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Sindaco Moscherini chiude centrale Enel: tre morti in tre anni. Indagini
Scritto da Marista Urru
martedì 06 aprile 2010
Il sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini, in accordo con il
presidente della provincia
di Viterbo e della provincia di Roma, ha
stabilito"la chiusura della produzione della centrale Enel di
Torrevaldaliga per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva su
quanto
accaduto", perché "tre
morti in tre anni sono troppi".
Le morti bianche in Italia sono un delitto che si ripete indisturbato: proclami,
proteste, manifestazioni, scioperi, poi tutto ricade nella melmosa e
nebbiosa palude dei misfatti Italiani.
Il sindaco in accordo con il presidente della provincia
di Viterbo e della provincia di Roma, ha
stabilito"la chiusura della produzione della centrale Enel di
Torrevaldaliga per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva su quanto
accaduto", perché "tre
morti in tre anni sono troppi". Sembra a tutti.
Le morti bianche in Italia sono un delitto che si ripete: proclami,
proteste, manifestazioni, scioperi, poi tutto ricade nella melmosa e nebbiosa palude dei misfatti Italiani.
I motivi sono molti, ma il motivo principe è uno solo: quello che Franco
Parpaiola ha denunciato chiaramente nei
suoi scritti sul bruciatore di Monopoli. Non che il bruciatore di Monopoli sia il concentrato di tutti i mali ed i difetti
del disastrato mondo del lavoro
Italiano, spero di no almeno.
Il fatto per me importante è che in
un Paese in cui il silenzio da parte delle vittime è regola necessaria,
finalmente c'è stato un tecnico
dalla Germania che ci ha aperto gli occhi su una verità sottaciuta: la sicurezza dei nostri operai è spesso tenuta in non cale da chi ha la respoonsabilità di dirigere i lavori.
Soggiungo io
per conoscenzaindiretta di alcuni fatti: questo accade spesso anche agli operatori ospedalieri, ai biologhi, agli analisti, gli
infermieri e chi sa quante altre tipologie di lavoratori, che normalmente, oltre che mal
pagati, sono maledettamente mal
condotti da dirigenti
mediamente incompetenti e quasi sempre ( generalizzare non va mai bene
, anche se son tentata), indifferenti alla sicurezza di chi lavora: i capi hanno
fretta, il lavoratore viene sfruttato, logorato , spremuto come un limone, deve
lavorare per due e se possibile per tre, che si arrangi, poi al capo andrà il merito di aver ottenuto molto spendendo poco.
Questo è il terzo morto in tre anni, ma qualcosa di nuovo è avvenuto nella
disgrazia: gli operai hanno parlato, e qualcuno lo ha riportato con chiarezza,
io ve lo riporto prima che sparisca nel dimenticatoio della palude italiana, ma su questo ed altri argomenti simili spero di tornare,
ancora e poi ancora e poi ancora! Da rainews24:
"Il dolore e la rabbia
Prevale la rabbia tra i colleghi di Sergio Capitani, l'operaio di 34 anni,
dipendente di una ditta locale esterna, morto sabato scorso mentre eseguiva un
intervento di manutenzione nella centrale Enel di "Torre Valdaliga
Nord" a Civitavecchia, in provincia di Roma: "Noi interveniamo sempre
dopo aver avuto il via libera dall'Enel. Quello che è successo sabato non
doveva accadere, non possiamo più fidarci di chi ci dà il via libera e ci manda
a morire. Chi doveva interrompere la pressione all'interno del tubo
dell'ammoniaca non l'ha fatto e, questo, ha ucciso Sergio Capitani e ferito gli
altri due colleghi oltre all'assistente dell'Enel presente".
"L'Enel - spiegano gli operai, oggi in sciopero, che preferiscono restare
anonimi per non rischiare il posto di lavoro - ha mandato i colleghi allo
sbaraglio come del resto avviene troppo spesso. Quando accadono questi
incidenti è dimostrato che noi le attrezzature di protezione le indossiamo
sempre, ma l'Enel ci costringe ad interventi pretendendo rapidita' senza saper
garantire che a monte vi sia la messa in sicurezza necessaria ad evitare gli
incidenti". Ora gli operai aspettano che "la magistratura vada fino
in fondo per individuare le responsabilita'. E' più facile di quel che sembra e
l'Enel sa già bene come sono andate le cose"."
Cercheremo di non fare cadere la nebbia su queste parole degli operai, e
cercheremo nel nostro piccolo di tenere
desta la attenzione degli Italiani sui fatti che stanno alla base delle tante
morti bianche, ragionando e cercando di
capire tutti insieme quali e quante le responsabilità di molti autentici assassinii nel bel paese
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