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Europa cadono i veli: indeboliti gli Stati appare la dittatura PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
giovedì 24 novembre 2011

capitalismo cannibale
Adesso che la dittatura si è instaurata ufficialmente e con il consenso di coloro che dovevano difendere la democrazia, possiamo trarre le conseguenze di quanto è accaduto con la sicurezza di essere nel giusto. Tutto questo era infatti già stato previsto più di un anno fa e reso pubblico con il libro intitolato appunto: “La dittatura europea”. L’unica differenza consiste nel nome di Monti invece di quello di Draghi, che avevo indicato come primo instauratore della dittatura dei banchieri soltanto perché non era ancora avvenuta la sua nomina a capo della Banca centrale europea, ma si trattava di nomi interscambiabili.

Il Capo dello Stato finalmente respira l’aria a lui più congeniale. L’internazionalismo mondialista, che è stato sempre indispensabile ai banchieri, sono stati però i comunisti a teorizzarlo e a perseguirlo per primi dal punto di vista politico.


Per Lenin non esistevano né nazioni né città capitali: qualsiasi città poteva essere la capitale del mondo e nulla gli era più odioso del nazionalismo e delle patrie. Napolitano, dunque, procede senza remore, non essendo più l’Italia una repubblica parlamentare, a usare della sua autorità e del suo potere per additare la strada giusta dell’uguaglianza comunista. In primis, ovviamente, in odio all’Italia e all’italianità, la cittadinanza agli stranieri.
La maggioranza degli Italiani non lo vuole? Suvvia, imparate ad essere giusti e buoni, perché è questo il compito della politica comunista: educare i cittadini.
E poi, che importanza volete mai che abbia una cittadinanza? Per i dittatori d’Europa nulla o quasi, visto che hanno imposto con sfrontata disinvoltura agli oltre 500 milioni di sudditi la cittadinanza europea ben sapendo che non è valida dato che l’Ue non è uno Stato.

Coraggio, dunque, il più in fretta possibile verso il multiculturalismo e il mondialismo. Pagano i cittadini, mica i dittatori. L’importante è raggiungere lo scopo: cancellare gli Stati nazionali, privandoli di ogni potere. L’Europa à già a buon punto.

Nessuno pensi che ci sia qualcuno fra i banchieri e i politici che si preoccupi delle questioni finanziarie, dei debiti pubblici, di quanto perde la Borsa o di quanto sale il famoso “spread”. Era questo che volevano: affondarci tramite il debito e ci stanno riuscendo a meraviglia. L’operazione si è dimostrata forse un po’ troppo lenta per i loro gusti: per questo hanno deciso di mettere l’acceleratore dissestando i governi. La prima a caderci è stata l’Italia. L’operazione Monti serviva a questo. Nessuno Stato, infatti, è tanto debole quanto quello che, privo del governo legittimo, improvvisa cariche politiche, riduce a marionette i rappresentanti votati dal popolo e inventa soluzioni alla giornata. E’ debole in sé, ma è ancor più debole agli occhi del mondo, inclusi ovviamente quelli dei mercati di cui si cercava la fiducia.
 
E’ sufficiente il buon senso per capirlo: è troppo evidente. I banchieri e i politici europeisti ci hanno ingannato, atrocemente ingannato, cari Italiani, dicendo che ci saremmo salvati con “un uomo forte”, e gettandoci così allo sbaraglio di un’azione politica d’emergenza e priva di regole. Indebolire gli Stati svuotando la democrazia di ogni significato e di ogni potere è infatti il loro scopo: assediarli giorno per giorno, ora per ora, con il crescendo del panico per il debito è soltanto il loro strumento.

Ida Magli
www.italianiliberi.it
Roma, 23 novembre 2011

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  Commenti (4)
1. La democrazia questa sconosciuta.
Scritto da Alvaro \n Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo ' target='_blank'>website, il 30-11-2011 13:18
Ciao Marista, ho scritto circa dieci minuti fa' un post sull'ultimo blog di Foa, mi sono sfogato un pochino ma veramente la situazione in Italia, e in Europa di cui da europeista non convinto me ne po' frega' de meno, sta' diventando sempre piu' grave. I comunisti usciti dalla porta principale, rappresentata dalle elezioni, stanno rientrando dalla finestra, del golpe bianco come io l'ho chiamato, come dei normali e volgari ladruncoli di quartiere.Quando qui parliamo un pochino di politica, per esempio durante il pranzo del "thanksgiving", tutti si scandalizzano della transumanza da un pascolo all'altro dei nostri politici anche durante la stessa legislatura. Tutti e anche qualcuno di piu', se fosse possibile, si meravigliano di quanti "comunistoidi", io li chiamo cosi' perche' di veri comunisti in Italia ne esistono ormai ben pochi viste le inclinazioni di molti ci aggiustiamo sempre le cose come ci fa' piu' comodo, ci sono ancora in Italia. E quindi ci meravigliamo se la "democrazia" e' in pericolo? Ci domandiamo il come e il perche' siamo arrivati a questo punto di non ritorno, anche se io preferisco sperare ancora e dire di "quasi non ritorno"? Purtroppo noi italiani oltre a essere un popolo di "poeti e navigatori" siamo anche un popoli di "canose", pesce che abbocca al lamo del pescatore anche a due per volta, e abbiamo da prima abboccato alle chiacchiere, piacevoli,intriganti, quasi persuasive se vuoi di Berlusconi ed ora stiamo abboccando, per invidia, per la gioia ipocrita di veder cadere un potente, per il desiderio e la speranza di poter contare di piu', ma quando mai poveri illusi, al tecnocrate europeista convinto, pro domo sua e dei suoi amici, Monti. Quanta ingenuita', porca miseria, quanta poca lungimiranza, ancora porca miseria, quanta poca italianita' leggo in giro per i blog e i relativi post, c'e' gente che che e' addirittura contenta per gli aumenti delle tasse che colpiranno tanti e non solo i piu' abbienti, tanto e' vero che ieri leggevo:" andate a pagare e zitti e mosca". E de che stamo a parla' cara Marista, stato, nazione, italianita',appartenenza, ma quale appartenenza qui appartengono solo alle squadre di calcio, il popolo bue non si e' accorto di nulla e meno che meno dimostrera' il suo scontento quando, e se, un giorno si andra' di nuovo alle elezioni. Vuoi scommettere che saranno eletti i soliti noti? Bersanov, Nicolina,Di Pietro e compagnucci vari per la sinistra, Casini di nome e di fatto, Fini un traditore di ieri, vedi Almirante e le sue idee, e un traditore di oggi, leggi inciuci con la sinistra, in compagnia del buon Rutelli, peripatetico di tutto l'arco costituzionale, per il centro ed infine tutti quei destrorsi che non si sa ormai piu' bene da dove vengano visto che, vedasi Rutelli. E no, proprio no, cara Marista non ci siamo, siamo tutti, perche' mi ci voglio mettere anchio forse per un po' di senso di colpa di quello che avrei, forse, potuto fare e non ho deliberatamente fatto, poco amanti di casa Italia. E se non impareremo ad amare la nostra Italia come amiamo la nostra casa non ci sara' mai nulla da fare, resteremo sempre solo un popolo di poeti e navigatori. Alvaro.
2. Scritto da Marista, il 29-11-2011 23:09
Silvio davvero grazie, non immagina quanto mi faccia piacere scoprire di essere in sintonia e anche di avere comuni radici. Sarei onorata io di poter profittare in questo sito del suo lavoro, di tanto in tanto; lei spiega le alchimie della economia e non solo, con molta chiarezza e dovizia, nel blog di Foa ha immesso molto materiale assai interessante, ancora un grazie ed un cordiale saluto
3. Scritto da SILVIO, il 29-11-2011 14:50
Splendida Ida Magli! Che mi ha risvegliato dal lungo sonno dell'ignavia. 
Grazie di esistere! 
Un ringraziamento sincero (da parte mia) anche a Marista per l'onore che mi ha riservato il 17 novembre scorso (di cui mi accorgo solo oggi). 
Se l'avessi saputo prima, avrei contribuito (e fatto contribuire) fattivamente.  
Con lei sono in perfetta sintonia, oltre ad avere comuni radici. 
In lei ho sempre apprezzato le idee aperte e chiare, senza fronzoli e tentennamenti nonché il suo non cedere alla tentazione di inondare i lettori del suo blog con la fastidiosa overdose di contradditori richiami e link, tipica di chi vuol confondere le idee al prossimo. 
La ringrazio nuovamente e buon lavoro. Come sempre, la leggerò continuamente.
4. Le pecore ortolane
Scritto da Franco Parpaiola website, il 24-11-2011 11:39
Salve Marista. 
Sai che non sono convinto. In fatto di dittatura ho le mie idee, ora noto un arricciamento della Gente in piccoli clan, quasi in tribù direi, e il tutto peggiorerà con l'aggravarsi della Crisi. 
Secondo me non è l’Europa come ideale che è sbagliato, ma quello che la Politica ne ha fatto, quello che i giornalisti hanno scritto, quello che la Gente ha permesso succedesse che è sbagliato e ha condotto all’attuale situazione di non ritorno. 
È impossibile vivere nel passato e credere nel futuro. 
Il solo modo che rimane per mettere in carreggiata la carriola europea e di proclamare gli Stati Uniti D’Europa e ridimensionare le Banche a normali Istituti di credito una Strada non esiste. 
L’accusarsi a vicenda non fa altro che alimentare la forza di chi come Ackerman vuole dominare finanziariamente l’Europa, quale succursale degli Stai Uniti d’America, e basta. 
Ackrman dopo aver svenduto il 35% della Deutsche Bank all’India andrà a rintanarsi alle Assicurazioni di Zurigo, e prima o poi se non interverrà Berlino arriveremmo gli Indù con i loro motorini e le biciclette si porteranno la DB a Calcutta. 
Il male dell’Italia se lo sono voluti gli Italiani, guardati ora le orfane e gli orfani del Berluska che ora non sanno più su chi sputare la loro bile, ora cercano altri bersagli su cui riversare la loro ignoranza. 
Secondo me è sbagliato andare a caccia di Streghe il giro per l’Europa, il male italiano si annida in Italia tra gli italianucci e portaborse vari, se si vuole veramente salvare l’Italia è li che bisogna far pulizia.  
Vedo però che proprio chi nel passato ha causato i mali Italiani ora addita alla Germania quale fautrice di tutte le italiche magagne, per salvarsi le chiappe. 
Und gli italiani ci credono pure, roba da matt

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