Io butto là subito quel che penso, come molti d'altronde, al riguardo : i blog comunque li si vogliano valutare spingeranno, e già lo stanno facendo, i giornali a darsi, per dirla in modo ruspante, “una mossa”.
Comunque è bene che i signori della carta stampata si sbrighino se vogliono davvero rinnovarsi, e questo indipendentemente dai blog che se mai, si limiteranno a riempire il vuoto lasciato dalla Stampa.
Intendo dire che i giornali non avranno una crisi causata da Internet, ma se mai sono da tempo in crisi per la propria incapacità di aderire ai cambiamenti della società, anzi a dire il vero mi viene da pensare che ci sia un certo grado di “impossibilità” anche per la stampa, come per altri soggetti, ad aderire ai mutamenti della società. Una società un po' asfittica, un po' ignorante, un po' assopita e divisa si domina senz'altro più facilmente.
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Se ne parla da tempo , i Giornali sono ingessati : vengono foraggiati
dai poteri forti che possono permettersi di spendere per salvaguardare
la propria immagine. Una paginata di pubblicità di una grande
industria, di una Banca, di una partecipata, ti mettono a posto i
conti; e sommato il ricavo pubblicitario al finanziamento pubblico da
parte dei politici, ti svincolano totalmente dalla necessità di
conquistare lettori, in sostanza atrofizzano, insieme alle inevitabili
censure economico-politiche, ogni creatività, ogni immediatezza e
freschezza del prodotto.
Insomma, a ben vedere i giornali soffrono della stessa crisi dei nostri
super pagati super burocrati, quelli con licenza di creare impunemente
voragini nei conti; dei super Primari, di alcuni super Magistrati, dei
super Presentatori, dei vari divi in disuso ormai a corto di idee,
osannati per mero conformismo ed indipendentemente dai risultati.
Lo stesso discorso vale per molti sportivi, per attori che attori
forse sarebbero potuti diventare qualora gliene fosse stata data la
opportunità, senza cioè incensarli anzi-tempo per i più svariati e
scemi motivi.
Ma nell’allegro, deresponsabilizzato e foraggiato parterre abbiamo
anche romanzieri, registi , scrittori . pseudointellettuali, e poeti :
tutti personaggi da premio- in tasca , spessissimo pieni solo di sè e
che forse sarebbero potuti diventare davvero bravi, ma non gliene
hanno dato il tempo, nella smania o nella necessità di fare parte del
coro dei laudatores.
Il risultato è un po’ ridicolo ed un poco triste, decadente in ogni
caso: una parte di società opulenta, che vive distaccata dalla gente
comune che si arrabatta in mille problemi, pretende poi di decidere,
dall'alto della sua "sapienza infusa", come questa gente comune debba
mangiare, vestire, sognare , lavorare , sperare; assistiamo a
personaggi improbabili che elargiscono autentiche fesserie per tv, nei
libri, nei salotti, come fossero perle e fanno emergere i più bassi
istinti in quanti sono abbastanza smaliziati da non intimidirsi.
Ma che ne sanno ormai personaggi come Bocca, come Riotta, come i
Rossella, i Feltri, o come Pippo Baudo, o i luminari della Medicina, i
Politici i Montezemolo, come gli opulenti quadri sindacali tutti presi
dai loro affari, i divi, i cantanti , i calciatori e compagnia
ballante con gli intellettualoni opinioneggianti a pagamento, di come
si vive noi? Come si permettono di sputare sentenze sceme al pari di
quella famigerata sui bamboccioni,per di più dall’alto di posizioni di
privilegio, spesso non meritate e da noi stessi foraggiate, o di dare
consigli idioti alle ragazzine sul vestire o suggerire diete imbecilli
ed improbabili, o peggio pontificare ai giovani disoccupati o precari..
.. riempiendo a caro prezzo di tutto uno scemenzario infinito le TV, i
giornali, ma anche purtroppo spesso ammantando di parole forbite il
nulla e limitandosi in realtà, su commissione del potere forte di
turno, solo ad una moral suasion del pollo da spennare .
Mi sono lasciata andare : torniamo alla stampa ed alla sua crisi che è
indipendente da internet, il nuovo medium anzi potrebbe avere una
funzione di “pulizia” e di spinta propulsiva in un ambiente viziato ,
stanco e troppo , troppo nepotista : o si è figli di giornalisti o di
politici , o comunque di “color che puotono quel che si vogliono”per
emergere dalla marmellata di un parco buoi sotto pagato e sfruttato. Un
poco di competizione con gli odiati blogger non può fare che bene; poi
certo i vari media possono convivere e completarsi come tempo fa in
qualche modo adombrava Gianni Riotta in un articolo sul Corriere della
Sera scritto in occasione della convenzione dei bloggers a Las Vegas
nel giugno del 2006.
Ne è passato del tempo: allora un Riotta acido e supponente
preconizzava l’arrivo di una miriade di blog con un unico lettore :
l’autore.
Non è stato così , come già notato da altri , un multiblog come
Donchisciotte o addirittura il neonato per caso Reset , ha molti più
lettori “veri” di alcuni giornali ben foraggiati dai nostri soldi, su
questo non ci sono discussioni da fare. Ma persino dei blog personali,
in cui scrive una sola persona possono arrivare ad attrarre un discreto
numero di lettori, segno che non è vero quello che affermava Riotta, e
cioè che nei blog ci si limita a riprodurre quello che i giornali e le
riviste pubblicano .
Anzitutto sarebbe come dire che i giornali sono inutili, visto che i
giornalisti si limitano a scrivere ed ampliare i testi delle agenzie, (
è un argomento vecchio, ma va tenuto presente) ed in seconda , ma non
ultima analisi, non dobbiamo sottacere che spesso sono i giornalisti a
“saccheggiare” il web: mi sono trovata, quando più spesso scrivevo sul
blog di Grillo, frasi mie, nomignoli, caricature , uscite d’impulso
dalla mia ultra modesta ed incolta penna, riprese la mattina dopo in
titoli, e articoli.
Ci ho posto attenzione ed ho scoperto che era diffuso come fenomeno : i
professionisti stavano piratando idee e slogan a noi blogger!! E
allora, se il problema dei problemi per la Stampa in genere è la
necessità di svecchiarsi, di muovere le celluline grigie arrugginite
dalla mancanza di concorrenza, dall’appiattimento di linguaggio e di
idee, perché tanta diffusa spocchia verso chi questo problema non ha,
verso chi già nel nuovo è immerso e sperimenta in libertà ? C’è posto
per tutti , ed infatti come novità sono arrivati i blog dei giornali,
tenuti da giornalisti di professione, si vedrà che ne verrà fuori.
Certo che per par condicio, dovrebbero lasciare nei giornali un
pezzettino per i blogger, magari però dovrebbero industriarsi a
scegliere “onestamente” e in modo di evitare che i blogger prescelti ,
ingessati e senza rotazione tra i tanti che affollano il web, diventino
una ennesima ottusa espressione della ortodossia imperante.
Avessero la capacità e la libertà di fare “bene e davvero” senza
barare, senza attingere al solito gruppo di eletti e figli di..
raccomandati da.. leve rampanti dei soliti centri sociali, .. sarebbe
un miracolo. Ed a ben vedere questo povero Paese, ridotto come lo
hanno ridotto, avrebbe un gran bisogno di miracoli in tutti i campi.
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