Desertificazione avanza
Quanto ce ne hanno parlato dell'importanza di non "sprecare
l'acqua!" E a tutta prima non ci siamo insospettiti, volenterose
maestre hanno invitato i bimbi a fare disegnini, temini, sull'acqua
da non sprecare, per poi esporli nei supermercati, che le mamme
vedessero, capissero. Ma cosa dovevamo capire? Semplice che poichè
l'acqua è bene che in futuro potrebbe scarseggiare, alcune
consuetudini dovranno cambiare. Fin qui giusto.
E cominciò la musica sulla necessità di risparmiare l'acqua
che noi sciocchi stavamo sprecando, ci aiutò invero a capire come
comportarci un certo Al Gore che girava il mondo predicando di
non tirare lo sciacquone, di limitare le docce e simili cretinerie,
molti ne furono affascinati,i guru che invitano a sacrifici idioti
piacciono molto, poi si scoprì che il guru aveva più di una casa e
più di una piscina di dimensioni più che notevoli, e fummo liberi
almeno dalle sue strampalerie.
Un problema vero per altro della acqua era ed è che veniva
sprecata nel mondo grazie alle falle nella rete idrica, mai veramente
curate, e grazie ad altre allegre sconcezze portate avanti alle
nostre spalle delle quali farò cenno in seguito.
Nel frattempo dalle tubature usciva ed esce, almeno in Italia ,
acqua sporca, inquinata, spesso terrosa, e abitata da vermetti vari.
Scoprimmo poi che tale acqua era arricchita da cloro, o da diossina
o da cianuro.. insomma ci precipitammo più di prima a comperare
acqua in bottiglia, senza interrogarci troppo su chi ci si stava
arricchendo e come funzionava il giochino, che durò indisturbato
finchè in tv e giornali non aumentò il battage che avrebbe dovuto
insospettirci: tutti contro il consumo di acqua minerale e pro acqua
del rubinetto, sorvolando ovviamente sulle magnifiche proprietà
dell'acqua dei nostri rubinetti, ma colpevolizzando
coscienziosamente gli Italiani i " maggiori consumatori di
acqua in bottiglia in Europa"
Gatta ci covava e finalmente la
gatta si mostrò: sempre sorvolando o quasi sui regali miliardari
fatti alle multinazionali che imbottigliavano l'acqua i cui nomi
invero ai più erano ignoti, si cominciò a meglio definire la
musica: noi eravamo dei consumatori dissennati e invece il problema
diventava sempre più grave, soprattutto stava a noi
responsabilizzarci sulla sorte dei paesi poveri.
Questa fase , grazie anche alla sollecitazione costituita dall'accenno alle nostre responsabilità di gran bevitori di acqua nei vonfronti dei paesi poveri, fece
registrare un divertente proliferare, nei vari blog impegnati, di post abbastanza
ridicoli colmi di mea culpa, ma eravamo ignari e distratti, come sempre. Intanto le
multinazionali operavano al meglio come solo loro sanno fare, nei
Paesi poveri, aprendo allegre chiazze di deserto qua e là.
I potenti poveretti erano sempre più allarmati per un'acqua
sempre più rara all'interno di città sempre più affollate da noi
scimmie inconsapevoli che rifiutavamo di berci terra, vermi, cianuro
, diossina , cloro e chi sa che altro , e, sperando fosse meno
lurida optavamo per l'acqua in bottiglia.. hai visto mai fosse meno peggio!
Rassegnati sapevamo
ormai che le multinazionali erano le stesse che volevano il servizio
idrico da gestire e cominciavamo a capire che ora volevano tutto il cucuczzaro, in
attesa, già si infiltravani felici nel ricco business della
distribuzione dell'acqua. E probabilmente anche in quello di filtri per acqua di
casa, fingendo una lotta alle cattive multinazionali
imbottigliatrici., non ci sarebbe niente di inedito.
Molti Italiani comunque hanno messo filtri, per poi scoprire
che per lo più erano fuffa. Ci piace tanto farci fregare .
Gli articoli allarmati continuarono: ci fecero sapere che la
crescita della popolazione urbana avanza al ritmo di due persone al
secondo, roba da vertigini, anche se restammo un po' straniti da
una simile affermazione che faceva cazzotti con altre del tipo:
Aiuto gli Italiani non fanno figli e morti e nascite si equivalgono,
apriamo le porte ai rom!
Poi finalmente l'Onu dichiara l'acqua diritto umano, e lo fa
sotto la spinta della Bolivia, che aveva condotto una magistrale
guerra per l'acqua . Beato chi ne sa qualcosa: da noi la stampa
tacque con esemplare ed eroica fermezza. Quanti hanno potuto
esser al corrente di quello che accadeva in Bolivia dove, dopo una
guerra per l'acqua erano riusciti ad ottenere che il riconoscimento
del diritto all’acqua venisse espressamente citato nella nella
Costituzione e istituivano immediatamente uno specifico Ministero per
guidarne la concretizzazione?
Pensate che con la guerra dell'acqua fecero cadere il Governo
corrotto che aveva svenduto l’acqua alle multinazionali. Noi non
ne saremmo capaci, resteremmo intrappolati in sofismi bugiardi che
chiamassero bianco ciò che è nero e lo accetteremmo. Dite di no?
Vedremo. E poi noi dovremmo abbattere governo e finta opposizione,
siamo sempre fortunati, noi.
Intanto in breve vediamo cosa oltre lo sciacquone , le docce, le
tubature vecchie, gli orticelli, sta erodendo la riserva d'acqua
del pianeta, almeno le due fonti di degrado più vispe:
Agricoltura nei paesi poco sviluppati
Un dramma di cui non si parla nè
scrive quanto si dovrebbe. Le multinazionali promisero che con le
nuove tecniche avrebbero vinto la fame nel mondo. Balle, in realtà
la fame è aumentata, laddove sono arrivate con i loro OGM e con i
pesticidi si è determinato
l’impoverimento dei
terreni
Si calcola che tra i 20
ed i 30 milioni di ettari di terreno sono stati distrutti rendendo
delle aree agricole inutilizzabili, e molti contadini sono rimasti
senza terra.
Non ce lo avevano detto,
ma per coltivare gli OGM necessita molta acqua per irrigare .
L’irrigazione eccessiva causa la lisciviazione del terreno: il
terreno perde nutrienti che vengono dissolti ed eliminati dall’acqua
in eccesso, provocando un’alta salinità dello stesso che viene
reso improduttivo, ed ecco la famosa desertificazione a cosa ed a chi
è dovuta , ma non basta, abbiamo anche avuto grazie alle
multinazionali, l’impoverimento delle falde acquifere, nei paesi
siccitosi questo ha creato gravi problemi anche di salute.
Centrali Nucleari
Sapete quanta acqua
consuma una Centrale Nucleare'?
Una piccola centrale da 1000 MWatt (1 GWatt) ha
bisogno di 1.800.000 litri di acqua ogni minuto, cioè 30.000 litri
al secondo, circa un terzo della portata del nostro Po, solo per
raffreddare i reattori.
Questo è il motivo per cui le centrali vengono costruite vicino a
fonti di acqua fresca: mari, laghi e fiumi.
In Francia, il 40% di TUTTA l’acqua consumata in un solo anno
viene usata per raffreddare i propri reattori nucleari! ( DA SCIENZA
E CONOSCENZA )
In Italia abbiamo le centrali idroelettriche, anche quelle non
scherzano, ne scriveremo.
INCENERITORI E SIMILI
I rifiuti vanno sistemati in qulache modo, ma avete mai saputo come funzionano davvero, e quanta acqua consumano? No, perchè ci informano sempre a metà, se va bene.
Io intanto vi do questp dato preso al volo dal web, per cominciare a capire di che stiamo disquisendo, di che consumi di acqua e.. mi raccomando, non tirate lo sciacquone!
- Ma di quanta acqua ha bisogno, veramente, un inceneritore? Una risposta
la fornisce il sito del Comune di Rivalta (To) per il
termovalorizzatore della Provincia di Torino, che mostra, tra gli altri,
un dato impressionante: il consumo di 2,16 kg di acqua per ogni kg di
materiale bruciato! Un inceneritore da 120.000 tonnellate consumerà in
un anno circa 260.000 metri cubi di acqua, 260 milioni di litri pari al
fabbisogno di oltre tremila persone.-
termovalorizzatore schema
BOLLETTE
Le bollette aumentano, il servizio resta invariato, mi imbatto in
un articolo del giornalista Giuseppe Altamore che sulla Acqua spa ha
scritto un libro – inchiesta, nessuno lo ha querelato , immagino
sia attendibile ed afferma: "Con la bolletta paghiamo i giochi
finanziari delle multinazionali". Normale, sono soggetti
privati, mi chiedo io se potevamo aspettarci qualcosa di diverso
"Nell'acqua italiana ci sono le
mani di 12 gruppi quotati in borsa. E gli stranieri controllano già
molte società.
Acea:"Prendiamo Acea: fa
riferimento per il 51 per cento al Comune di Roma, il resto però è
capitale flottante con una cospicua partecipazione di Suez-Ondeo,
intorno all'11 per cento". Lo abbiamo raggiunto per cercare di
capire meglio la situazione attuale:
Dunque i soldi
delle nostre bollette finiscono anche in tasche straniere?
"Paghiamo
per i profitti e per i giochi di borsa di queste multinazionali o di
fondi pensionistici pure non italiani. Consideriamo ad esempio il
caso della Sicilacque Spa: si occupa di opere di abduzione e
acquedottistica ed è controllata al 75 per cento da una società
mista Enel-Veolia".
E' il modello
pubblico-privato tanto caro ai francesi:
"La stessa
Veolia Water gestisce l'importante depuratore di Nosedo. Senza
dimenticare che le multinazionali straniere hanno messo le mani
sull'Ato di Arezzo".
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