Non sarà che stavolta ho esagerato?
Quanto è avvenuto circa la
diffusione delle dichiarazione dei redditi dell’anno 2005 da parte della
Agenzia delle Entrate è sintomo di una debolezza che non può più andare avanti.
Si è detto che i Sindacati debbano essere rinforzati, si è detto che i
Ministeri debbano addirittura aumentare, ma dei poteri delle Authority si parla
sempre troppo poco.
Nei fatti chi riesce sempre a
risultare onnipotente, sono gli Istituti
di Credito e, come è evidente, l’Agenzia delle Entrate (ed ultimamente possiamo
vedere anche la nuova star del momento, cioèEquitalia) ed altre strutture
libere di agire manipolando il denaro delle utenze.
Le Authority, invece, tendono sempre a
rimanere “a metà”, come mancanti di qualche cosa: in parole povere mancano di
poteri coercitivi. Si può notare che, quando un Garante tenta semplicemente di
fare quello che sarebbe il suo dovere, si trova sempre l’organo o l’istituzione
pronto a “zittirlo”.
In questo caso specifico, il
Garante dell’Authority della Privacy, Francesco Pizzetti, ha sollevato la
polemica, riuscendo repentinamente a bloccare la pubblicazione delle
dichiarazioni dei redditi degli Italiani (anche se non troppo velocemente: il
danno oramai è bello che fatto, i nostri dati, Signori e Signore, si possono
scaricare senza troppa difficoltà dal “Mulo”, ovvero e-Mule).
Ovviamente Visco si è permesso di
obiettare affermando che rendere pubbliche
le dichiarazione dei redditi ed anche i dati personali degli italiani
sarebbe «un fatto di trasparenza, di
democrazia». Evidentemente il viceministro dell’economia non vede alcun tipo di
problema, come se il Garante della Privacy avesse sollevato una questione
inesistente: “c'è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm
americano”.
Davvero ci domandiamo quali
telefilm fruisca Visco, in quanto leggendo il Corriere della Sera scopriamo che
in tutto il mondo non ci sta un bel nulla di ciò di cui lui parla (nel Regno
Unito i dati delle dichiarazioni dei redditi possono esseri visualizzati solo
dopo aver ottenuto una liberatoria; in Irlanda solo gli evasori fiscali vengono
messi alla berlina; in Germania, invece, questi dati non possono essere
assolutamente visti), soprattutto in riferimento al contesto americano:
USA, DICHIARAZIONI PRIVATE
- Le denunce dei redditi sono strettamente private negli Stati Unti e non sono
mai rese pubbliche dall'IRS, il fisco americano. «Negli Stati Uniti tutte le
informazioni personali riguardanti il contribuente sono protette dalla Federal
Tax Law - ha spiegato all'Ansa
il portavoce dell'IRS, Andrew DeSouza -. Nessuna informazione privata, come
nome, numero sicurezza sociale, indirizzo, numero di telefono, reddito può
essere reso pubblico. Noi rendiamo accessibili al pubblico, sul nostro sito
Internet, solo dati statistici generali, senza alcun riferimento comunque a
informazioni di tipo personale».
Le Authority, segnalando questo
genere di irregolarità e anomalie (perché non possiamo definirle in maniera
diversa), non fanno altro che il loro dovere, compreso all’interno dei loro
poteri che sono per ora limitati (o forse rimarranno per sempre così minimi).
Come già abbiamo potuto constare
per quanto riguarda il corretto operato del Garante dell’Antitrust ed ora con
il Garante Francesco Pizzetti, le Authority sono importantissime e, data la
licenziosità di certe strutture, diventano addirittura essenziali e ciononostante risultano limitate e poco potenti.
Quanto meno, possiamo dire che i
Garanti delle Authority guardano dei telefilm americani più confacenti alla
realtà e meno fantascientifici di quelli che evidentemente vedono Banche,
Assicurazioni e Fisco…
Francesca
Lippi
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