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Di Francesca Lippi: Anni 2000 ci piace la scienza? PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
mercoledì 19 maggio 2010
Benedetto Croce

Di Francesca Lippi

"Verso le discipline scientifiche c'è stato un forte ostacolo dovuto a Benedetto Croce e Giovanni Gentile, che con la definizione delle due culture, hanno per decenni condizionato l'istruzione italiana, rendendo preferibili le discipline umanistiche in quanto chi vi si dedicava era qualcuno ‘che valeva', mentre gli altri non erano altro che secchioni matematici".










Questa è l'idea di Giovanni Anzidei Capo Ufficio Stampa dell'Accademia Nazionale dei Lincei, da sempre caratterizzata sia per l'altissima formazione dei suoi Soci sia per la sua elevata interdisciplinarietà.
Se questa distinzione avveniva nel secolo scorso, possibile mai che si risenta ancora di una distinzione a dir poco anacronistica? Il Professor Enrico Alleva, dell'Istituto Superiore della Sanità, afferma che "certamente l'impostazione storicistica di Gentile ha privilegiato gli aspetti di progresso delle idee scientifiche, piuttosto che far riflettere gli studenti sulle metodologie, impedendo loro di capire le novità delle idee scientifiche" non formando i giovani a sperimentare, ad osservare l'ambiente in cui si trovano né tanto meno ad incuriosirsi. Eppure Alleva ammette che "dal '63, con l'avvento della scuola media unica, c'è stato un pullulare di ‘osservazioni scientifiche', che hanno promosso l'osservazione diretta e la sperimentazione da parte degli studenti". Dunque il capitolo è chiuso? Sembra di no visto che nonostante la buona volontà "la qualità complessiva è stata variabile da un istituto scolastico all'altro".
Scienziati ed umanisti ammettono così che un po' di pregiudizio ci sia ancora oggi. Secondo Luigi Berlinguer "è vero che esiste questo squilibrio sia da parte dell'opinione pubblica, sia da parte della cultura dominante". Il Professore, infatti, nota che chi non conosce la letteratura viene facilmente definito ‘ignorante', mentre chi non sa nulla della teoria della relatività può anche essere un ‘colto'.
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