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Cosa voglio? Suonare la sveglia alle donne, il tempo è poco ormai.
Scritto da Marista Urru
domenica 25 gennaio 2009
Suoniamo la sveglia alle donne!!
In relazione almio
post “Lo stupro del “padrone” e quello del “predone”: un crimine e due culture”
Più di un amica mi ha chiesto via mail cosa mi sarei
aspettata dalle donne e più precisamente dai movimenti femminili.
Cercodi spiegarmi
meglio: io desidererei semplicemente il
distacco dalla politica come elemento frenanante e parcellizante.
Non bastano leggi
repressive se non vi èsviluppoculturale, la uguaglianza , la parità, il
rispetto reciproco, debbono anzitutto essere coscienza acquisita, ed io
credo che l'acquisizione di una consapevolezza di paritàsarà una realtà solo se diverrà naturale
patrimonio ditutti, uomini e
donne,credo che sia ovvio e
condivisibile.
Ma se affermiamo di volere parità donnauomo e partiamo dal particolare politico, di
qualunque segno esso sia, se ci dividiamo in brave ,bravine, bravissime,
eccelse, potremo come donne solo essere da comodino per il mondo della
politica, e allora avremo perso e
ritardatola meta a vantaggio di chi si
nutre di battaglie più che di risultati. Una epoca è finita, inutile continuare sul solco che non dà più frutti, dobbiamo fare un salto di qualità e non a parole o nei comizi, ma nei fatti.
Di strada se ne è macinata nonostante divisioni, politiche ad escludendum ed errori, ma guardiamoci
in faccia.. di strada da fare ce ne è molta, e non con l'appiccicaticcio e la
forzatura di pari opportunità di avvilenti posti "riservati", si
nutre la parità.
Forse in questo senso
hanno molto di più fatto le singole donne che, scisse da qualunque ideologia e
movimento, hanno agito a caro prezzo, ottenuto, dimostrato che donnao un uomo, nulla cambia, siamo appartenenti
al medesimo generee che forse le muffe
del passato fanno parte del folklore, che è ora di consegnarle alla storia del tempo
che fu, ecerti atteggiamenti muffi
andrebbero ridicolizzati, non drammatizzati a scontro ottenendone l'incancrenimento
in una ormai sterile lotta fra sessi, come la lotta fra etero ed omo; tutte divisioni in cuisi troverà sempre l'opportunista che ci sguazza,
sia singolo, sia partito, facendo danni irreparabili alla acquisizione di una
coscienza comune.
Non dimentichiamo che
i fatti attuali , l'apporto di civiltà diverse, l'affanno della giustizia che è
in difficoltà evidente nel tentativo di sostituirsi alla politicadefilata, alla finesi scaricheranno, come già avviene alla
grande , sui soggetti più deboli, le donne, e se la Cassazione , per dirne
una è arrivata a sentenziare che si può impunemente legare una ragazzina alla
sedia, prenderla in tre , padre, madre e
fratello, a calci, sputi e pugni, purchè sia fatto a fin di bene, io una
regolatina, me la darei.. butterei in fretta politica e fuffa e baderei
all'essenziale, baderei davvero alle donnee meno , o meglio niente ,alle
ideologiedi qualunque segno esse siano.
E chi sa che un nuovo atteggiamento delle donne, più
realistico, più “moderno”,non possa servire d'esempio ai maschietti, che
volenti o nolenti, in politica hanno ancora le carte migliori in mano, giocando così tanto male con quelle carte, da
esser spesso patetici, e chi sa che infine questi nostri maschietti nonla
smettano con le fuffe ideologiche ,
utili paraventi per non fare e prendere, ma che imparino
a badare al sodo cianciando un po’ meno, il tempo è poco ormai.
Insomma , io vorrei
che le donne si muovessero come donne
che vivono, lavorano, producono, quindi pari in se e per se e non per
concessione politica di questo o quello, donne forti anche della forza dei
numeri, quindi non sminuzzaglia partitica o dei movimenti, ma un unicum
consapevole, quindi forte. Noi dobbiamo “sapere “ che nel complesso come donne
siamo pari e che nello specifico, molte di noi come normale, sono molto più brave della media
degli uomini.
Le donne, sono tante e sono ovunque eovunque e capillarmentedevono prendere consapevolezza della
necessità di andare avanti , ma non contro, bensì avanti nel consapevole
ammodernamento della società, ogni donna deve cercare di essere quella che nel suo particolaresaprà
anzitutto avviare i propri figli alla consapevolezza ed al rispetto, e ci riuscirà se lei per prima si sentirà quello
che è: pari, ma non per grazia ricevuta, bensì per diritto naturale. Questa
funzione importantissima di educatrici e di indirizzo delle figli e dei figli
maschi in particolare, (ricordiamoci che
ogni stupratore ha una madre che giurerebbe sulla bontà del figlio di cui
ignora quasi sempre le pulsioni e le mancanze ) e quindi anche di guardiane dei pasticci ideologici
scolastici che spesso ci sono, non impedisce affatto che si lavori e che si
coltivino i propri interessi, ormai
spero almeno questo siaassodato.
Ho frequentato e frequento innumerevoli blog, ho fatto e faccio parte di gruppi
di amiche, compreso quello di Donna Moderna ( ricco di sorprese, sentimenti, amicizia, mutuo soccorso , consigli) , ho conosciuto donne di tutte le
età, cattoliche e comuniste che più non si può, animaliste e no, verdi , rosse,
bianche.. donne insomma , con cui ci siamo
scambiate mail ed impressioni fuori dagli schemi usuali, ed ecco apparire al di
là degli stereotipiimposti, donne vere, moderne, attive e pur mamme e
nonne, donne che si interessano, si interrogano, senza rinunciare a sogni, letture, abiti, profumi femminili se così gli va , e che sono
di fatto escluse spettatrici di movimenti politicizzati, parcellizzati, pronti
ad arraffare forse il potere, ma che non mi sembra riusciranno ad ottenere
molto di più che qualche posticino garantito, e tante chiacchere e cortei.
Eppure il tempo stringe, ce ne resta pochissimo, il mondo di
chi ci vuole schiave, lapidate e frustate, chiuse in casa o lavoratrici per
gentile concessione, fattrici e non madri, incalza: apriamo gli occhi e le orecchie e diamoci da
fare! E soprattutto non rinunciamo alla nostra forza.. il numero, qualcuno si fece toglier la forza facendosi tagliare la chioma, mi pare fosse Sansone, bene , noi siamo più accorte e non cediamo alle lusinghe ... capito?
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