Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
La Befana, cominciamo dal nome: viene da Epifania, cioè manifestazione, rifacendosi
alla tradizione dei Magi ai quali si
manifesta la divinità di Gesù.
Nell’immaginario collettivo essa è un mitico personaggio con l’aspetto da
vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
La sua origine si perde nella notte dei tempi,
si risale a tradizioni magiche
precristiane fino a fondersi nella
cultura popolare con elementi folcloristici e cristiani:certo comunque che la
Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù
Bambino dai Magi: con un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche,
uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte
consunte, e tante toppe colorate.
La filastrocca più nota:
La Befana
vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana...
viva viva la befana!
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso
di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle e con una buona dose di carbone per i bambini “
cattivi”, passa sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate
appese .
tradizione vuole che si lasci per la buona vecchia, in un piatto, un
mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo i bambini,
trovando il pasto consumato e l’impronta
della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto, resteranno assai
impressionati..
Le pasquelle per la epifania:
Ancora in qualche paese vige la tradizione della Pasquella o
befanata. I ragazzi vanno di casa in
casa a cantare cori e a ricever in cambio doni e mance.
A Recanati per esempio cantano questa filastrocca:
Sulle rive del Giordano, dove l’acqua diventa vino
Per lavare Gesù Bambino
Per lavar la faccia bella,
giunti siamo alla pasquella
Invece nella zona del
bresciano tra la Val Trompia
e il lago di Garda, usano l’antico rito della stella.
I ragazzi nel giro per le case sono accompagnati da
fisarmonica, chitarra, mandolino e due violini ed uno di loro regge con una asta
una stella a cinque punte , in genere in
carta ed illuminata all’interno.
In questo modo rievocano
il viaggio dei Magi al seguito di una stella, la loro filastrocca
finisce così:
Or noi ce ne andiam
Ai nostri paesi
Da cui venuti siam
Ma qui resta il cuore
In mano al Signore:in mano al bambino
Al bambino Gesù
La Befana
Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce......
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