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ANTI LEI : Aprile 1940 , quando gli Italiani erano tutti fascisti PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 12 settembre 2008

 

 

Il fascismo tentò , dicono senza successo - di abolire l'uso della stretta di mano e di imporre l' uso del voi, al posto del lei, nella lingua parlata.

Si glissa molto su questo particolare  che pare ora un po’ ridicolo, eppure  mio padre mi raccontava che molti e “seri” personaggi si sottoposero di buon grado alla nuova usanza, ero  al ginnasio quando ne parlammo  a scuola e la mia insegnante mi confermo’  che i letterati dell’epoca si adoperarono assai per fare piacere al Duce, se mai fu il popolino  a riderne ed a continuare come meglio credeva, in una confusione a volte di tu, lei e voi.

E poco fa, mentre cercavo di mettere ordine tra le mie scartoffie, mi è capitato tra le mani un libretto: ANTI LEI, che come la lettera  del racconto di Poe cui facco  accenno nella mia home , essendo sempre stato tra le mie carte, (troppe ) e abitualmente  sotto il mio sguardo senza che io lo avessi mai aperto, libro fra i tanti sempre nelle scaffalature delle varie case man mano abitate,   solo oggi per caso o per noia,  era come se non ci fosse, oggi per caso lo ho aperto e  mi si è rivelato esser nientedimeno che una raccolta di scritti di scrittori illustri e meno illustri  che decretavano la soddisfazione per  la fine del LEI, inneggiando alla morte del Lei, senza neanche ridere, ma  seriosi e compresi  “dall’obbligo” di compiacere il duce.

 


Eppure sarebbe bastato , se davvero non fossero stati d’accordo , per salvare un minimo di orgoglio, farsi i fatti propri come molti poterono fare e fecero… ma evidentemente compiacere Mussolini doveva esser proficuo e.. pecunia non olet .  E questo fu il peccato originale che li accomuna quasi tutti, fascisti ed altezzosi antifascisti: non dissero no, alcuni lo fecero, ma al momento della disfatta e furono i più feroci verso coloro che non furono abbastanza lesti a defilarsi o non vollero farlo.
 

 A tale proposito debbo dire che  più libri dell’epoca sfoglio e meglio mi convinco: L’italietta del fascio ebbe pochi e sconosciuti oppositori, pochissimi eroi  e molti seguaci scondizolanti…che alle prime avvisaglie di sconfitta fecero il salto della quaglia.. e loro per la storia che si volle diffondere  a tutti i costi,  furono per tutti  gli  eroi, pronti a cogliere i frutti di un antifascismo spesso dell’ultimo quarto d’ora, dopo avere goduto  eccome quelli del fascismo. Ogni caso è un  caso a sé, generalizzare sarebbe sciocco ed ingiusto,   certo ci sarebbe bisogno di  veri storici.

Comunque qualche passo del godibilissimo libretto che qualcuno salvò dal macero  cui era destinato, ve lo voglio proporre:

 Bello l’articolo di Elsa Morante: “ FINE DEL LEI”, e non scherzo, è argomentatissimo   e spiega come e perché il Lei sia abitudine “risibile” di cui infatti la Morante  parla al passato, mentre il “tu” sia più rispettoso..  “ Nella preghiera come nell’invettiva, nell’amore come nella amicizia, niente è più naturale, umano e chiaro di questo “tu”. Naturale, ed anche rispettoso direi, essendo implicito in esso il riconoscimento che, inteso nel suo senso più pieno, ha il massimo valore in se stesso e non ha  alcun bisogno della aggiunta di titoli onorifici….” Chiude la lunga dissertazione così… “Appare chiaramente che tale questione è ormai risolta; e sia pace all’anima del Lei.

Onestamente ci sarebbe niente da scandalizzarsi di fronte a questa ed a simili altre forme di puro artigianato letterario, nel senso che un committente ti  affida un compito e tu, scrittore o giornalista, lo svolgi meglio che sai, e la Morante lo ha svolto benissimo date le sue indiscusse capacità.

Il “caso”  di certi intellettuali, di certa urlata e propalata intellighenzia antifascista , nasce proprio dalla suprema ipocrisia che volle nascondere una realtà di fatto onde poter meglio criminalizzare quanti stoltamente non ebbero la prontezza di prendere le distanze, di fare il solito salto della quaglia, e magari si trattava spesso di gente che col fascismo si mescolo’ e fornico’ molto meno di molti “eroi” degli ultimi 5 minuti.

Comunque, così va il mondo , un po’ vile , un  po’ pigro, un po’ opportunista ,  spesso ipocrita.

Un Mario Luzi giovanissimo, per esempio, poco si sbraccia, stringatissimo si dice ..”sinceramente convinto dell’opportunità e della serietà del proposito di “combattere” l’uso del Lei, e per parte mia ho adottato il Voi  da molto tempo…”

Quel combattere è molto maschio, e se ci si pensa bene la “lotta continua” dalla lottta al LEI,  restò in molti nostalgici dell’epoca, solo che si mascherò e si tinse di rosso  , e resta lì, pugnace e fiera: contro.

E poi  altri , come Vasco  Pratolini, Goffredo  Bellonci, Quasimodo e moltissimi   artigiani della parola..  che in fondo facevano il loro mestiere: niente di male, il male se mai fu in quelli che dopo  vollero falsare e piegare storia e fatti ai loro fini, per il trionfo di interessi o di idee “contro” altri Italiani  onde fare trionfare una fazione  anche a costo di crearla ad arte la fazione avversa, pur di trionfare.. un  continuo combattere, una lotta sempre e solo contro altri italiani per primeggiare e vincere, in una parola, per il POTERE;  io non c’ero, ma il fascismo quello nero, quello  da temere ( checché se ne voglia dire il fascismo fu  certo  fenomeno  dalle  molte sfaccettature ),  lo immagino così: uomini dominatori,  “contro” altri uomini, chi sa.. E pensare che stiamo ancora così , ma appunto in questo modo gira il mondo italico : un po’ pigro, un po’ vile, un po’ opportunista, spesso ipocrita.

I brani sono tratti da  ANTILEI, raccolta di scritti sulla questione della eliminazione del Lei,  curato  da Asvero Gravelli, rappresentante del fascismo intransigente e direttore della rivista mensile Antieuropa (fondata nel 1929).

Per ricordare:

il 10 giugno 1940 l'italia entra in guerra

il 25 luglio 1943: fine del fascismo

8 settembre 1943 Armistizio con gli angloamericani

23 settembre 1943 Mussolini costituisce il nuovo governo fascista repubblicano

13 ottobre 1943 Il Regno d’Italia dichiara guerra alla Germania

settembre 1943/aprile 1945 Occupazione tedesca, avanzata alleata e guerra partigiana

25 aprile 1945 Liberazione dell’Italia settentrionale

28 aprile 1945 Mussolini mentre tenta di fuggire è riconosciuto e ucciso su ordine del CLNAI

8 maggio 1945 Fine della guerra in Europa

9 maggio 1946 Vittorio Emanule III° abdica a favore del figlio Umberto

2 giugno 1946 Elezioni libere per scegliere tra Monarchia e Repubblica e per formare
l’Assemblea Costituente 

18 giugno 1946 Proclamazione ufficiale della Repubblica Italiana

22 dicembre 1947 L’Assemblea Costituente approva il testo della Costituzione Repubblicana che entrerà in vigore l’1 gennaio 1948

Ora siamo nel 2008, ma ancora si ricorre allo spauracchio del fascismo, proprio  come si fa con  l'uomo   nero, e sono passati  60 anni, e ancora coloro che   celano affannosamente  certe verità, agitano lo spauracchio dell'uomo nero affinchè tutto resti ingessato a quel che piacque loro.

Chi come me, non potè esser fascista e neanche antifascista nè per vero nè per finta, non ne può più di questo peso, spero almeno vengano graziati i nostri figli.

 

 

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