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EUROPA: UN CADAVERE CHE PUZZA di G.P. PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
giovedì 09 settembre 2010

vampiraL'Unione Europea è politicamente morta, c'è solo il suo cadavere inzombito che si aggira per il Continente con lo scopo di azzannare i popoli e loro diritti.

Un corpo in putrescenza che appesta l'aria e avvelena le speranze. Una comunità velleitaria che sin dal principio, anziché fondarsi sullo spirito e sulle identità nazionali, sulle tradizioni e sulle specificità culturali dei suoi aderenti, è nata col marchio infame della bestia, col sigillo dei banchieri e dei loro forzieri, con l'impronta dei grandi capitali senza frontiere. Non terra della patrie, non unione di popolazioni, ma ricettacolo delle oligarchie di ogni nazione.




L'Europa, in verità, non è mai esistita se non come consiglio di amministrazione di affaristi ed imbroglioni.
Le sue istituzioni spettrali, a cominciare dal Parlamento, sono senza competenze decisionali ed assolvono all'unico compito di praticare manovre diversive mentre finanzieri e speculatori assaltano il fortino per appropriarsi del bottino.

L'Europa aguzzina delle sue genti e schiava di altri continenti, bordello imperiale dell'emisfero boreale, signora desovranizzata e percossa che si sta scavando la fossa. Nessuna politica estera, nessuna prospettiva geopolitica, nessun consenso, nessuna capacità di proporre un cambiamento.

 Tutti contro tutti ed ognuno più o meno succube dell'amministrazione americana. Appena essa è stata toccata nel portafoglio, all'indomani della crisi greca, si è dissolta dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, di non essere mai sorta. Ed ora l'ultima ciliegina sulla torta. Proprio per evitare che qualcuno bussi ancora alla sua porta decide di accentrare le politiche economiche e quelle di bilancio di tutti i governi nazionali. Prossimamente non saremo più padroni nemmeno in casa nostra. Tanto le politiche finanziarie che quelle per lo sviluppo saranno delineate e approvate preventivamente da Bruxelles. Gli Stati presenteranno in quella sede i loro progetti per ottenere l'asseverazione della Commissione europea in un quadro di massima coordinazione (leggi limitazione) dei singoli provvedimenti nazionali con quelli degli altri paesi membri.

Come ha scritto Marcello Foa nel suo blog "...sarà Bruxelles, e non più il Parlamento, a decidere come lo Stato italiano debba risanare i conti pubblici e rilanciare la propria competitività, seguendo una pianificazione decennale che dovrà essere coerente con la struttura del blocco europeo e prevalente rispetto alle visioni nazionali".

Ovvero, dovremo cedere un'altra fetta di sovranità nazionale alla vampiresca Europa dei bucanieri e dei faccendieri (a sua volta asservita alla più potente finanza Usa) che per non pagare i guasti combinati in tutti questi anni si sta rivalendo delle sue perdite sul popolo.

Complimenti ai nostri politicanti che stanno autorizzando quest'ultima schifezza, a partire da quel chiacchierone di Tremonti, prima paladino di una rinascente etica antimercatista (diffidare sempre dei preti e dei moralizzatori!) ed ora nuovamente ascaro delle burocrazie sovranazionali di Bruxelles.

http://conflittiestrategie.splinder.com/post/23269486/europa-un-cadavere-che-puzza-di-gp

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  Commenti (1)
1. Un requiem per l'Europa.
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 10-09-2010 00:21
Marcello Foa sbaglia, come suo solito parla in modo sibillino e squisitamente da spin, (chapeau) ma in questo caso, come già in diverse occasioni da lui non mi aspettavo altro, non solo, ma non mi aspetto più altro che spin di tornaconto. 
 
Il suo modo di parlare è sorpassato solamente dai levantini. 
 
Se Marcello Foa ha la soluzione del problema Europa allora si faccia avanti e ci sciorini il suo rasoio, indicando e denunciando chiaramente i colpevoli di questo scempio sociale italiano. 
 
Sparare nel mucchio senza fare nomi e fatti, non basta, credo sia il caso dove Marcello Foa dovrebbe cominciare a far del giornalismo d’assalto vero, e non da tavolino, dopo di che si potrebbe parlare. 
 
Lo Stato Italiano ha creato un debito mostruoso sulle Spalle degli italiani, continua a perseverare e a menar il cane per l’Aia, creando ancor maggior passivo, e creando problemi, sempre più grandi, non solo agli italiani ma anche come il caso Grecia ci ricorda, a tutta l’Europa. 
 
Siamo alle solite, il ceto medio italiano è ancora forte, ma lo stanno erodendo, ci sono troppi partiti, troppi picciotti, troppa criminalità politica organizzata, troppo Curia, troppo tutto e troppo poco lavoro e quello la salta su e ci annuncia che Strasburg e Brusselles decidono per il bel Paese, se questa non è u ipocrisia allora spiegami mi per cortesia cosa sia l’ipocrisia. 
 
Per il resto a mio avviso hai ragione. Il cadavere Europa puzza, di ipocrisie di intressi di partito, puzza di ambiguita e di interessi personali, e si indebolisce, e diveta facile preda di una civiltà islamica che abbiamo già in Casa. 
Nn vedo un accomodamneto pocifico di questi problemi, ma tutto questo giova senz`altro al Popolo del, "Das Boot is voll" 
Salutönen

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