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Scritto da Marista Urru   
lunedì 28 marzo 2011

Una rapida carrellata sul web e, se ve ne fosse bisogno, si ha la conferma: l'Italia è unita nonostante i desideri della lega, il Bel Paese ha un comune denominatore, una malattia sociale che da tempo sta colpendo quelli che dovrebbero rappresentare il futuro del Paese:
i giovanissimi, quelle povere creature che sempre più spesso sembrano incapaci di relazionarsi con equilibrio,provare e dimostrare affettività, esprimersi, comunicare.

Da anni si assiste, per lo più impotenti, all'aumento del fenomeno dietro il quale, anche a detta degli educatori, sempre si nasconde una famiglia sostanzialmente assente, che sia povera e disagiata o ricca e distratta, l'effetto è sempre il medesimo: non si ha tempo nè voglia di occuparsi come si dovrebbe dei figli, i piccoli seccatori debbono quanto prima smettere di scocciare mamma e papa', debbono abbreviare le tappe, essere bambini per il minor tempo possibile, impegnano troppo, debbono crescere, esser adulti subito.







 

Il risultato di questa violenza che viene con somma indifferenza operata da genitori spesso anche "amorevoli", sia pure in un modo loro distorto e di comodo, ( ti do quello che vuoi, ma togliti di mezzo: o per strada o occupato in mille attività che io pago e quindi ti amo), è un giovane, maschio o femmina, instabile ed incapace di esternare sentimenti e sensazioni, chiuso in sè, cova disagio e rabbia , ed è normale che sia così, visto che sta subendo violenza da chi dovrebbe amarlo. Sensazioni che finiscono per spingerlo alla sopraffazione, alla violenza, al sopruso , tanto più che non è stato abituato educato, a comunicare, spiegare, capire. Ci stiamo riempendo, letteralmente riempendo, di piccoli anaffettivi, psichicamente malati, egoisti. Sono espressione della società attuale, distratta, superficiale, utilitarista, troppo spesso grossolana nei sentimenti e nelle aspettative. Sono mali sociali che portano alla violenza sui soggetti deboli, compagni, diversamente abili, compagne, animali. Bambini resi troppo presto adulti per pigrizia, indifferenza, poco amore, tanto egoismo, bambini blanditi in quanto consumatori, bambini che già alle elementari selezionano i compagni e le compagne in base ai simboli del successo: telefonino, abiti ed accessori alla moda. Criminale quello che molte famiglie per prime stanno facendo, stupido e criminale.


Il discorso sarebbe complesso, la distruzione della famiglia, le difficoltà in cui sono stati gettati gli Italiani , la mancanza di certezze, la sensazione diffusa che il forte vince, il debole perde, che si debba esser furbi e vincenti, duri e prevaricatori, possedere più che essere, questi alcuni degli orrori moderni che stano forgiando piccoli teppisti , indifferenti baby criminali difesi in quanto tali dalle stesse famiglie che li hanno distorti.


Ogni tanto se ne parla, in tv appaiono i soliti due o tre psicologhi tipo Crepet, sempre più addormentato e sonnolento, o una signora dai capelli al fulmicotone che da decenni dice sempre le stesse cose, immancabile una signora mora , annoiatissima e perennemete imbronciata, una magistrata credo, del tribunale dei minori.

Consumato stancamente il solito il rito. Un grazioso nulla confezionato per lo più dal salottiero Vespa, vate delle famiglie italiane, se ne riparlerà alla prossima occasione: la società ha dato quel che può e sa: vale a dire, zero.


NORD Milano, pochi giorni fa.


Si fa notare una gang che si ispira , dicono, a Gomorra. Siamo a Quarto Oggiaro

in tre mesi, 11 rapine. Sedici anni il più grande, finisce al beccaria, chi sa se si perfezionerà in carcere., i più piccoli finiscono in comunità. Erano violenti, usavano armi, coltelli, calci , pugni e testate erano norma, amavano fotografarsi col cellulare tra di loro in pose che dicono ispirate dal film gomorra di Saviano. C'è chi ha demonizzato Saviano, ma non mi sembra sensato, anche noi vedevamo scene di violenza e sopraffazione in certi film di indiani ed avventurieri, ma sapevamo distinguere, capire, valutare. Ci venivano dati punti di riferimento, guida al rispetto, al sentimento, alla affettività, alla stima di sè, quasi sempre la scuola sapeva , nei casi di famiglie in sofferenza svolgere il ruolo di educatore, di sensibilizzatore a valori e rapporti sociali. Molto è stato distrutto, andrà ricostruito, ne varrà la pena, ma sarà faticoso.


CENTRO oggi a ROMA :

Poco dopo le 20, mettono fuori uso un autobus e feriscono due donne, lanciando sassi in via di Torre Gaia, erano bambini al massimo di tredici anni. Capitava anche al tempo del cucù, ma non facevano a tempo a fare danni, qualche adulto li vedeva e di sicuro avvertiva i genitori, loro avrebbero pensato a spiegare l'effetto di simili azioni di teppismo, la responsabilità che avrebbe potuto ricadere sui genitori, una qualche punizione a sottolineare l'inevitabile paternale,cose che sembra non si usino più, anche perchè non mi sembra che nessuno si spantechi per cercare i genitori dei teppistelli e metterli di fronte alle necessarie responsabilità: mezzo danneggiato, due donne ferite, figli male educati e a rischio per il futuro.

Ma noi siamo buoni quando non ci va di darci da fare, a noi serve solo incassare i danè, allora si che l'ambaradan si smuove, controlla, cerca, immagina, presuppone, chiede e prtende.

Ma qui non c'era bisogno di affannarsi: il mezzo è assicurato e pubblico, paga il cittadino, cioè.. nessuno, infatti chi lo sa che significa esser cittadini? Chi lo sa che che significa bene comune e proprietà di tutti? .. se magna? Roma *** dorme sorniona e lascia fare, come sempre, cresceranno, e chi sa, forse i pargoli un po' tonti torneranno utili.


SUD NAPOLI 

Qui abbiamo il business e la fantasia: pizzo sull'uso delle giostrine del Parco Giochi. I giovani delinquenti, ragazzi tra i 15 ed i 17 anni , chiedono da 1 a 5 euro ai frequentatori dell'area giochi, come credenziale sostengono di appartenere a clan di camorra , quindi chi vuole usare le giostre deve pagare, le mamme ora chiedono una pattuglia fissa di polizia o carabinieri, chiusura e vigilanza del parco, con l'impiego di guardie ambientali, protezione civile e polizia municipale".




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