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Armi e guerre la recessione non le ferma - di Armando Di Napoli
Scritto da Marista Urru
domenica 20 settembre 2009
Gli acquirenti sono al 70% i Paesi in via di sviluppo
L' 8 giugno scorso avevo riferito (Niente crisi per i
mercanti d'armi) i dati di una ricerca del Sipri, l'istituto internazionale di
ricerca per la pace, che ha sede a Stoccolma ed è fonte informata e autorevole
nel campo del monitoraggio sul sistema degli armamenti. Dava un quadro assia
roseo, o piuttosto deprimente a seconda dei punti di vista, sul commercio delle
armi, un settore che è il caso di dirlo, non conosce crisi.
Ora arriva, a integrazione e parziale modifica di quei dati,
un rapporto del Congresso americano, che conferma la tendenza e ci annuncia che
la recessione non ha fermato l'industria bellica, e in particolare quelle
americana e italiana. Anche se, attenzione, complessivamente le vendite sono
calate del 7,6% rispetto al 2007, attestandosi a 55,2
miliardi di dollari.
Essendo Washington la fonte possiamo credere senza temere la
solita mala informazione in agguato che gli Stati Uniti si confermano ancora
una volta il maggiore venditore di armi al mondo. Seguiti, sorpresa - se pur a
grande distanza - dall'Italia.
Secondo questi conti il governo italiano ha venduto infatti
3,7 miliardi di dollari di armi nel 2008, superando alla grande i russi che
nello stesso periodo dell'anno ne hanno venduto per 3,3 miliardi. Veramente
un'annata nera, è un terzo rispetto ai 10,8 miliardi di dollari incassati da
Mosca l'anno precedente.
A chi sono state vendute le armi? Soprattutto ai Paesi in
via di sviluppo, che hanno acquistato oltre il 70% del totale delle armi
vendute dagli americani l'anno scorso. I Paesi «poveri» di tutto ma non di
soldi da impiegare per questa specifica voce di bilancio hanno comprato
armamenti made in Usa per un valore complessivo di 29,6 miliardi di dollari.
Il rapporto ci informa anche che l'anno scorso il 68,4% di
tutte le armi vendute nel mondo erano di provenienza americana. I più grandi
acquirenti si confermano però Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, committenti
nel 2008 di una maxiordinazione da 6,5 miliardi di dollari in sistemi di difesa
per l'aeronautica.
Pace, ....Basta con le guerre nel mondo
Non c'è strada
che porti alla pace
che non sia la pace, l'intelligenza e la verità.
(Mahatma Gandhi)
Nel mondo sono in corso 26 conflitti. Il quadro della
situazione all'inizio del 2008
Medio Oriente
1. Iraq 125.000 morti dal 2003
2. Israele-Palestina 6.000 morti dal 2000
3. Turchia (Kurdistan) 40.600 morti dal 1984
Asia
4. Afghanistan 32.000 morti dal 2001
5. Pakistan (Waziristan) 6.300 dal 2004
6. Pakistan (Balucistan) 1.000 morti dal 2004
7. Sri Lanka 72.000 morti dal 1983
8. India (Kashmir) 65.000 morti dal 1989
9. India (Naxaliti) 6.600 morti dal 1980
10. India (Nordest) 51.000 morti dal 1979
11. Birmania (Karen) 30.000 morti dal 1948
12. Thailandia 2.800 morti dal 2004
13. Filippine (Mindanao) 70.200 morti dal 1984
14. Filippine (Npa) 40.200 morti dal 1969
Africa
15. Algeria 150.300 morti dal 1992
16. Sudan (Darfur) 300.000 morti dal 2003
17. Ciad 2.000 morti dal 2005
18. Rep.Centrafricana 2.000 morti dal 2003
19. Nigeria 14.300 morti dal 1994
20. R.D.Congo (Kivu) 3.000 morti dal 2004
21. Uganda 100.000 morti dal 1987
22. Kenya 1.000 morti dal 2007
23. Somalia 6.000 morti dal 2006
24. Etiopia (Ogaden) 4.000 morti dal 1994
Europa
25. Russia (Cecenia) 240 mila morti dal 1994
America Latina
26. Colombia 300.000 morti dal 1964
Autore: Armando di Napoli
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