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Dedalo, Pasifae, Minosse, il Minotauro, creature mitiche? Mica tanto.. PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
sabato 17 luglio 2010


minotauro
Ci viene bene di questi tempi una spolveratina al mito di Dedalo, ci azzecca eccome se ci azzecca.

Il mito è noto ed è uno dei più significativi, quello che forse meglio si presta a considerazioni sulla realtà attuale.

Cominciamo dal nome: dedalo,  viene da  daidallo = colui che lavora con arte. Ecco di chi stiamo parlando , di un artefice geniale, di un artigiano che conosce i segreti della tecnica, di più, non di un semplice artigiano esecutore stiamo raccontando, ma di un inventore di nuove tecniche. Di lui si narra infatti che avrebbe inventato nuovi strumenti, tra i quali: il trapano, il succhiello, la colla . Ancora se ne loda il genio inventivo, e lo si vede come un precursore della scienza.





Ed alla sua arte, alla sua tecnica, alla sua scienza tiene tanto da esser geloso del nipote,suo discepolo, un certo Talo che si narra avesse manifestato l'idea di realizzare il tornio, il compasso, e questo avrebbe fatto andare su tutte le furie Dedalo. Anche se è assia più realistico immaginare che Dedalo temesse che il nipote potesse rivelare ad altri i segreti del suo lavoro, ragione per cui, senza porre indugi e senza scrupolo, lo getta dall'Acropoli, metodo rapido e sicuro per un assassinio.

Forse fu mandato in esilio, o comunque dovette fuggire e trovò accoglienza presso Minosse, re di Creta. Andò verso Occidente il divino artefice, e arrivò a Creta dunque dove un re leggendario-storico ne sfruttò le capacità e lo prepose alla costruzione di quelle grandi opere che avrebbero portato il suo regno alla gloria eterna.

Ricordo che la mia insegnante ci faceva notare come questa parte del mito ci evidenzia chiaramente un particolare: dall'oriente la civiltà si diffuse verso occidente.

Dedalo una volta in Occidente, felice di potersi dedicare alla attività preferita, si sbizzarrì:avrebbe fabbricato mirabili statue che muovevano da sole le braccia e gli occhi, inoltre avrebbe progettatto un luogo particolare in cui Arianna, la figlia di Minosse, avrebbe potuto dedicarsi alla danza. Tanta alacrità trova forse spiegazione nell'atteggiamento dei Greci di fronte alla tecnica, non amavao si espandesse troppo: i miti di Prometeo ed Aracne ci dicono che gli dei si riteneva sarebbero stati gelosi. O meglio attualizzando: la classe sacerdotale e quella di potere temevano che uno sviluppo troppo rapido della tecnica avrebbe allontanato gli uomini da leggende, tradizioni, paure e condizionamenti, più facile governare un popolo superstizioso ed ignorante che un popolo evoluto, ancora questo principio ispira i potenti, mutatis mutandis..

Andando verso Occidenrte, Dedalo trovò terreno migliore : il re era per le grandi opere che rendessero imperituro il suo regno e Dedalo era l'uomo per lui: era disposto a tutto.

Infatti costruì per la regina Pasifae, donna dissoluta che desiderava unirsi ad un torello in santa pace, una bella vacca di legno coperta di cuoio.

Ora ad onore della povera Pasifae dobbiamo specificare come andò la strana storia del rapporto ferino. Poseidone regala un toro di gran valore a Minosse perchè lo sacrifichi, e quel tirchiaccio del re invece ne sacrifica un altro che vale poco, meno bello, meno imponente. Aquei tempi le divinità avevano un caratterino pepato, non si lasciavano imbrogliare, ed erano molto vendicative, quindi Poseidone si da da fare perchè la moglie del re si invaghisca del torello da esposizione, ecco perchè e percome  Pasifae va in calore irresistibile per il toro.

Dedalo non si fa problemi, si presta a costruire la vacca di legno che accolga i due amanti,  e la  ricopre di cuoio perchè il re non   abbia a sentire nulla delle loro effusioni; dal rapporto contro natura nasce un mostro: il Minotauro, un uomo con la testa di toro.
Insomma ne avevano di fantasia a quei tempi! Comunque il mostro metà uomo e metà bestia, simbolo della bestialità insita nella natura umana, era ormai fra gli uomini, e ci è rimasto, ma questa è una altra storia, forse.

Immaginiamo che Minosse si sia incavolato parecchio, ma , che io sappia, portò le corna con dignità e chiese a Dedalo di costruire un Labirinto (a Cnosso), da dove fosse impossibile uscire una volta entrati. Questi,  indifferente a ogni considerazione sul bene o sul male , sulla moralità o meno di certe azioni, si apprestò alacremente a costruire un labirinto che più labirintiaco non poteva essere: impossibile uscirne.

Insomma, le capacità del divino artefice vengono usate per azioni ed opere indegne, non per il bene ed il progresso, ma al massimo per occultare le umane bestialità e vizi .

Poi la storia continua, un figlio di Minosse viene ucciso dagli ateniesi, e il re, vendicativo proprio come gli dei che giravano da quelle parti, condannò gli ateniesi ad un tributo di sette ragazzi e sette ragazze da mandare a Creta per chè servissero da pasto per il mostro. Fu così che mandarono Teseo a salvare i giovani e che Arianna si innamorò dell'eroe, e finalmente Dedalo sembra umano, aiuta Arianna, gli dà il famoso filo perchè possa fare uscire dal labirinto il suo amato bene. Il lieto fine piaceva anche allora.

Minosse , saputo che la figlia è fuggita con l' Ateniese ed i giovani superstiti, imbufalisce e rinchiude Dedalo ed il figlio nel labirinto. Ovvio che un tipino come Dedalo non si fa mettere in scacco da un Re qualsiasi, sia pure imbufalito, e quindi costruisce le ali di cera per svolazzare via da là; sappiamo tutti che quello sventato di Icaro non segue i consigli del padre e muore, mentre il padre scappa, torna ad Atene dove sarà onorato.

In fin dei conti Dedalo è antipaticuccio, uno che non si cura troppo delle conseguenze delle sue azioni, può impersonare benissimo la tecnica: fredda ed indifferente al bene o al male, essa basta a sè stessa e supera ogni ostacolo per raggiungere i suoi fini. Nel mito si evince con quanta indifferenza ammazza il giovinetto nipote che è anche suo discepolo, solo per essere sicuro che nessuno dei suoi segreti esca dal laboratorio, disumano ed amorale. E così è la tecnica ancora oggi.

Oggi come allora, il nostro livello di progresso tecnico è di molto superiore al livello di progresso morale e spirituale.

 Per questo sempre le migliori scoperte ed invenzioni che potrebbero essere al servizio dell'uomo per aiutarlo nel suo cammino, per appianare diversità, miserie, difficoltà, in realtà vengono impiegate anzitutto per distruggere l'ambiente, la salute, la pace. Questo perchè la scienza e la tecnica di per sè sono senza anima, bene e male in questo caso sono accessori fortuiti, vengono perseguiti all'occorrenza, senza partecipazione, senza empatia per l'uomo.

Il mito è ottimista, apre prospettive per il futuro: Dedalo partendo dalla bestialità delle sue prime opere, dopo il contatto con l'eroe Teseo e l' amore e l'altruismo di Arianna, col volo in un certo senso si emancipa e si purifica, infatti dopo si dedicherà a costruire case e templi ed alle invenzioni di strumenti di lavoro che serviranno alla umanità per elevarsi e perfezionarsi.

Ma veniamo a noi, piccoli uomini tronfi del nostro progresso tecnologico, che ci sta portando a prosciugare i fiumi, bucare gli oceani, assetare gli uomini e gli animali.

Orgogliosi del nostro progresso tecnologico che sta ammazzando e facendo ammalare di cancro uomini ed animali, avveleniamo il mare, buchiamo gli oceani, ammazziamo e distruggiamo dove arriviamo, in nome del progresso, della tecnica.

Noi piccoli esseri meschini che nemmeno sappiamo usare internet se non disseminandolo da una parte di virus e simili cretinate per il guadagno di quattro furbetti del piffero, mentre dall'altra omuncoli timorosi della tecnica che permette agli uomini di comunicare tra loro, di informarsi, di migliorarsi, studiano sistemi e leggi per limitare la libertà d'uso del mezzo. I
Intanto scienziati indifferenti al bene ed al male come Dedalo , adoratori del dio danaro, violentano la natura fingendo di farlo a fin di bene, ed immettono OGM, rondup e peggio, avvelenando, impoverendo, facendo aumentare la fame nel mondo.

Come non bastasse , alcuni tecnici della moneta, chiamiamoli economisti, che sia mai mi becco una denuncia, pare che abbiano deciso di impadronirsi del mondo, surrettiziamente , facendo fuori alla grande 4 politicanti ignoranti ed affamati di soldi e potere e si apprestano a creare un nuovo ordine mondiale a loro misura, aumentando i poveri, arricchendo i ricchi , in cui chi può gode e gli  altri che crepino e si tolgano da parte, e non sto esagerando, se la sono studiata così e ormai molti se ne rendono conto, forse troppo tardi.

Dedalo l'indifferente, Pasifae la libidinosa, Minosse il re ansioso di apparire grande ed importante, fino a distruggere la sua famiglia, creature di fantasia, mitiche eppure attualissime.

L'Uomo e la meccanica, l'uomo e le scienze: un nano morale e spirituale che manovra cose più grandi di lui. Uomini come scimmie, uomini inadatti spiritualmente a manovrare il sapere degli dei, di Dio, se preferite. Molti ritengono che se e quando l'uomo ".. dominerà le insondabilità misteriose dello spirito e perverrà al perfezionamento etico di sè stesso , solo allora avremo tra gli uomini felicità ed amore"

Un ottimista chi ha solo potuto immaginare una simile conclusione per l'avventura dell'uomo, un ottimista che non aveva previsto certo l'avvento del mostro più bestiale di tutti, un mostro che infetta: 'homo economicus", quello servo del dio danaro tanto da fregarsene del mondo che sta preparando ai suoi stessi figli, e non 1 solo mostro, ma un insieme di mostri ben vestiti, educati , alieni all'uomo inteso come essere umano, basta vedere a che punto sta il pianeta e gli scempi che stanno organizzando.. il Minotauro al confronto ? Una mite Santa a vostra scelta,di quelle ne abbiamo ancora a volontà: stanno sui muri, non parlano, non chiedono, al massimo le rubano e le vendono, se il dipinto vale.

A quei Mostri  i politici che avrebbero dovuto  governare i nostri interessi, hanno sacrificato il futuro dei nostri figli.. cosa meriterebbero?

Per il rapporto  Scienza-  Fede, vai qui

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