 25 potrebbero passare a 20 con sacrificio”, insiste l’esponente di Confindustria.
“Non se ne accorgerebbe nessuno”, in che senso? Quanto alla parte che potrebbero fare le imprese per contribuire alla riduzione del deficit, il presidente degli industriali veneti taglia corto: “le aziende pagano già il 60 per cento di imposte”: giustissimo, ma allora perché non proporre ai sindacati di lavorare su questo invece di emulare il Marchese de Sade.
(13 Agosto 2011)
Da Futuro Libero
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1. Il silenzio delle Pecore da Macello
Scritto da
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 , il 14-08-2011 01:10
Salve Marista.
Gli evasori fiscali più grandi in Italia sono proprio gli industriali.
La Germania compra i dischi con i nominativi degli evasori dalla Svizzera e ora gli svizzeri dietro pressioni dalla Germania, detraggo un tantum dai loro clienti tedeschi con fondi neri e la rimettono al Ministero delle Finanze a Berlino, allo stesso tempo in Italia, un insulso veneto invece chiede agli italiani di lavorare cinque giornate gratis per poter evadere ancora di più.
Ma cari connazionali, vi venisse un terno al Lotto a tutti quanti, ma di fronte a una bestemmia simile, si può essere più ottusi, più limitai e paurosi di così?
Ma allora è colpa degli Italiani che pur sapendo che gli Industriali Italiani sono una banda di evasori fiscali e che il Governo non fa niente per recuperare quei soldi dalla Svizzera canaglia e ladra, sono pure dei fessi, se si lasciano anche prendere in giro da un bifolco veneto simile, non ti pare?
Ciao.
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Commenti (1)
Segreti di denaro, interesse e inflazione
