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Marista
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Da Castaneda e lo sciamano un aiuto per la battaglia contro ladri di futuro ed i loro inganni
Scritto da Marista Urru
sabato 15 maggio 2010
Vedete bene che ci hanno ingannato alla grande, ci hanno parlato di solidarietà,
di progresso, di cibo per tutti, di accoglienza, ma
erano favole.
la fame nel mondo è aumentata, l'accoglienza nasconde per lo più lo sfruttamento di
uomini,
donne e bambini, tanto che ora vediamo
gli schiavi camminare per le nostre
strade; vanno al lavoro all'alba per
poche lire amareggiati , spesso sbigottiti,
ben altro gli avevano promesso per spingerli a venire.
Vediamo che la
solidarietà nasconde troppo
spesso l'inganno e il raggiro
mentre il progresso tecnico per lo più viene usato contro di noi
per
limitare il lavoro dell'uomo o per opprimerlo meglio.
Ma l'uomo muore di lavoro e sul lavoro come prima, e
nonostante il progresso ancora i deboli
vengono sfruttati, i suicidi aumentano, il cibo ce lo hanno avvelenato, e così l'acqua, e le specie vegetali , visto che la natura persino vogliono
governare e sgovernare a loro piacimento
: vogliono che i semi non germinino più tenendo per sé ben chiuse e nascoste le sementi di modo che la terra non
possa più darci gratis i suoi frutti., e
mentono sull'acqua per farcela pagare a carissimo prezzo, e mentono quando
dicono che il petrolio sta finendo ... tutto quel che viene da loro è menzogna, raggiro, inganno.
Lo sapevamo certo che da sempre uomini predatori hanno
esercitato l'arte di sfruttare ed
opprimere altri uomini, ma ci siamo
lasciati convincere che non andasse poi tanto male, e tutti più o meno, ci siamo cullati nella
illusione che la moderna civiltà, le
moderne conquiste sociali, ci avessero bene o male messi al sicuro da antichi pericoli, eravamo
sicuri di leggi e regole, della nostra Costituzione che ci avrebbe difeso,
dei diritti acquisiti che non si toccavano, invece in un attimo, proditoriamente, ci hanno buttato letteralmente al cesso la Costituzione, le regole, i diritti acquisiti, e mentre noi pensavamo ai ladri di polli,
hanno fatto in modo che non potessimo vedere che i ladri di futuro prendevano
il potere man mano , passo passetto, e le leggi e le regole in
cui avevamo creduto, ci diventavano
nemiche a tutto vantaggio dei furbi e
disonesti: dei predatori voraci ed arroganti.
"Se negli anni 1960 il 20% dei ricchi del mondo possedevano il 70% delle ricchezze mondiale,
pochi anni fa, quel 20% di ricchi sono
arrivati a possedere l'83%. ed oltre , ma nel frattempo i poveri che negli anni sessanta costituivano il 20% della popolazione del
mondo e possedevano il 2% delle ricchezze mondiali , ora sono scesi all'1,4%."
Dovrei dire che
queste cifre di fonte Onu siano assai vicine al vero.
Solo che queste cifre sono appunto di qualche anno fa, non oso pensare a quali
numeri vergognosi siamo arrivati e verso che inferno ci sta traghettando
con l' inganno , quel famoso 20% ed oltre ormai, che si arroga il diritto di
governare il mondo .
Noi abbiamo le nostre colpe, questo è innegabile: siamo
stati deboli e stolti, siamo caduti nella trappola perché, come dice Don Juan lo stregone di
Castaneda, abbiamo permesso che autentici alieni entrassero nella nostra mente, e con loro l'ansia e la paura sono entrate in noi
facendoci perdere la calma, la capacità
di pensare e di agire. La loro ansia, la
loro meschina condotta sempre volta a predare, ci ha resi deboli e servi,
spesso compartecipi involontari delle loro logiche malsane e distorte.
Ora qualcosa dobbiamo fare e solo in noi stessi possiamo
trovare la forza di combattere la nostra sacrosanta battaglia per la dignità e
per il futuro.
Badate che io parlo
di una battaglia senza armi quindi
alludo ad un qualcosa di più
difficile delle solite rivoluzioni che servono solo a sostituire dei predatori, con altri predatori o magari
con emissari degli stessi predatori.
Dobbiamo ritrovare la forza in noi, la capacità di "vedere"
senza lasciarci trascinare alla catena
da furbi matricolati pagatissimi per tenerci mansueti a discettare sul sesso
degli angeli , mentre coloro se la godono, e i nostri figli .. beh, leggetevi la cronaca
e vedrete come stiamo messi: paura ed
incertezza, violenza e meschinità, mentre
il solco fra dominanti e dominati cresce.
Dicono che sarà opportuno ritornare alla terra, che dovremo
riprendere a coltivarci l'orto per sopravvivere, non mi fa nessuna paura
questo, anzi spero che lo si faccia
tutti al più presto , una opportunità
di riprendere il dialogo interrotto da
un progresso malato , inteso solo come oppressione del forte sul debole e come
dominio dell'uomo sulla natura fino a rovinarla, distruggerla , renderla
sterile, per soddisfare la sete di
dominio e danaro di poche cariatidi e della loro progenie altezzosa
e spesso corrotta.
Per vedere cosa sta succedendo scomodiamo Engels:
"I singoli capitalisti, che dominano la
produzione e lo scambio, possono preoccuparsi solo degli effetti pratici più
immediati della loro attività. Anzi questi stessi effetti - per quel che
concerne l'utilità dell'articolo prodotto o commerciato - vengono posti
completamente in secondo piano: l'unica molla della produzione diventa il
profitto che si può realizzare nella vendita."
Questo stanno facendo impunemente, ricercano il profitto
massimo , completamente indifferenti agli effetti delle loro attività: e nelle
popolazioni aumentano i suicidi. Intanto
lo spostamento indiscriminato di poveri
e disperati affidati alle amorevoli cure della malavita che ce li traghetta alla cieca, magari buttandone in mare
qualcuno durante il viaggio perché da fastidio,
sta portando sconvolgimenti sociali
che ancora non è facile misurare se non tramite la conta dei morti
tra immigrati e tra gli autoctoni. Violenza verso chi viene su carrette indegne e poi resta abbandonato nel degrado alla mercè
degli sfruttatori di ogni tipo e grado, e violenza verso indifesi cittadini
spesso al loro volta alla mercè della malavita indotta fra i nuovi venuti. Ma si è ottenuto che il
mercato del lavoro si calmierasse "naturalmente", ed era quello che si voleva, insieme a nuovi
futuri "consumatori" ed acquirenti delle case spesso tolte con
l'inganno a famiglie che si è, temo spesso artatamente , indotte in difficoltà.
Una intossicazione generale che toglie lucidità, me ne rendo conto leggendo i blog, il
discettare serio e colto che rasenta spesso il vaniloquio, come se ci fosse
tempo, come se basterà domani votare
tizio o caio e quello farà abracadì, abracadà .. e rimetterà in sesto una
società distrutta, un continuo parlarsi addosso
all'Italiana che alla fine ci prende un
po' tutti e ci illude di esser
liberi.
La cosa che più spaventa della situazione attuale è la
inconsapevolezza dei sudditi, ecco
perché dico che sarebbe meno folle di quel che pare, seguire gli insegnamenti
degli sciamani, che ci raccontano che dobbiamo ricercare in noi stessi il
giusto equilibrio, ritrovare la capacità
di pensare indipendentemente dai predatori e da quello che loro vorrebbero
instillarci nella mente, sino a farci
credere che sia normale vivere come se
la son pensata loro, che ci vogliono schiavi senza capacità di reagire. Ma da dove
cominciamo a diventare uomini liberi?
Lo stregone così insegna
la libertà a Castaneda
Don Juan si
accovacciò di fronte a noi. Carezzò delicatamente il suolo.
" Questa è la predilezione di due guerrieri" disse. " Questa
terra, questo mondo. Per un guerriero non può esserci amore più grande"... " Solo se si ama questa
terra con inflessibile passione ci si può liberare della tristezza. Un
guerriero è sempre pieno di gioia perché il suo amore è inalterabile e la sua
amata, la terra, lo abbraccia e gli concede doni straordinari. La tristezza è
solo di quelli che odiano proprio ciò che da riparo ai loro esseri"
Don Juan carezzò la terra con tenerezza.
"Questo essere amato, che è vivo fin nei suoi ultimi recessi
e capisce ogni sentimento, mi ha curato delle mie pene e finalmente, quando ho
compreso appieno il mio amore per esso, mi ha insegnato la libertà".... "
L'antitodo che elimina il veleno è qui",
disse ancora carezzando la terra " la spiegazione degli stregoni non può affatto liberare lo
spirito, guardate voi due. Siete
arrivati alla spiegazione degli stregoni, ma non fa alcuna differenza. Siete
più soli che mai, perché senza un amore inflessibile per l'essere che vi dà
riparo, essere soli è solitudine".. Questa è la lezione ultima, sempre lasciata
per l'ultimissimo istante..
Don Juan intende , nel complesso del discorso, mettere in evidenza
come il progresso tecnologico e sociale della nostra vita ci ha reso soli e
divisi, questo ci indebolisce. L'uomo è un tutto uno con il cosmo vivente, siamo in unione e connessione con tutto il creato, la natura
in ogni sua manifestazione è parte di noi, solo questa consapevolezza di esser parte del tutto vivente ci può
indurre ad amare e rispettare quello che ci circonda, cose, e uomini. Solo in
questo modo arriveremo a sentire
che tutto e tutti debbono ricever il
nostro rispetto , siamo elementi necessari nella armonia dell'universo , se lo
comprendiamo riusciamo a ristabilire una relazione di pace e armonia tra noi ed
il resto del mondo, diventeremo più forti , sicuri ed avremo chiarezza ed
ordine mentale.
Dice Castaneda in una
intervista
"Se vogliamo davvero
cambiare qualcosa, dobbiamo cominciare a cambiare noi stessi e la ingegnosa
macchina suicida che tutti abbiamo collaborato a costruire.
Non si tratta di
insorgere o combattere contro l'ordine costituito, ma di sottrarci poco a poco
alla sua presa e imparare di nuovo a pensare e ad agire da esseri indipendenti.
La via del guerriero
ci dà i mezzi necessari per rompere le catene e risvegliarci dalla nostra
trance quotidiana; ci aiuta a liberarci dalla servitù e ci fa provare la
differenza tra una vita in libertà, protagonisti della realtà, e un vegetare
senza scopo in una società malata, alla deriva in una tempesta cosmica. "
Già immagino che il 99, 9 % di quelli che mi dovessero legge, si chiederanno " ma che ci
azzecca?"
Molto, davvero se vogliamo
evitare lo sfacelo, dobbiamo isolare quanti sono persi al viver civile e non lasciarci infettare, mantenerci vigili e imparare a pensare da soli. La
libertà comincia dalla nostra mente.
Un pensiero quello sciamanico che da all'uomo la forza di trovare in sé la
forza e di non cercarla fuori, ed a noi Italiani che ci aspettiamo sempre che
arrivi l'uomo o il partito della "provvidenza", farebbe un gran bene cominciare
a cambiare ottica.
Ed ora vediamo
come rafforza la volontà un altro
pensiero non religioso: Il Buddismo.
Questo è il primo dei 4 voti pronunciati dai monaci Zen:
Per quanto numerosi siano gli esseri, faccio voto di farli
pervenire tutti alla liberazione". Questi
esseri non sono soltanto gli uomini, ma tutti gli esseri viventi,
compreso il più piccolo filo d'erba
Anche il buddismo
quindi si fonda su l'assoluto rispetto della vita, di ogni vita, e su la
condanna di ogni violenza nei confronti di chiunque, convinti che vi sia
interdipendenza, la solidarietà fra
tutti gli esseri.
Ora andiamo con la mente alla folle organizzazione della
nostra società capitalista fondata sul debito,
fondata sulla oppressione del debole, sulla assoluta mancanza di ogni rispeto per la vita, ormai tanto accettata che persino i bambini ne sono infettati (
bullismo) , e ditemi che senso avrebbe
aspettarci che possa cambiare qualcosa di strutturale, per usare un termine di
moda.
Quanto vale una vita? Chi me lo sa dire? Pensiamo ai Cucchi, ai ragazzi uccisi non si sa perchè,ai morti nelle strade, all'indifferenza in molti ospedali, alle carceri lager, ai suicidi ed ai suicidati, quanto rispetto c'è per la nostra vita? La discariche , i bruciatori spesso inquinanti , i disastri ambientali, le centrali elettriche che chi sa che filtri hanno, i morti sul lavoro ? Quanto vale una vita? Zero di fronte al lucro.
Abbiamo una battaglia da compiere, per la quale dobbiamo
rafforzare noi stessi disintossicandoci
dalla bugie ingurgitate fin ora
Già a fine 800 scriveva
Papa Leone XIII* che si batteva contro le enormi disparità sociali
dell'epoca:
" la nostra battaglia non è contro creature fatte di carne ,
ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di
tenebra, contro gli spiriti del male...."
Una battaglia
culturale la sua e tale deve essere la
nostra, sentita e convinta, senza il baco della politica che tutto ammorba e
che si basa sul compromesso, dobbiamo solo arrivare a conoscere i nostri diritti ,
rispettare noi stessi , i nostri simili e quindi saremo capaci di pretendere il rispetto e sapremo "cacciare i mercanti dal tempio",
ma ricordate, per farlo, per cacciare i
mercanti dal tempio bisogna saperli riconoscere, ma se noi saremo mercanti... la
nostra azione o non ci sarà o sarà debole.
Finchè andremo col
cappello in mano di fronte a qualsiasi
burocratuzzo pronti ad allungargli la bustarella per sveltire la pratica o lo sconto in
bottega o peggio gli rifiliamo aggratis la merce , non avremo il diritto di
scandalizzarci se e quando un costruttore fa gratis i lavori al politicuzzo che
può accelerargli una praticuzza.
Rispetto per sé
stessi, rispetto per il mondo intorno,
rispetto per il futuro dei nostri figli.
Ritroviamola questa merce rara, questo sentimento che non
implica che si debba piegare la schiena avanti a nessuno visto che si parte dal rispetto verso noi stessi e il resto segue a ruota
*Questo Papa si
preoccupò nella Italia arretrata e
povera della fine dell'800 , della questione sociale e nel 15 maggio del 1891 emise la enciclica Rerum Novarum in essa
Ricordava a imprenditori e ai capitalisti le loro responsabilità, li rimproverava per il loro egoismo e l'attaccamento al denaro. Faceva appello allo spirito di collaborazione tra le varie classi che dovevano
insieme puntare a raggiungere uno stato di benessere, che fosse il benessere di
tutti e non di pochi a svantaggio di molti: l'obiettivo indicato era quello di
realizzare la solidarietà di capitale e lavoro, proprio perchè Leone XIII
riteneva assurdo l'antagonismo tra le due forze, che soltanto unite e concordi
possono progredire.
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1. Armagedon Scritto da
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, il 15-05-2010 23:50 Salve Marista. Hai semplicemente ragione! Chapeau. Ciao Franco