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Marista
HomeArticoli Da Claudio Lippi: Acqua piovana usarla converrebbe, come fare
Tempo
fa mi ero ripromesso di scrivere un altro post sul tema del
risparmio, ma devo ammettere che l'argomento era piuttosto difficile
ed
ancora oggi sto raccogliendo materiale per proporre una guida sulla
produzione di energia elettrica a basso costo: sinceramente la cosa è
piuttosto disarmante perché, ve lo potete immaginare, in Italia, dove
tutto è
sottoposto ad una burocrazia spesso idiota, nulla può essere fatto senza
prima
scervellarsi appresso a leggi, leggine e regolamenti, che di fatto hanno
l'unico ovvio scopo di impedire che il singolo cittadino compia una
qualunque
azione se non sborsando tanto di quel denaro che il gioco non vale la
candela.
Abbandonato un po' l'argomento
elettricità, ho preferito dirottarmi verso la questione acqua.
Probabilmente tra pochi mesi ci sentiremo dire che l'acqua, bene primario, è
divenuta di proprietà di poche S.p.A. ammanicatissime e che se vorremo tirare
lo sciacquone, lavarci e bere dovremo sborsare cifre da capogiro per far
lucrare qualche Pezzo da 90. Eppure l'acqua cade dal cielo: non è un granché, ma per innaffiare il
prato oppure le piante del balcone o per dare una lavata alla macchina o alla
casa, va più che bene. Ergo perché non raccoglierla ed usarla?
La raccolta delle acque meteoriche è sempre più spesso resa obbligatoria
all'estero; in Italia la cosa va un po' a rilento, ma incredibilmente proprio a
cominciare dalla Regione
Lazio qualcosa si muove. Premetto subito che la questione è un po' spinosetta: tempo fa avevo
sentito di un evento piuttosto curioso occorso ad una persona che s'era sentita
imporre dai vigili urbani della sua città il pagamento della tassa sulle piscine
per un cassone per la raccolta dell'acqua piovana. Non so se è solo una
leggenda metropolitana, ma vivendo in Italia non mi stupirei se fosse vera.
Ergo consiglio a chiunque voglia cimentarsi nella faccenda di informarsi prima
presso il proprio Comune, la propria Provincia e la propria Regione: venisse in
mente a qualche rompiscatole di vicino di farvi arrivare in casa la municipale
perché avete costruito una piscina abusiva di 1 metro per lato...
Più seria è invece la richiesta di
alcuni comuni di adibire i propri impianti in modo daevitare il ristagno e
la proliferazione di uova di zanzara ed altri insetti infestanti.
Serbatoio fai-da-te
Se ci si guarda un po' intorno si trova un semplice consiglio: "compra
un contenitore, tappalo e collegalo alla grondaia, ed il gioco è fatto".
Detto così è piuttosto banale, ma in sostanza è esattamente questo il principio
di base: un contenitore per le acque meteoriche può essere ricavato da quei
grandi otri in terracotta che spesso si trovano nei negozi di giardinaggio o
una grande anfora. La si può tenere tranquillamente all'aria aperta in giardino
e con due o tre piovaschi si riempirà d'acqua, ma poi come la usate?
Bella domanda. La guida che ho trovato (più un breve pensierino che una
guida) propone di usare un tappo di sughero e di forarlo: da un buco
farete passare un tubo collegato ad una pompa per usare l'acqua in questione,
dall'altro farete entrare l'acqua raccolta da una semplice grondaia.
Serbatoio metti-mano-al-portafoglio
Potete sbizzarrirvi e non c'è nemmeno bisogno di andare troppo lontano: di
aziende nostrane che vi possono realizzare un impianto interrato ne troverete
anche in Italia senza bisogno di bussare alle porte di Francia o Germania.
Ovviamente preparatevi a metter mano al portafoglio ed a sborsare qualche bel
soldone per dotarvi di questi impianti di tutto rispetto, capaci di irrigarvi
il terreno, innaffiarvi il giardino e molto altro, assicurandovi dalle zanzare
e dal cattivo odore del ristagno.
Su un forum ho trovato un vecchio post che però è piuttosto interessante: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3137920.
L'interesse nel post è che si parla delle "cuvee", cioè dei
particolari serbatoi interrati. Facendo però una
ricerca su internet posso dirvi fin da subito che non dovete andare ad Aix per procurarveli: li vendono
anche da noi.
Un po' diverso forse è solo il discorso della potabilità di tale acqua. Come
più volte ho riscontrato sul web, l'acqua depurata è di fatto, distillata.
Quindi ottima per il ferro da stiro od i tergicristalli, ma schifosa da
ingoiare.
1. acqua piovana Scritto da
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, il 16-04-2010 14:33 Bravissimo Claudio! Anche io da anni recupero l'acqua che sgrondaia. Ma il mio metodo non costa nulla, perchè metto grossi secchi (quelli della vernice) là dove scende l'acqua e voilà! Non basta certo a dissetare le aiuole per tutta l'estate, ma è vero che un bel temporale di tanto in tanto ripristina le riserve. Complimenti per la tua iniziativa del "risparmio fai da te", ce ne fosseroUn cordiale ciao a presto. Mariella
2. Pozzo Aretino Scritto da
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, il 15-04-2010 18:45 Salve Marista. Durante il mio soggiorno al Cantiere di Monopoli mi ero affittato nella Città vecchia,(adoro le Citta vecchie) una antica casa a quattro stanze, le stanze erano una sopra l’altra e c’era pure una terrazza sopra il quarto piano. Dalla terrazza partiva un tubo che incanalava l’acqua piovana in una cisterna sotto il pavimento della cucina al piano terra. (ne leggerai di più in tra una decina di giorni) Mi dicevano che molte case nel meridione, avevano un pozzo simile, mi dissero anche che era un idea già praticata dagli antichi romani, mi dissero pure il nome del personaggio romano che aveva ideato questo sistema di raccolta del acqua. Ora non me lo ricordo, potrebbe essere che si tratti del “pozzo aretino” o qualche cosa del genere. (conosco a grandi linee lo sfondo letterario del rinascimento) Fatto è però che anche qui in Germania da diversi anni ormai chi ha un orto oppure un giardino raccoglie l’acqua piovana, e c’è qualcuno che insiste per usarla con una piccola pompa e autoclave a parte, anche per il sistema sanitario casalingo. Veramente ci vuole molto poco a costruirsi un sistema simile in Casa, ci sono autoclavi da 50 litri, con già la pompa incorporatache arrivano senza problemi a due o tre bar di pressione. Per i lavori di giardinaggio andrebbero benissimo, per il sistema sanitario casalingo invece un po’ meno direi, non so come la prenderebbero le Signore quando il Marito cominci a spaccare muri e piastrelle per installare uno sciacquone ad acqua piovana nel Bagno. Anche se la Vita di famiglia ormai mi è aliena, credo che nascerebbero dei problemi. Ciao Franco