Sua Maestà la Regina di Inghilterra sì che è moderna! |
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Scritto da Marista Urru
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giovedì 02 aprile 2009 |
Evidentemente son decrepita e la Regina Elisabetta è al passo
con i tempi più di me .
Sono stata abituata e cresciuta , data l'età, in una
famiglia in cui seguire certe regole di
buon vivere era connaturato, veniva da sé naturalmente dal vivere accanto a genitori bene educati, che erano vissuti a loro volta
accanto a genitori bene educati. Questo faceva sì che non si facesse nessuna
fatica a "viver bene", attenti a non
dispiacer gli altri, per non essere a
nostra volta trattati come non volevamo.
I tempi cambiano e per molti di noi fu giocoforza , e spesso
angosciante, abituarci al nuovo mondo. Per me no, mio padre mi buttò subito nel
nuovo agone e a 4 anni fui mandata a scuola pubblica, dove , dopo un periodo di assestamento, nacquero nuove amicizie tra cui ricordo con nostalgia quella con una bambina delle "baracche", fu una amicizia ed uno scambio culturale e
proficuo che comprendeva anche belle
parolacce e canzoncine e scambio
di merende, dolcetti contro pane e salsiccia, sono sempre stata convinta di averci
guadagnato io nel complesso. Basta con i ricordi, veniamo alla
Regina di Inghilterra ed al delizioso duetto , botta e risposta col
nostro Premier.
Silvio Berlusconi ha chiamato Obama a gran voce, come egli è uso
fare nelle riunioni "tra grandi" , dimenticando il rigido protocollo di corte.
La Regina, dall'alto della sua regalità,
ha dimenticato.. il galateo. Una cosa sorprendente, ma terribilmente in sintonia col nuovo che avanza.
I miei antiquati parenti erano convinti, con Monsignor della Casa, che l'ospite fosse sacro, e quindi qualunque
stranezza dell'ospite veniva dal padrone
/ padrona di casa accolta con sorrisi e buon
animo, ed era inoltre naturale che il
padrone di casa mostrasse di apprezzare le eventuali "gaffe" per metter anche l'ospite
esuberante o impacciato a seconda dei casi, a suo agio rispetto agli altri ospiti.
Anzi, pensandoci bene, nel mondo contadino che io conosco ed amo, questo è l'uso dei
nostri contadini, autentici signori che avrebbero da insegnare qualcosa a
molti nei tempi bui che corriamo, l'ospite
è sacro, ed un autentico "signore" ,indipendentemente dai suoi natali , sa bene
come ci si comporta di fronte a chi è sotto il suo tetto.
Si, non ci sono dubbi, zì Giuseppe, zì Antoni, zì Guerino, Zia Nena, la mia Maria, loro erano veri signori, come d'altra parte ho sempre saputo perfettamente.
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