Ci viene bene di
questi tempi una spolveratina al mito di Dedalo, ci azzecca eccome se
ci azzecca.
Il mito è noto ed è
uno dei più significativi, quello che forse meglio si presta a
considerazioni sulla realtà attuale.
Cominciamo dal nome:
dedalo, viene da daidallo = colui che lavora con arte. Ecco di chi stiamo
parlando , di un artefice geniale, di un artigiano che conosce i
segreti della tecnica, di più, non di un semplice artigiano
esecutore stiamo raccontando, ma di un inventore di nuove tecniche.
Di lui si narra infatti che avrebbe inventato nuovi strumenti, tra
i quali: il trapano, il succhiello, la colla . Ancora se ne loda il
genio inventivo, e lo si vede come un precursore della scienza.
Ed
alla sua arte, alla sua tecnica, alla sua scienza tiene tanto da
esser geloso del nipote,suo discepolo, un certo Talo che si narra
avesse manifestato l'idea di realizzare il tornio, il compasso, e
questo avrebbe fatto andare su tutte le furie Dedalo. Anche se è
assia più realistico immaginare che Dedalo temesse che il nipote
potesse rivelare ad altri i segreti del suo lavoro, ragione per cui,
senza porre indugi e senza scrupolo, lo getta dall'Acropoli, metodo
rapido e sicuro per un assassinio.
Forse fu mandato in
esilio, o comunque dovette fuggire e trovò accoglienza presso
Minosse, re di Creta. Andò verso Occidente il divino artefice, e
arrivò a Creta dunque dove un re leggendario-storico ne sfruttò
le capacità e lo prepose alla costruzione di quelle grandi opere che
avrebbero portato il suo regno alla gloria eterna.
Ricordo che la mia
insegnante ci faceva notare come questa parte del mito ci
evidenzia chiaramente un particolare: dall'oriente la civiltà si
diffuse verso occidente.
Dedalo una volta in
Occidente, felice di potersi dedicare alla attività preferita, si
sbizzarrì:avrebbe fabbricato mirabili statue che muovevano da sole
le braccia e gli occhi, inoltre avrebbe progettatto un luogo
particolare in cui Arianna, la figlia di Minosse, avrebbe potuto
dedicarsi alla danza. Tanta alacrità trova forse spiegazione
nell'atteggiamento dei Greci di fronte alla tecnica, non amavao si
espandesse troppo: i miti di Prometeo ed Aracne ci dicono che gli
dei si riteneva sarebbero stati gelosi. O meglio attualizzando: la
classe sacerdotale e quella di potere temevano che uno sviluppo
troppo rapido della tecnica avrebbe allontanato gli uomini da
leggende, tradizioni, paure e condizionamenti, più facile governare
un popolo superstizioso ed ignorante che un popolo evoluto, ancora
questo principio ispira i potenti, mutatis mutandis..
Andando verso
Occidenrte, Dedalo trovò terreno migliore : il re era per le grandi
opere che rendessero imperituro il suo regno e Dedalo era l'uomo per
lui: era disposto a tutto.
Infatti costruì per
la regina Pasifae, donna dissoluta che desiderava unirsi ad un
torello in santa pace, una bella vacca di legno coperta di cuoio.
Ora ad onore della
povera Pasifae dobbiamo specificare come andò la strana storia
del rapporto ferino. Poseidone regala un toro di gran valore a
Minosse perchè lo sacrifichi, e quel tirchiaccio del re invece ne
sacrifica un altro che vale poco, meno bello, meno imponente. Aquei tempi le divinità avevano un caratterino pepato, non si
lasciavano imbrogliare, ed erano molto vendicative, quindi Poseidone
si da da fare perchè la moglie del re si invaghisca del torello da
esposizione, ecco perchè e percome Pasifae va in calore irresistibile per il toro.
Dedalo non si fa problemi, si presta a costruire la vacca di legno
che accolga i due amanti, e la ricopre di cuoio perchè il re non abbia a sentire nulla delle loro effusioni; dal rapporto contro natura nasce un
mostro: il Minotauro, un uomo con la testa di toro.
Insomma ne
avevano di fantasia a quei tempi! Comunque il mostro metà uomo e
metà bestia, simbolo della bestialità insita nella natura umana,
era ormai fra gli uomini, e ci è rimasto, ma questa è una altra
storia, forse.
Immaginiamo che
Minosse si sia incavolato parecchio, ma , che io sappia, portò le corna con dignità
e chiese a Dedalo di costruire un Labirinto (a Cnosso), da dove
fosse impossibile uscire una volta entrati. Questi, indifferente a ogni
considerazione sul bene o sul male , sulla moralità o meno di certe
azioni, si apprestò alacremente a costruire un labirinto che più
labirintiaco non poteva essere: impossibile uscirne.
Insomma, le capacità
del divino artefice vengono usate per azioni ed opere indegne, non
per il bene ed il progresso, ma al massimo per occultare le umane
bestialità e vizi .
Poi la storia
continua, un figlio di Minosse viene ucciso dagli ateniesi, e il re,
vendicativo proprio come gli dei che giravano da quelle parti,
condannò gli ateniesi ad un tributo di sette ragazzi e sette ragazze
da mandare a Creta per chè servissero da pasto per il mostro. Fu
così che mandarono Teseo a salvare i giovani e che Arianna si
innamorò dell'eroe, e finalmente Dedalo sembra umano, aiuta
Arianna, gli dà il famoso filo perchè possa fare uscire dal
labirinto il suo amato bene. Il lieto fine piaceva anche allora.
Minosse , saputo che
la figlia è fuggita con l' Ateniese ed i giovani superstiti,
imbufalisce e rinchiude Dedalo ed il figlio nel labirinto. Ovvio
che un tipino come Dedalo non si fa mettere in scacco da un Re
qualsiasi, sia pure imbufalito, e quindi costruisce le ali di cera
per svolazzare via da là; sappiamo tutti che quello sventato di
Icaro non segue i consigli del padre e muore, mentre il padre scappa,
torna ad Atene dove sarà onorato.
In fin dei conti
Dedalo è antipaticuccio, uno che non si cura troppo delle
conseguenze delle sue azioni, può impersonare benissimo la tecnica:
fredda ed indifferente al bene o al male, essa basta a sè stessa e
supera ogni ostacolo per raggiungere i suoi fini. Nel mito si evince
con quanta indifferenza ammazza il giovinetto nipote che è anche
suo discepolo, solo per essere sicuro che nessuno dei suoi segreti
esca dal laboratorio, disumano ed amorale. E così è la tecnica
ancora oggi.
Oggi come allora,
il nostro livello di progresso tecnico è di molto superiore al
livello di progresso morale e spirituale.
Per questo sempre le
migliori scoperte ed invenzioni che potrebbero essere al servizio
dell'uomo per aiutarlo nel suo cammino, per appianare diversità,
miserie, difficoltà, in realtà vengono impiegate anzitutto per
distruggere l'ambiente, la salute, la pace. Questo perchè la
scienza e la tecnica di per sè sono senza anima, bene e male in
questo caso sono accessori fortuiti, vengono perseguiti
all'occorrenza, senza partecipazione, senza empatia per l'uomo.
Il mito è
ottimista, apre prospettive per il futuro: Dedalo partendo dalla
bestialità delle sue prime opere, dopo il contatto con l'eroe Teseo
e l' amore e l'altruismo di Arianna, col volo in un certo senso si
emancipa e si purifica, infatti dopo si dedicherà a costruire case e
templi ed alle invenzioni di strumenti di lavoro che serviranno alla
umanità per elevarsi e perfezionarsi.
Ma veniamo a noi,
piccoli uomini tronfi del nostro progresso tecnologico, che ci sta
portando a prosciugare i fiumi, bucare gli oceani, assetare gli
uomini e gli animali.
Orgogliosi del
nostro progresso tecnologico che sta ammazzando e facendo ammalare di
cancro uomini ed animali, avveleniamo il mare, buchiamo gli oceani,
ammazziamo e distruggiamo dove arriviamo, in nome del progresso,
della tecnica.
Noi piccoli esseri meschini che nemmeno sappiamo
usare internet se non disseminandolo da una parte di virus e simili
cretinate per il guadagno di quattro furbetti del piffero, mentre
dall'altra omuncoli timorosi della tecnica che permette agli uomini
di comunicare tra loro, di informarsi, di migliorarsi, studiano
sistemi e leggi per limitare la libertà d'uso del mezzo. I
Intanto
scienziati indifferenti al bene ed al male come Dedalo , adoratori
del dio danaro, violentano la natura fingendo di farlo a fin di bene,
ed immettono OGM, rondup e peggio, avvelenando, impoverendo,
facendo aumentare la fame nel mondo.
Come non bastasse , alcuni
tecnici della moneta, chiamiamoli economisti, che sia mai mi becco
una denuncia, pare che abbiano deciso di impadronirsi del mondo,
surrettiziamente , facendo fuori alla grande 4 politicanti ignoranti
ed affamati di soldi e potere e si apprestano a creare un nuovo
ordine mondiale a loro misura, aumentando i poveri, arricchendo i
ricchi , in cui chi può gode e gli altri che crepino e si tolgano
da parte, e non sto esagerando, se la sono studiata così e ormai molti se ne rendono conto, forse troppo tardi.
Dedalo
l'indifferente, Pasifae la libidinosa, Minosse il re ansioso di
apparire grande ed importante, fino a distruggere la sua famiglia,
creature di fantasia, mitiche eppure attualissime.
L'Uomo e la
meccanica, l'uomo e le scienze: un nano morale e spirituale che
manovra cose più grandi di lui. Uomini come scimmie, uomini inadatti
spiritualmente a manovrare il sapere degli dei, di Dio, se preferite.
Molti ritengono che se e quando l'uomo ".. dominerà le
insondabilità misteriose dello spirito e perverrà al
perfezionamento etico di sè stesso , solo allora avremo tra gli
uomini felicità ed amore"
Un ottimista chi ha
solo potuto immaginare una simile conclusione per l'avventura
dell'uomo, un ottimista che non aveva previsto certo l'avvento del
mostro più bestiale di tutti, un mostro che infetta: 'homo
economicus", quello servo del dio danaro tanto da fregarsene del
mondo che sta preparando ai suoi stessi figli, e non 1 solo mostro,
ma un insieme di mostri ben vestiti, educati , alieni all'uomo
inteso come essere umano, basta vedere a che punto sta il pianeta e
gli scempi che stanno organizzando.. il Minotauro al confronto ?
Una mite Santa a vostra scelta,di quelle ne abbiamo ancora a
volontà: stanno sui muri, non parlano, non chiedono, al massimo le
rubano e le vendono, se il dipinto vale.
A quei Mostri i politici che avrebbero dovuto governare i nostri interessi, hanno
sacrificato il futuro dei nostri figli.. cosa meriterebbero?
Per il rapporto Scienza- Fede, vai qui
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