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Così dal 1996 stanno svuotando l'INPS, il motivo c'è. PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
lunedì 19 novembre 2012
Pensioni in fumo

Molti Italiani non sembrano averlo ancora chiaro in mente, eppure questo articolo che riporto, pubblicato su liberoquotidiano più di 1 mese fa, chiarisce benissimo la situazione, nota da tempo a molti di noi e già denunciata in vari blog, nella totale disattenzione dei molti e nell'ovvio silenzio colpevole di pochi : i responsabili istituzionali.

Difatti  dal 1996  Ministeri,Regioni, Province e Comuni non versano all'INPS quella parte di contributi che spetterebbe al datore di lavoro ( Vi faccio notare che se un  autonomo osa, magari in momento di super tassazioni come questo, non versare 1 rata inps, magari attinenente alla sua pensione,viene massacrato, poi meravigliatevi se la gente non ne può più di voi) Perchè lo fanno? Per costringere gli Italiani dopo anni di vessazioni fiscali e contributive a  versare anche contributi per la pensione integrativa. 



 I comportamenti fuorilegge dei soggetti istituzionali porteranno infatti  alle conseguenze ventilate qui , dove riporto un articolo di Paolo Barnard, aderendo nel contempo alla sua richiesta della apertura di 1 fascicolo di inchiesta, confidando  nella attenzione di un magistrato coraggioso  che abbia il tempo di considerare  in quale  precipizio potrebbero arrivare a fare precipitare cittadini incolpevoli, già abbastanza a lungo deprivati dei loro sudati averi. Questo sarebbe il  modo di fare le "riforme " strutturali ? Ma che gente è, da che brodo culturale provengono ?  

Da libero quotidiano del 1.10. 2012 :


La riduzione dei dipendenti pubblici nel corso degli anni, ma soprattutto il fatto che, fino al 1995, le amministrazioni centrali dello Stato non versavano i contributi alla Cassa dei trattamenti pensionistici e che dopo il '96 le amministrazioni dello Stato (quindi anche Ministeri, Regioni, Province, Comuni) hanno versato "solo la quota della contribuzione a carico del lavoratore (8,75%) e non la quota a loro carico" pari al 24,2%. Sono queste le cause del profondo rosso dei conti dell'Inpdap. Ben 10,2 miliardi di euro di disavanzo ai quali si aggiungono quasi 5,8 miliardi di euro di passivo nel 2012 che l'istituto che gestisce le pensioni dei dipendenti pubblici porta in dote al SuperInps nel quale il governo dei professori con il decreto Salva Italia ha fatto confluire l'Inps che gestisce le pensioni dei lavoratori privati, l'Inpdap (dipendenti pubblici), e l'Enpals (sport e spettacolo). Secondo i tecnici questo SuperInps avrebbe tagliato ben 20 milioni di euro di sprechi solo nel 2012, per poi salire a 50 milioni nel 2013 e a 100 milioni nel 2014. 

La realtà, come spesso accade, però è diversa dai numeri che si leggono sulla carta. Il Corriere della Sera, che ha letto la nota di assestamento al bilancio 2012 dell'Inps, sostiene infatti che il risultato complessivo dell'esercizio 2012 del SuperInps in rosso di 8 miliardi e 869 milioni, contro un - 2,2 miliardi dell'esercizio 2011. A rischio c'è anche lo stato patrimoniale: prima dell'incorporazione di Inpdap e Enpals, l'Inps aveva chiuso il 2011 con un avanzo di 41 miliardi. Tolti i 10,2 miliardi di passivo Inpdap e aggiunti i 3,4 miliardi di attivo portati invece dall'Enpals, il patrimonio di partenza del SuperInps, all'inizio del 2012, era di circa 34 miliardi. Ma alla fine dell'anno, sottratta la perdita d'esercizio di 8,8 miliardi, si scenderà a 25 miliardi: 16 miliardi in meno nel giro di un anno. 

L'allarme, si legge sul Corsera, è che anche nei prossimi anni i conti dell'ex Inpdap chiuderanno in forte disavanzo, tanto più che il governo ha appena deciso una nuova riduzione dei dipendenti pubblici (secondo il ministro Patroni Griffi scenderanno di 300 mila nei prossimi tre anni). Tutto ciò si ripercuote «negativamente sul patrimonio netto dell'Inps con il rischio di un suo azzeramento in pochi anni». Per questo il Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza presieduto da Guido Abbadessa) raccomanda almeno "una incisiva attività di vigilanza diretta ad accertare il corretto versamento dei contributi da parte delle pubbliche amministrazioni e in particolare degli enti locali". 

 Su lo stato delle pensioni complementari, leggete qua:

http://www.previnforma.it/wordpress/2012/11/06/corte-dei-contiinps-proietti-uil-rilanciare-la-previdenza-complementare/

 



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