contrasto Mastella- de Magistris, evidenzia il pericolo di una vera e
propria destabilizzazione delle istituzioni, andando a minare la
separatezza dei poteri e adombrerebbe secondo alcuni un tentativo di
aggirare le norme costiituzionali che tale separatezza stabiliscono
giovedì 25 ottobre 2007, di Marista Urru - su Giro di Vite
Le
parole di Dominioni , presidente della Ucpi, in merito alla nota
querelle, riportate oggi dalle Agenzie, a me appaiono gravi. Mi sarei
aspettata che dopo una simile denuncia seguissero le reazioni degli
organismi preposti al controllo del giusto equilibrio tra i poteri.
Affermare che “la politica della giustizia è fatta
largamente dai magistrati posti fuori ruolo e molto meno dai ministri”
e sottolineare che la magistratura in sostanza “accetta di essere
presente nei luoghi della politica, facendo scelte in luogo dei
politici”, a me sembra non sia cosa di poco conto, Dominioni denuncia
nientepopodimeno il fatto che in un certo qual modo il principio
cardine Costituzionale della separatezza dei poteri sta
progressivamente andando a farsi benedire.
Ora se questi concetti fossero stati espressi da un
qualunque editorialista, potrei capire che la denuncia sarebbe
destinata al massimo a fomentare qualche polemica, qualche articolo
dotto, ma qui si è espresso il Presidente della Unione Camere Penali e
nella mia semplicità ed ignoranza mi aspetterei un qualche sussulto di
consapevolezza dal Presidente della Repubblica nella sua veste di
Presidente del CSM,
e comunque ove questa veste non gliene affidasse la
responsabilità, penso che di fronte a quello che pare proprio come un
aggirare la Costituzione permettendo che dei magistrati posti fuori
ruolo si intromettano nella politica della giustizia, addirittura
sminuendo il ruolo del ministro della Giustizia, ledendo vistosamente
il principio della separatezza dei poteri, chiami direttamente in causa
il ruolo del Presidente della Repubblica che dovrebbe necessariamente
intervenire.
Forse sbaglio, è possibilissimo, sono una illustre
signora nessuno, ma leggo in uno schema di diritto costituzionale tra
le mie carte :
“Il Presidente della Repubblica svolge funzioni di
tutela della legalità costituzionale e di garanzia di equilibrio tra
gli organi posti al vertice dell’apparato statale.
Il ruolo di garanzia attribuito al Capo dello Stato porta l’esclusione
per il Presidente dalla formazione dell’indirizzo politico dello Stato,
a cui concorrono Parlamento e Governo mediante la legislazione e
l’esecuzione delle legge.”
A me sembrano parole chiare, e d’altra parte quel che
denuncia Dominioni a dire il vero, viene ormai da molti lamentato e
denunciato come gravemente destabilizzante, e quindi non credo che alla
Presidenza della Repubblica non ne sia giunta eco.
Di sicuro qualcosa non va nella giustizia, di sicuro il
Paese ne soffre, e non sta certo a noi cittadini comuni stabilire se le
voci che circolano sono esatte, se davvero si sta cercando di aggirare
la Costituzione come ormai molti temono, e troppi non osano dire.
D’altra parte non possiamo e non dobbiamo tacere, la democrazia è in
pericolo, ed essa è un bene nostro, una conquista faticosa e mai
compiuta di noi Italiani, a chi rivolgersi in un simile frangente se
non al Presidente della Repubblica, il Presidente di TUTTI gli
Italiani, il Garante della legalità costituzionale ?
Non può esser sfuggito al Presidente che il malessere
della Giustizia è arrivato ad un livello non più sostenibile ; gli uni
lamentano la ingerenza della magistratura nella politica, ( e sarebbe
grave lesione della separatezza e dell’equilibrio tra i poteri sancita
dalla Costituzione) altri invece lamentano a gran voce l’ingerenza
della politica nella Magistratura, ( e sarebbe parimenti, grave lesione
della separatezza dei poteri sancita nella Costituzione ). Basta per
tutti vedere come l’episodio de Magistris –Mastella, ultimo in ordine
di tempo, venga valutato: Dominioni ci vede appunto il segno
inequivocabile del fatto che in realtà il Ministro è “prigioniero dei
magistrati che occupano l’intero Ministero”, ed è cosa più che grave :
lede lo Stato di diritto.
Molti vedono nell’episodio di Mastella.- De Magistris,
il segno del tentativo della politica di influire sulla Magistratura,
costoro arrivano ad accusare il Ministro, di aver fatto togliere in
dirittura d’arrivo un fascicolo scomodo per il Ministro e per il
Presidente del Consiglio ad un Magistrato perché passi ad altro che
quindi dovrà ristudiare la pratica perdendo mesi, e sarà poi
condizionato a sua volta dal ricordo del trasferimento e della
delegittimazione del collega, temerà di esser parimenti ispezionato e
delegittimato,fino a decidere di archiviare la pratica, con grave ed
evidente lesione dello Stato di diritto.
Il cittadino è frastornato e confuso , ma di una cosa
siamo certi tutti : la giustizia non funziona, e lo vediamo dalla
cronaca dei fatti, la democrazia si assottiglia sempre più.
Credo non sfugga a nessuno che non si può continuare in
questo dualismo , pronto a riaffacciarsi per altre situazioni, è
necessario un intervento super partes, e a me pare di individuare nella
figura del Presidente della Repubblica come quella che secondo la
Costituzione dovrebbe esercitare appunto la sua funzione di garante
della legalità costituzionale, difatti e ripeto perchè è importante ,
proprio per questo ruolo di garanzia attribuito al Capo dello Stato si
ha poi l’esclusione per il Presidente dalla formazione dell’indirizzo
politico dello Stato, a cui concorrono Parlamento e Governo mediante la
legislazione e l’esecuzione delle legge che viene applicata dalla
Magistratura.
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