Dopo la lettura della intervista che segue io mi rafforzo nella idea
che è ormai necessario che qualcuno , e non solo in Italia, prenda
atto della ineludibile necessità di smetterla di girarci intorno: bisogna mettere un freno alla speculazione selvaggia.
Ad occhio e croce direi che vi sono evidenti profili di illegittimità, e gli arresti in America confermano l'impressione del volgo ( parlo
come sora Peppa , ci dovrebbe pensare a dare la giusta inquadratura al
fenomeno vergognoso la pletora di Professoroni Universitari,
Magistrati, Economisti, Opinionisti, politici, che mi sembra
PERCEPISCANO DANARI ANCHE PER QUESTA BISOGNA, ben inseriti come sono in
centinaia di Assemblee, Commissioni, Uffici legislativi o come si
chiamano ).
Mi sembra strano che certa gente ( la cui identità resta sempre vaga e
nebulosa ai più), possa permettersi di tutto, affamando popoli,
buttando sul lastrico migliaia di persone impunemente.
Io come tanti
pensavo che l’Europa unita avrebbe dovuto farsi carico anche di quello
che a me pare qualcosa di peggio che un semplice malcostume: l'indifferenza per gli interessi della gente, dei popoli per favorire cordate di potere , Lobby, interessi di dubbia provenienza.
Invece l'Europa Unita come ce la avevano raccontata è davvero una creatura mitica, una Fenice sognata e mai vista.
In sua vece abbiamo avuto l’Europa delle Banche, delle Lobby, degli Affari, dei Potenti che giocano a diventare più potenti, e che di fronte alla illegittimità palese di mercati senza controllo, sembra in realtà apporre pannicelli caldi,
rimedi di facciata, mentre contemporaneamente appare come nemica dei poveri cristi; probabilmente non è neanche
nemica dei poveri cristi, semplicemente è indifferente ai comuni mortali, CHE PERO' POI SON
QUELLI CHE PAGANO TUTTO, ANCHE L'AMBARADAN FESTOSO E GIOIOSO DEI SUMMIT, CAVOLO!!
E il nostro Stato, se ancora esiste in quanto tale, che fa?
Io vedo che se un povero cristo ritarda un pagamento di bolletta ( che per lo più è di dubbia legittimità ed a volte proprio non dovuta o gonfiata ad arte senza che la vittima possa provarlo alla faccia delle Autority e dei bei proclami), lo Stato pronto appare e si ricorda, occhiuto ed attento, del suddito, servito per questa bisogna da una miriade di
badanti burosaureggianti, e quindi cura l'interesse comune corcandolo di Multe
pesanti ed oberate da assurdi interessi più che usurari, che sono chiaramente "contra legem", vanno contro le leggi dello stato, quelle leggi che il cittadino non riesce quasi mai a fare valere se vanno a suo favore, ma che a proposito e a sproposito vengono usate come una mazza contro di lui al minimo sgarro.
Vorrei una opinione pubblica consapevole dei danni enormi che ci
infliggono, vorrei una opinione pubblica matura, vorrei una opinione
pubblica capace di essere “forza d’urto” e non inconsistente come una foglia morta,
povera cosa alla mercè di venti e correnti, sballottolata da opinionisti, articolisti, nutrita di disinformazioni o peggio tenuta all'oscuro, buona per essere usata per
una breve foto da esporre , per un momento, per un voto , e poi spazzata via, come si fa con le foglie morte, che vivono un breve periodo di gloria.. poi son pestate e buttate
INTERVISTA DI TREMONTI A LA PADANIA
(ANSA) - ROMA, 21 GIU - “La peste del XXI secolo è la finanza
eccessiva, la finanza deviata, l’eccesso di finanza”. E, oggi, “più che
un sospetto è ormai una certezza che la speculazione si sia spostata
dal quadrante finanziario al quadrante delle materie prime”, causando
“l’aumento mostruoso” dei prezzi di petrolio e alimentari e producendo
“devastanti effetti sociali”. Ad affermarlo è il ministro
dell’Economia, Giulio Tremonti, in un’intervista alla ‘Padania’. “Fino
a che la finanza sta a casa sua, e cioé sta dentro il mercato
finanziario, può fare dei guasti, dei danni, ma limitati, circoscritti.
Per intenderci - dice Tremonti - profitti o perdite, ma finanza su
finanza, senza contagio esterno”. Oggi, invece, rileva il ministro
dell’Economia, si è di fronte ad una “degenerazione vera”: la
“degenerazione che causa, come nella peste, l’effetto contagio - spiega
- è quando le crisi si sposta dal settore finanziario al settore reale
delle materie prime, a partire dal petrolio per arrivare agli
alimentari”. Questo perché, secondo il ministro dell’Economia, “le
banche d’affari, gli investitori che ha hanno perso a partire
dall’agosto del 2007 nel loro settore tradizionale di attività, la
finanza da ultimo, ma non solo i subprime, per rifarsi delle perdite
finanziarie hanno cominciato a ‘recuperare’ speculando sul petrolio e
sugli alimentari”. La speculazione sul mercato delle materie prime “c’é
sempre stata - precisa Tremonti - ma é sempre stata limitata e
oggettivamente collegata con le quantità fisiche di barili di petrolio
o di stock di grano immessi sul mercato”. La differenza, “adesso è
invece l’apparizione di speculatori nuovi che si sono aggiunti a quelli
classici e l’esplosione dei volumi oggetto di contratti speculativi”. Questo
tipo di “speculazione fine a se stessa, totalmente dissociata dalla
realtà”, sostiene il ministro dell’Economia, “é la causa prima
dell’aumento mostruoso dei prezzi del petrolio e del cibo” e “produce
devastanti effetti sociali”. Certo, conclude Tremonti, la
domanda proveniente da Cina e India, “ha fatto salire la struttura dei
prezzi” ma l’impennata “si spiega solo con l’eccesso della speculazione
finanziaria”. Per questo, aggiunge infine, “c’é molto da fare”, per
“aiutare i più deboli”.(ANSA).
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