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Marista
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Cina / Russia: accordi epocali, via il dollaro da transazioni commerciali, altro che Wikileaks!
Scritto da Marista Urru
lunedì 29 novembre 2010
Mentre ci lambiccavamo il cervello cercando di immaginare quali segreti ci
avrebbe rivelato wikileaks, il premier cinese Wen Jiabao e quello russo
Vladimir Putin hanno annunciato che le due nazioni inizieranno a fissare gli
scambi commerciali nelle rispettive valute, basta dollaro. Questa è una
notizia , e non chiacchere e pinzillacchere alla wikileaks! E chi sa che non abbiano creato un diversivo per rinviare la notiziola, in certi casi, guadagnare qualche giorno serve molto... a buon intenditore..
Una rivoluzione epocale, ora sono tre i Paesi
che abbandonano il dollaro. La decisione è stata annunciata alla vigilia del giorno del ringraziamento, sono stati prudenti ed accorti.
E l'inizio
della collaborazione fra i due giganti Russia e
Cina, non solo in campo energetico, visto che sono stati almeno 12 i
documenti firmati, potrebbe davvero rivoluzionare il futuro. La decisone è
stata presa, non per danneggiare il
dollaro, quanto piuttosto per evitare i
rischi che esso comporta, lo ha spiegato alla stampa Pang Zhongying,
specialista nelle politiche internazionali alla Università cinese di Renmin,
DI SU QJANG E LI XIAOKUM chinadaily.com.cn
"St. Petersburg, Russia : la
Cina e la
Russia hanno deciso di rinunciare al dollaro americano ed
usare invece le loro valute per scambi bilaterali. Cosi hanno annunciato
martedi sera il Premier Wen Jiabao e la sua controparte russa Vladimir Putin.
I due Paesi erano soliti usare altre valute, specialmente il dollaro, per
commerci bilaterali, tuttavia funzionari di alto livello, da ambo le parti
hanno cominciato a valutare altre possibilità.
"Questo ha forgiato un passo importante nello scambio bilaterale ed è il
risultato di consolidati sistemi finanziari dei Paesi del mondo," ha detto
Putin e lo ha detto dopo aver incontrato Wen.
Entrambi hanno anche presenziato ad una cerimonia firmataria di 12 documenti,
inclusa la cooperazione energetica. Tali documenti hanno riguardato la
cooperazione sull'aeronautica, la costruzione di strade, le dogane, la
protezione della proprietà intellettuale, la cultura. Devono ancora essere resi
pubblici i dettagli di questi documenti
Putin ha detto che uno dei due patti tra i Paesi è l'acquisto di 2 reattori
nucleari da parte della Russia, provenienti da un impianto di energia nucleare
a Tianwan, il complesso nucleare più evoluto in Cina.
Il Primo Ministro Russo Igor Sechin, ha detto che Mosca e Pechino è
improbabile concordino prima della metà del prossimo anno, sul prezzo
delle forniture di gas russo alla Cina.
La visita di Wen segue quella di 3 giorni in Cina da parte del Presidente russo
Dmitry Medvedev, nel settembre scorso, durante la quale sia lui che il
presidente Hu Jintao hanno lanciato una gasdotto che ha unito il
produttore di energia più grande del mondo, con il più grande consumatore di
energia.
Wen, in una conferenza stampa ha detto che la partnership tra Pechino e Mosca
ha" raggiunto un livello senza precedenti" e auspica che i due
Paesi "non diventino mai reciproci nemici".
"La Cina
seguirà fermamente lo sviluppo pacifico e sosterrà il rinascimento della
Russia come grande potenza", ha aggiunto.
"La modernizzazione della Cina non intaccherà gli interessi degli altri
Paesi, mentre una relazione cino-russa solida e forte è in linea con gli
interessi fondamentali di entrambi i Paesi".
Wen ha detto che Pechino è nella volontà di incrementare la cooperazione con
Mosca nel nord-est asiatico, nell'Asia centrale e nella regione asiatica del Pacifico,
cosi come nelle maggiori organizzazioni e meccanismi
internazionali nell'obbiettivo di un " ragionevole ed equo
nuovo ordine" nelle politiche ed economia internazionali.
Pang Zhongying, specialista nelle politiche internazionali alla Università
cinese di Renmin, ha detto che la proposta non è di sfidare il
dollaro, ma mira piuttosto ad evitare i rischi che esso
rappresenta".
Versione originale:
Su Qiang and Li Xiaokun
Fonte: www.chinadaily.com.cn/
Link: http://www.chinadaily.com.cn/china/2010-11/24/content_11599087.htm
24.11.2010
1. cinese syndrome Scritto da
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, il 30-11-2010 15:41 E' vero Marista quello che dice e aggiungo che l'intera classe politica cinese si è venduta al mostro di Basilea ma soprattutto ha venduto sovranità, cultura ed orgoglio quando il lungo tentacolo con sede a Java ha sorretto Mao nel più diabolico e crudele olocausto della storia. Oggi la China (non il politburo) è impreparata e nonostante la crescita gdp si sta impoverendo e sarà quella che più di ogni altra nazione pagherà per le scorribande dei banchieri. L'America si è fatta fregare, la China non è da meno, la battaglia non è tra nazioni ma tra (mi conceda il termine) classi.
2. Cina Scritto da
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, il 30-11-2010 12:43 Colzani, da vera profana di economia: lei evidenzia un aspetto da non prendere sottogamba, ma da sora peppa quale mi sento, io immagino che la Cina abbia da considerare alcuni aspetti, che di certo non tralascerà, e la frase di Pang Zhongying in un certo senso ci guida sugli interessi in gioco: il dollaro, la finanza americana, comportano dei rischi, anche e soprattutto per la Cina, che non si farà cogliere impreparata, il gioco si gioca non solo sui mercati finanziari, non credo, dobbiamo tener aperta una bella carta del globo, ed i rapporti di forza e gli interessi che legano i vari Paesi. L'america ha fatto errori enormi, non credo potrà sanarli facilmente
3. cosa c'è di vero? Scritto da
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, il 30-11-2010 11:04 Buongiorno Marista, le parlo da profano d'economia ma credo che un piccolo sospetto è d'obbligo. La China è il più grande alleato delle banche internazionali tenendo vivo il meccanismo del credito e degli sbilanci commerciali e lo manifesta acquistando il debito dei più grandi poli economici mondiali. Pensi solo ad un improbabile blocco commerciale statunitense... 1 miliardo 1/2 di persone impoverite in meno di un mese >>>> una rivolta popolare che non solo farebbe impallidire Tiennamen, ma la stessa Lunga Marcia. A chi giova questo accordo? E quello che più inspiegabile è come può una nazione le cui 5 principali banche sono controllate da un piccolo pesce pilota che direttamente dal cuore del vecchio continente suggerisce le politiche quinquennali farsi promotrice di politiche commerciali mirate a danneggiare la divisa del proprio sistema linfatico? Indubbiamente la notizia è epocale, ma considerando che dalla caduta del muro di Berlino la Russia è divenuto uno stato ostico ed ambito dalla finanza internazionale, mi viene da pensare che il gioco di sponda effettuato da Beijing non porterà succulenti frutti nelle tasche dei poveri russi. un cordiale saluto