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Battisti pretende il perdono: il nuovo avanza inesorabile e strano e ci viene da ridere a crepapelle PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 20 febbraio 2009


Italia : un mondo impazzito, e ci sfugge davvero quando è cominciata questa ubriacatura, come è cominciata, quale sassolino ha dato il via alla frana.

Niente più regge, tutto crolla. Molti lo avevano previsto, alcuni lo avevano sognato e invocato, ci si son dati da fare da matti sputando sull’esistente nella smania di sostituirlo con… non si sa con che, ed è un guaio che i distruttori ora  non sappiano che cavolo fare.

Le parole urlate e scandite non soccorrono: libertà, parità, solidarietà, belle parole, ma parole appunto, che poverette sgambettano, e accoppati  i vecchi valori, restano nude, povere, rinsecchite  e mute ad osservare IL NUOVO CHE AVANZA, greve, ottuso e cieco poverino, sostenuto dalle gambette secche di slogan e parole, ingombrante moloch di stupida demagogia avanza cieco e sordo  e se prima un po’ ci si spaventava, ora c’è molto da ridere leggendo  i giornali, vedendo a cosa tanto illuminato sapere ci ha condotto.

E’ di oggi la farsesca pretesa di un certo Battisti che , senza un minimo di vergogna , pretende nientepopodimeno che udite, udite.. il perdono;  l'ex terrorista Cesare Battisti si chiede «se non è giunta l'ora che l'Italia mostri il suo lato cristiano», per il quale «il perdono è un atto di nobiltà».

 

Chi è  questo Cesare Battisti che chiede un "atto di nobiltà" ? Dalla Wikipedia  riassumo:

Da giovane fu segnalato spesso alle forze dell’ordine in merito ad atti di teppismo

1972: rapina a Frascati

1974: rapina e sequestro a Sabaudia, è  denunciato per atti di libidine su incapace

1977: arrestato per  rapina, finisce nel carcere di Udine, vi conosce Cavallina, ideologo dei PAC ed entra nella organizzazione.

Il gruppo  dei PAC è eversore e dedito a rapine legate alla pratica  dell’esproprio proletario

1978 Il gruppo ,  per mano di Mutti e con la sola “copertura” di Battisti uccide un maresciallo della Polizia Penitenziaria: Antonio Santoro     1979 : il gruppo compie una rapina armata contro Lino  Sabbadin, macellaio di Mestre, Battisti fece da copertura armata e  il macellaio fu ucciso da  Diego Giacomin        1979 Febbraio a  Milano Omicidio Torregiani, viene condannato Battisti come coadiutore e coideatore

1979 Aprile : a Milano viene ucciso Andrea  Campagna agente Digos che aveva partecipato ai primi arresti Torregiani, Battisti viene riconosciuto come esecutore materiale

 


 




 

Scrive quindi questo nobile signore  una lettera in cui  in sostanza oppone  alla pretesa  di essere estradato in Italia per dare conto dei suoi “supposti crimini"

        E su  una cosa in fondo, pur se da punto di vista diverso ed opposto al su, concordo con lui, sono contro la estradizione di questa persona: lasciamolo dove è, ma che ce lo prendiamo a fare?

       Come niente ci vengono a raccontare che si, è stato un po’ vispo, ma la pena deve rieducare e quindi deve lavorare, e quindi gli si deve dare un posto ben pagato ( da noi) perché lui è un intellettuale “scrive libri” vuoi mettere con un  qualunque  fessacchiotto  che dall’età di diciotto anni lavora e non  sgarra neanche un semaforo?

        E poi ad un simili fiore gli vuoi negare  la soddisfazione di salire in cattedra alla immancabile Sapienza? E dopo gli vuoi negare un  seggio in Senato, ove  dovrebbero sedere gli “uomini saggi”?

        La logica  dell’italico paese è stringente come ognun comprende:  sali in cattedra, spara  a zero su chi lavora,  specie se senza  collare, spara a zero su chi ti appare debole, spara a zero sulle vittime  accortamente preparate per te e i tuoi simili, e riceverai.

       Ben lo ha compreso il nostro Battisti  che “pensiero” predomina in Italia e subitaneo si adegua  e pur  facendo parte di coloro che hanno in uggia ed irridono cristiani e civiltà cattolica, si appella al perdono e chiede che l’Italia mostri a suo uso e consumo il lato cristiano,  e chi sa qualche pretacchio alla moda, lo trova, e che volete a me vien da ridere, chiede nientepopodimeno che “un atto di nobiltà” dall’Italia Cristiana,  e dallo Stato che odiava e voleva distrutto, e se viene a questo amorale personaggiuccolo gonfiato da quattro modaioli  di oltre alpe, gli pagheremo emolumenti e pensioni,  ma che resti nel democratico Brasile, ove i socialmente scomodi bambini  di strada vengono eliminati  senza  girotondi né  cortei , né problemi, sta bene a tutti così, e questa è democrazia, che resti con costoro , starà sicuramente benissimo.

        Così son fatti, di questa pasta i  molti amorali   arroganti che voglion viver liberi , forti della prepotenza  di Caino e della mitezza di Abele, e questo è il nuovo che avanza a gran passi: la legge del più forte e il ludibrio per chi non si fa forte se non di una  esistenza onesta,  Battisti  lo sa bene, ride e approfitta come può.

 

Il nuovo avanza  quindi a gran passi e la gente si adegua: libertà del più forte, chi può prende, chi è debole , soccombe, è il Regno di Caino. Lo vediamo chi comanda e come, la vediamo l’arroganza dei poteri forti, l’arroganza con cui ti espropriano di diritti, beni  ed averi che un tempo erano inviolabili.

Ed ecco che Caino  nella cronaca odierna è una donna  di Treviso che con una 600 investe un ragazzino di 9 anni, lo spedisce all’Ospedale, non lo soccorre, ma quando si accorge che la sua macchina è stata danneggiata dall’urto col corpicino del bimbo, cerca di rintracciarlo  e accompagnata dal marito si reca in Ospedale dai genitori del bambino perché gli paghino i danni.

I carabinieri le hanno ritirato la patente, verrà processata, che sia condannata  in questo mondo capovolto per il quale sicurezza ed incolumità dei cittadini non contano,  non v’è certezza.

 

Il triste è l’evidente capovolgimento dei valori: la vittima è di intralcio, il più forte si sente in diritto, come ci siamo arrivati?

Il terrorista, sequestratore, rapinatore, omicida, PRETENDE un trattamento speciale e si proclama alla pari con le sue vittime i cui parenti sono solo fastidiosi “nemici”  ( evidentemente si sente un guerriero , e mi vien da ridere  pensando a quanti  danno mostra di essere un po'  fuori di brocca, come il tipo) e si dichiara scocciato ed annoiato di tanta insistenza nel volerlo condannare, e che diamine! Ogni bel gioco dura poco. Amorale  ed arrogante fino in fondo.

E l’Orchessa  amorale e stupida in 600 se ne infischia della vita che avrebbe potuto spezzare, vuole essere ripagata dalla vittima del danno subito alla sua macchina. E’ questo il nuovo che avanza inesorabile, ottuso e acefalo mostro, retto dalle gambette rinsecchite e storte degli slogan e delle parole vuote che da decenni ci martellano  e che creano Orchesse e terroristi che ci mandano lettere amene di cui vi porgo uno stralcio.. ma non ridete troppo!!

… sottolinea nella lettera che «perfino i nemici» giungono ad «una tregua e si perdonano. La mia situazione è terribile.

Sono allibito, disarmato, di fronte all'ostilità, all'odio colmo di rancore dei miei avversari», prosegue, accennando ai

quattro omicidi di cui è accusato in Italia, sostenendo che «l'ironia del destino» fa sì che oggi egli sia stato condannato per

tali reati. Battisti riconosce poi di «non aver fatto nulla» per evitare i problemi scaturiti dal suo coinvolgimento nelle lotte

della sinistra. Ma si chiede anche come possano i suoi nemici coltivare «tanto odio» per il suo passato. «Possono continuare

a dire che sono un assassino, un terrorista», afferma, aggiungendo: «Ad ogni modo, non ce la faccio a pensare a me come a

qualcuno capace di fare nemmeno un centesimo di tutto ciò che mi attribuiscono».
 

Io non so che cosa sia capace di fare o di non fare  tale Cesare  Battisti, ma di gente  che sputa sul piatto imbandito da quelle merdacce dei borghesi che lavorano duro per essere mal trattati ed irrisi,  sul gobbo ne abbiamo già molta, almeno uno risparmiamocelo, lasciamolo dove sta!

 


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