Molti Italiani non sembrano averlo
ancora chiaro in mente, eppure questo articolo che riporto, pubblicato
su liberoquotidiano più di
1 mese fa, chiarisce benissimo la situazione, nota da tempo a molti
di noi e già denunciata in vari blog, nella totale disattenzione dei
molti e nell'ovvio silenzio colpevole di pochi : i responsabili
istituzionali.
Difatti dal 1996 Ministeri,Regioni, Province e Comuni non versano all'INPS quella parte di contributi che spetterebbe al datore di lavoro ( Vi faccio notare che se un autonomo osa, magari in momento di super tassazioni come questo, non versare 1 rata inps, magari attinenente alla sua pensione,viene massacrato, poi meravigliatevi se la gente non ne può più di voi) Perchè lo fanno? Per costringere gli Italiani dopo anni di vessazioni fiscali e contributive a versare anche contributi per la pensione integrativa.
I comportamenti fuorilegge dei soggetti
istituzionali porteranno infatti alle conseguenze ventilate qui
, dove
riporto un articolo di Paolo Barnard, aderendo nel contempo alla sua
richiesta della apertura di 1 fascicolo di inchiesta, confidando nella
attenzione di un magistrato coraggioso che abbia il tempo di
considerare in quale precipizio potrebbero arrivare a fare precipitare
cittadini incolpevoli, già abbastanza a lungo deprivati dei loro sudati averi.
Questo sarebbe il modo di fare le "riforme " strutturali ? Ma che
gente è, da che brodo culturale provengono ?
Da libero quotidiano del 1.10. 2012 :
La riduzione dei dipendenti pubblici nel corso degli anni, ma
soprattutto il fatto che, fino al 1995, le amministrazioni centrali
dello Stato non versavano i contributi alla Cassa dei trattamenti
pensionistici e che dopo il '96 le amministrazioni dello Stato
(quindi anche Ministeri, Regioni, Province, Comuni) hanno versato
"solo la quota della contribuzione a carico del lavoratore
(8,75%) e non la quota a loro carico" pari al 24,2%. Sono queste
le cause del profondo rosso dei conti dell'Inpdap. Ben 10,2 miliardi
di euro di disavanzo ai quali si aggiungono quasi 5,8 miliardi di
euro di passivo nel 2012 che l'istituto che gestisce le pensioni
dei dipendenti pubblici porta in dote al SuperInps nel quale il
governo dei professori con il decreto Salva Italia ha fatto confluire
l'Inps che gestisce le pensioni dei lavoratori privati, l'Inpdap
(dipendenti pubblici), e l'Enpals (sport e spettacolo). Secondo i
tecnici questo SuperInps avrebbe tagliato ben 20 milioni di euro di
sprechi solo nel 2012, per poi salire a 50 milioni nel 2013 e a 100
milioni nel 2014.
La realtà, come spesso accade, però è diversa dai numeri che si
leggono sulla carta. Il Corriere della Sera, che ha letto la
nota di assestamento al bilancio 2012 dell'Inps, sostiene infatti che
il risultato complessivo dell'esercizio 2012 del SuperInps in rosso
di 8 miliardi e 869 milioni, contro un - 2,2 miliardi dell'esercizio
2011. A rischio c'è anche lo stato patrimoniale: prima
dell'incorporazione di Inpdap e Enpals, l'Inps aveva chiuso il 2011
con un avanzo di 41 miliardi. Tolti i 10,2 miliardi di passivo Inpdap
e aggiunti i 3,4 miliardi di attivo portati invece dall'Enpals, il
patrimonio di partenza del SuperInps, all'inizio del 2012, era di
circa 34 miliardi. Ma alla fine dell'anno, sottratta la perdita
d'esercizio di 8,8 miliardi, si scenderà a 25 miliardi: 16 miliardi
in meno nel giro di un anno.
L'allarme, si legge sul Corsera, è che anche nei prossimi anni i
conti dell'ex Inpdap chiuderanno in forte disavanzo, tanto più che
il governo ha appena deciso una nuova riduzione dei dipendenti
pubblici (secondo il ministro Patroni Griffi scenderanno di 300 mila
nei prossimi tre anni). Tutto ciò si ripercuote «negativamente sul
patrimonio netto dell'Inps con il rischio di un suo azzeramento in
pochi anni». Per questo il Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza
presieduto da Guido Abbadessa) raccomanda almeno "una incisiva
attività di vigilanza diretta ad accertare il corretto versamento
dei contributi da parte delle pubbliche amministrazioni e in
particolare degli enti locali".
Su lo stato delle pensioni complementari, leggete qua:
http://www.previnforma.it/wordpress/2012/11/06/corte-dei-contiinps-proietti-uil-rilanciare-la-previdenza-complementare/
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