Asili a Milano : Moratti e Fioroni, due modi diversi di " servire " i cttadini |
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Scritto da Marista Urru
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mercoledì 23 gennaio 2008 |
Fioroni decide di tagliare i fondi per gli asili paritari (Comunali) a Milano
la replica del Sindaco di Milano a Fioroni
«Un’interferenza
incomprensibile». Il sindaco replica duramente alla decisione del
ministro Fioroni di revocare parità e fondi agli asili comunali.
Non sono scuole dell’obbligo - ricorda - la politica non può imporre
regole». Già, «il nostro è un servizio di supplenza allo Stato: Milano
fa già meglio di altre città e dello Stato stesso : abbiamo 170 asili
con ben 21 mila bambini e non ci sono liste d’attesa, le materne
statali sono solo 22, quindi il nostro è un servizio di supplenza allo
Stato».
Il ministro «ci chiede di discriminare i bimbi milanesi e i figli di immigrati regolari a favore dei clandestini».
Il
Ministro non aveva gradito infatti una circolare della Moratti che
stabiliva che potessero iscrivere all’asilo i propri figli
esclusivamente quegli stranieri che si trovassero in possesso di un
permesso di soggiorno, entro il 29 di febbraio;
Fioroni aveva
quindi invitato la Moratti a correggere la circolare ed iscrivere anche
i figli dei clandestini, pena la perdita dei soldi del governo.
Moratti non ha ceduto, Fioroni ha operato i tagli promessi.
D’altra
parte la Moratti fa sapere di “rispondere ai casi più gravi e
difficili, compresi quelli degli irregolari, con i servizi sociali”, e
di non essere disponibile a favorire l’illegalità a scapito di chi
cittadino o immigrato , è regolare a tutti gli effetti.
Si
appella quindi alla legge 62/2000 che definisce scuole paritarie le non
statali comprese quelle degli Enti Locali, che , a partire dalla scuola
d’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali.
Effettivamente
non si capisce per quale motivo si dovrebbero lasciare a casa bimbi
Milanesi e figli di immigrati regolari a favore degli irregolari, come
effettivamente capita in altre città purtroppo, operando la solita
sperequazione contro i cittadini in regola a favore di chi in regola
non è e campa benissimo parassitando le risorse altrui, o peggio.
Lodevole
l'idea di accogliere a scuola tutti i bambini, ma andrebbe fatto in
modo da non penalizzare i regolari, che appunto quei servizi se li
pagano e manco poco, con la folle tassazione che ci viene imposta, è
quindi estremamente ingiusto discriminare chi paga le tasse a favore di
chi non lo fa.
Il Governo potrebbe , se ci tiene tanto, sfoltire
un po' le Spese sibaritiche di questo esecutivo, sciogliere qualche
nuovo carrozzone creato per figli ed amici eccellenti, e con quel che
resta mandare a scuola tutti i clandestini che può, tanto quei nostri
danari sono andati, volatilizzati, meglio spesi per piccoli figli di
clandestini che buttati nel pozzo senza fondo dell'allegro gruppazzo.
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