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Marista
HomeArticoli Bertolaso appalti e "Pazzarelliate" Italiane
Ricordate il pazzariello napoletano ? Indimenticabile la
magistrale interpretazione che ne fece Totò.
Questi personaggi vestiti in modo sgargiante e fantasioso promuovevano
il piccolo commercio a gran voce: "A buje, uommene e femmene, sentite sta'
sparata. Battagliò! Fanfarrò! Pupulaziò! I aize 'o bastò! Attenziò. E' asciuto
pazzo 'o padrò'!"
E ‘o padrò usciva
pazzo quando faceva sconti a tutti. Il
pazzariello in qualche modo era voce del popolo.
I pazzarielli non ci sono più, sono rimaste le pazzarelliate, sono le notizie
per il popolo
date con fracasso e di modo che la confusione copra il più possibile la verità,o meglio, quegli spezzoni di verità che non piace si sappiano, ad uscire pazzo infine.. è il popolo.
Ogni tre per due la
routine degli sconsolati italiani viene interrotta dai pazzarielli delle
notizie che ci vengono sparate addosso
con un simpatico accompagnamento di trombette,
putipù, tricche-ballacche, scetavajasse, zerri-zerri, risolini, strizzate d'occhio, minacce e blandizie. Alla
fine della giostra si resta
confusi, e cercare di carpire i
fatti è impresa difficile.
Poveri Italiani stanno "uscendo pazzi" davvero.
Pazzarelliata di febbraio
Improvviso rullo di tamburi e suono di trombe, da Firenze
con la prima neve in pianura, arriva la pazzarelliata del mese: è un autentico terremoto che dalla
Toscana arriva a Roma e approda in Sardegna, sull'isola della Maddalena,
quella del G8 spostato a L'Aquila lasciando opere
incompiute , con un risparmio dichiarato dal premier, di ben 210 milioni di euro.
Partendo appunto
da una inchiesta sulla imprenditoria immobiliare toscana e sulle grandi opere
di Firenze.. si arriva alla Maddalena e inizialmente è questo ultimo filone che viene strombazzato: i putipù suonano
all'impazzata, il ritmo accelera e
volano i coriandoli ( presunte escort brasiliane) , tricche e ballacche a più non posso ci indicano Bertolaso, e l'Aquila e Berlusconi che ha interrotto il flusso di danari alla Maddalena e Bertolaso si
dimette.. anzi no, Bertolaso, resta in un crescendo gioioso di trombe , trombette tricche e ballacche. Ma
spunta birichina qualche vocina sommessa, nascosta qua e là nelle pieghe dei
giornali, nei link dimenticati, ma su queste cose i toni si abbassano. Psst .. silenzio, che il
popolo dorma
piano piano
muovi la sua culla!
Dolce... errare
dolce... il nulla.
Frettolosi hanno gettato coriandoli brasiliani: una presunta escort, una ex Cacao
Meravigliao, ma , o meraviglia delle
meraviglie , la signora era candidata nel 1997 nella lista "Beautifull" (
generone romano rutelliano del mondo del cinema e aristocrazia), si chiama
Regina ed è una fan di Rutelli , coriandoli spuntati. E spunta il nome di un tale
Balducci , quello del Giubileo , occasione in cui per dieci
anni lavorò fianco a fianco con Bertolaso, commissario
straordinario per il Giubileo rutelliano.
E dolcemente piano, piano emergono sfilacciate notizie dal
passato che andranno lette e ricomposte, come inevitabilmente succederà. Nel
mio piccolo, riporto da La Nuova Sardegna Aprile
2008 degli stralci .
"Lui, Stefano Boeri, architetto di fama, sta ridisegnando l'arcipelago per
il G8. Planimetrie e schizzi sono già pronti. Il summit tra gli "8 grandi" si
terrà nell'ex ospedale militare, trasformato in hotel 5 stelle. Al posto
dell'Arsenale, due hotel 4 stelle. Boeri ha 52 anni, dirige la rivista
"Abitare", è progettista del Tanka Village di Ligresti ed è stato direttore
artistico di Festarch, la rassegna ideata da Soru. L'incarico gli è stato
affidato da Guido Bertolaso, commissario straordinario del G8, e "La Nuova" è in grado di
anticipare i progetti che saranno sottoposti all'attenzione del "comitato
istituzionale". Le strutture che ospiteranno i lavori del "grande evento", così
come l'ha classificato il governo Prodi, sono due: l'ex ospedale militare e
l'ex Arsenale..
Più sotto l'articolista specifica meglio
la situazione:
I progetti di Boeri saranno ora analizzati da Bertolaso, dal
presidente della Regione e dal "comitato istituzionale", che dovrebbe
costituirsi la prossima settimana. Il costo dell'operazione è stato stimato in
oltre 100 milioni di euro. Dovrebbero lavorarci, in tempi strettissimi, tra i
700 e gli 800 operai.
Quando i piani di Boeri e del suo staff avranno il via
libera, comincerà la fase due: quella dell'esecuzione dei progetti. Chi li
farà? E come? E con quali soldi? L'aspetto finanziario è rilevantissimo. Al
momento, per il G8 ci sono 31 milioni di euro: 30 li ha messi il governo Prodi
con la finanziaria 2008, uno lo sta mettendo la Regione, quando la
finanziaria sarà approvata.
All'appello mancano 70 milioni di euro, solo per le due
operazioni.
Prodi e Soru stanno accelerando i tempi, un po' perché
costretti a farlo da una condizione oggettiva (all'appuntamento manca un anno e
mezzo), un po' per la paura che il futuro esecutivo, se guidato da Berlusconi,
blocchi tutto.
E' ipotizzabile uno
sforzo finanziario straordinario nelle prossime settimane per garantire alla
Maddalena, e alla Sardegna tutta, la realizzazione di un appuntamento di
eccezionale impatto economico e mediatico. Per l'aggiudicazione dei lavori, il
commissario Bertolaso sta pensando a dei bandi. Viste le dimensioni delle
opere, saranno chieste delle manifestazioni di interesse. Verranno sondati
alcuni gruppi che già operano in Sardegna: dall'Aga Khan a Barrack, da Pirelli
Re a Ligresti. Per quest'ultimo, la
Regione potrebbe accelerare l'iter dell'intesa urbanistica,
permettendogli così di riconvertire il villaggio Seis in struttura alberghiera.
Il G8 richiamerà infatti oltre 20mila presenze, e La Maddalena ha bisogno di
dare una forte offerta ricettiva (infatti anche altri alberghi potrebbero avere
una corsia preferenziale). Per leggere tutto l'articolo. Qui
Mentre per saperne di più sul clima
che vige intorno ai lavori
pubblici in genere, chiunque governi, e
sulle spese che i contribuenti DEBBONO sostenere indirettamente, onde non vi facciate illusioni su abbassamenti delle tasse e
delle tariffe o adeguamenti degli stipendi, né ora né mai : leggete qui
saluti da marista
alla prossima pazzarelliata per cercare di attutire i rumori inutili
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1. facciamo finta Scritto da
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, il 13-02-2010 20:16 facciamo finta che il popolo viene chiamato a votare i suoi rappresentanti. Non è vero, invece il popolo vota persone che hanno scelto altri, in genere furfanti. facciamo finta che si paghino tasse giuste. Non è così, ci fregano la metà di quello che guadagnamo ed ai boss, i ricchi, permettono di evadere. Con i nostri soldi pagano l'esercito che ci gira intorno, imprenditori, furfanti di ogni risma, e che loro devono mantenere per essere eletti. I politici controllano il territorio con il parlamento, le regioni, le provincia, le comunità montane, i sindaci, e le circoscrizioni. E tutta la banda di picciotti. Intorno succhia sangue tutto un popolo di perditempo che si arricchiscono, e non ci difendono perchè le leggi non servono con questa giustizia. Faqcciamo finta che al loro posto ci sia la mafia. pagheremmo di meno e saremmo protetti.