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Basilea 3 : Con tale rimedio riuscirà l'Occidente a non affondare? PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
giovedì 23 settembre 2010



barca che sta per affondare
Ci teniamo il debito tossico e in più il Commisssario UE Michel Barnier con lungimiranza afferma : "E' fuori discussione vietare la speculazione, che da tempo immemorabile fa parte della vita economica. Sarebbe come vietare la pioggia!".
Con queste premesse la conclusione appare prevedibile secondo molti

(MoviSol) - Le nuove regole bancarie che vanno sotto il nome di "Basilea 3" ricordano il famoso falegname che, accortosi che il tavolo aveva una gamba più corta, finì col tagliare a zero tutte le gambe nel tentativo di allineare le altre tre.
 
Sarebbe solo un altro capitolo nel manuale delle sciocchezze delle banche centrali, se non ci fosse un processo di disintegrazione finanziaria in corso. Questa decisione accelera la disintegrazione.



In primo luogo, Basilea 3 non risolve il problema centrale, che è quello del debito. Il debito tossico non verrà eliminato. In secondo luogo, le banche vengono sottoposte ad un regime restrittivo lasciando intatto l'intero settore dello "shadow banking". Così, alla City di Londra se ne infischiano perché l'attività finanziaria è prevalentemente di natura non bancaria e quindi le nuove regole non li riguardano. In terzo luogo, Basilea 3 è coerente con la politica di bilancio imposta dall'UE agli stati membri, e avrà effetti deflazionistici perché le banche ridurranno il credito per poter rispettare i requisiti di capitale. E infine, esigendo dalle banche una maggiore provvista di "titoli liquidi di alta qualità", le banche centrali spingono gli istituti di credito ad acquistare più obbligazioni e titoli di stato, forse allo scopo di migliorare i bilanci statali dopo averli appesantiti con i debiti delle banche stesse. Insomma, si finisce come nello sketch del famoso falegname.

Siamo alle ennesime misure monetarie che ambiscono a curare una crisi del debito con maggiore debito. L'unica soluzione, una separazione delle attività bancarie alla Glass-Steagall come preludio per cancellare la bolla speculativa, non è stata nemmeno considerata. Come ha scritto Massimo Mucchetti su Il Corriere della Sera il 14 settembre, "la crisi bancaria internazionale è figlia dell'economia del debito, che gonfia lo sviluppo con i soldi degli altri. Di quest'economia drogata le banche sono state effetto, causa e motore. Il rimedio sarebbe la graduale (e dolorosa) riduzione del debito per tornare a crescere domani, magari meno di prima ma in modo più sano, equo e, diciamolo, onesto. Difficile seguire altre strade… ma il rimedio, proprio perché duro, implicherebbe uno sforzo riformista grande, diffuso in tutte le attività e non solo nella finanza. Negli anni '30, il New Deal non ruppe solo la fratellanza siamese tra banca commerciale e credito finanziario, suscitando le ire di Wall Street, ma cambiò il modo di vivere dell'Occidente. Basilea 3 ha un tale respiro? La risposta è no".

Poiché "di fronte a una vera crisi di liquidità non c'è capitale che tenga", una vera soluzione richiederebbe "dei Roosevelt del nuovo millennio e non banche centrali e governi comunque legati al passato. Che negli USA, il Paese guida, si riassume in due dati: il debito globale americano era di 47 mila miliardi di dollari nel giugno 2007, alla vigilia del disastro, ed è a 52 mila miliardi adesso. Non solo l'Italia, ma l'Occidente sta galleggiando. Nella speranza che i guai si risolvano da soli".

Parallelamente a Basilea 3, il Commissario UE Michel Barnier ha presentato una proposta per "regolare i derivati" che i media hanno presentato come una vera rivoluzione. Barnier propone di mettere tutti i derivati OTC (Over The Counter) in uno sportello ("Under" The Counter), e di permettere ai governi e ai supervisori finanziari di bloccare le vendite allo scoperto e i CDS qualora essi minaccino la stabilità finanziaria di un paese membro dell'UE. La proposta di Barnier, anche se venisse accettata, non funzionerebbe mai. Con i derivati è come con le gravidanze: la ragazza non è mai "un po'" incinta. Barnier ha fatto chiaramente capire le sue intenzioni in un'intervista a Les Echos del 15 settembre. Alla domanda "Perché non vietare semplicemente le vendite allo scoperto di prodotti altamente speculativi?", Barnier ha risposto: "Perché c'è bisogno di vendite allo scoperto! Queste vendite aumentano la liquidità. E' fuori discussione vietare la speculazione, che da tempo immemorabile fa parte della vita economica. Sarebbe come vietare la pioggia!".

  Fonte Movisol

http://www.movisol.org/10news189.htm

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  Commenti (1)
1. Levantini da forca.
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 23-09-2010 10:34
Salve Marista 
Molto interessante questa frase di Massimo Muchetti. 
 
“la crisi bancaria internazionale è figlia dell'economia del debito, che gonfia lo sviluppo con i soldi degli altri. Di quest'economia drogata le banche sono state effetto, causa e motore. Il rimedio sarebbe la graduale (e dolorosa) riduzione del debito per tornare a crescere domani, magari meno di prima ma in modo più sano, equo e, diciamolo, onesto.” 
 
 
Lasciamo stare per un momento le solite frasi fatte d’economisti o pseudo esperti; se per “debito che gonfia lo sviluppo” s’intende gli investimenti atti a migliorare la Produzione e la qualità del prodotto, non capisco quel “gonfia lo sviluppo” che assieme a” i soldi degli altri” riduce cosi come spiegato, il credito bancario, ad un azione quasi criminale. 
 
Da quando in qua il credito è una droga bancaria da strozzini (con i soldi degli altri) che alimenta il debito? 
Il debito, se al pil Massimo Muchetti si riferisce, non è certo stato causato dal Credito bancario, dato a chi si voleva sviluppare e migliorare, così creando anche posti di Lavoro, facendo debiti in proprio, pagando fior fior d’interessi, rischiando non solo le braghe, ma anche le mutande. 
Il Credito (o debito) è l’unica Strada per creare posti di lavoro, di aumentare il poter d’acquisito della Gente, di quella stessa Gente, che è l’unico motore di un economia e senza la quale tutto si ferma. 
Parallela alla Strada del Credito spicciolo, al quale Profumo si opponeva, ci deve essere la riduzione della Spesa pubblica, eliminando tutti i magnacci e ruffiani D’Italia che lo hanno creato, e con eliminare intendo esattamente questo, terminare alla cinese, in Cina lo avrebbero gia fatto da un pezzo e si facesse anche in Italia, poi si respirerebbe meglio e con meno affanno. 
 
Il Financial Times Deutschland ieri assicurava che l’Italia è ancora troppo arretrata, per potersi meritare un Profumo, tanto caro alla delinquenza bancari e industriale tedesca e svizzerota et Urbi et Orbi vari di allora, lontani e vicni di allora e di oggi, il quale appunto assieme al duo Prodi/Kohl svendette mezza Italia. 
Il FTD ora accusava il Governo Berlusconi, di manovre contro il sistema Globale monetario voluto da dei tirapiedi come Trichet e Barroso e levantini vari, pure svizzerotti e vu gunbrà Urbi et Orbi vari.  
Veramente, il FTD con tanto di fanfare annunciava che L’Italia voleva rimanere nel provincialismo del Credito alla piccola e media Industria e Artigianato, ma non fu proprio questo sistema che salvò le Banche Italiane e il bel Paese dall’ultima crisi, meglio degli altri Stati?  
Dato che la delinquenza bancaria internazionale ritorna all’attacco ben venga una Guardia di Finanza Bancaria Europea, che impedirà (speriamo) certi “Tools” d’ingegneria bancaria sulle spalle della Gente. 
Speculare ad alto fattore di rischio con i Soldi altrui, per poi chiedere l’intrevento dello Stato, dopo aver rovinato tanta Gente, e derubando tante persone dei loro risparmi, magari deridendola e additando al libero mercato degli strozzini e con altri soldi altrui, per poi chiedere anche sfacciatamente laute ricompense, queste sono situazioni inaudite degne solamente da pendagli da forca da giustiziare a vista per la Strada, senza battere ciglio. 
 
Eccoti qualche cosa su cui ridere e ceh rallegrerà la giornata Marista: l’altro ieri il Governo Merkel a autorizza il pagamento di 9,5 milioni di € alla Hipo Real Estae, che fu salvata dalla bancarotta solamente perché fu comperata dallo Stato. 
I soldi serviranno ad arginare la fuga di cervelli bancari e a pagare loro delle laute ricompense ben oltre i 500 mila Euro annui prestabiliti. 
Insomma quasi gli stessi disgraziati che ci hanno derubato ora vengono ricompensati perché continuino a rubare. 
Roba da matt.

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