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FEBBRAIO e Medio Campidano tempo di maschere, di ricordi, di zeppole, anzi di "zippuas".
Scritto da Marista Urru
mercoledì 10 febbraio 2010
Eccole le zeppole vere, uno spettacolo che Marista ha trovato nel bel sito di Chiara, una campidanese ( come me e Mariella, autrice del post) qui trovate la ricetta della maga campidanese è pure illustrata.
Il carnevale dei tempi che furono, in quel del Medio
Campidano, era fatto di bambine e bambini che si travestivano da adulti.
Noi bambine eravamo come i
trovarobe teatrali, andavamo a scovare i vecchi vestiti delle mamme,
vecchie mantelle di lana, a nascondere il viso una maschera di cartoncino con
la figura di toro seduto con tante di piume figurate. ... Se non c'erano denari in casa (in banca
si), bastava un foglio di quaderno sagomata, due buchi per gli occhi e una per
la bocca, naturalmente a me piacevano le figurine romantiche quindi la bocca la
contornavo di colore rosso, gli occhi con un accenno di ciglia che facevano
apparire quei fori come un millepiedi, a tener ferma la mascherina un elastico
slabbrato, (mamma non gettava via nulla nemmeno l'elastico delle vecchie
braghette).
Si andava per strada, cercando di schivare le pietre che ci
lanciavano i ragazzini, per gioco, non penso si trattasse di atti di bullismo,
quello allora non esisteva. Esistevano i ragazzini e le loro birbonate e basta.
Andavamo come cani da trifola, annusando l'aria per vedere
in quale casa si stavano friggendo le zeppole.
L'odore di fritto dolce si diffondeva in tutto il rione,
difficile non individuare dove avremmo potuto chiedere l'assaggio!
Certo, oggi è diverso, le bambine sono vestite da fatine, da
piccole lolite, approfittando del fatto che a carnevale tutto è concesso. Le
mamme sono felici, i pedofili anche.
Evviva il carnevale!
Tempo di San Valentino, di
regalini, di cioccolatini e rose rosse.
San Valentino è il
Santo degli innamorati, non ho capito
bene se protegge dall'innamoramento (brutta malattia che colpisce quando meno
te l'aspetti), oppure tutela gli
innamorati dai colpi di fulmine estranei alla coppia.
Si narra che l'allora Don Valentino (presumo che prima di
diventare Santo fosse un Prete), fu il primo a celebrare le nozze tra un
pagano e una donna cristiana.
Dopo quell'episodio divenne il punto di riferimento per
tutte le coppie che desideravano sposarsi.
Il 14 febbraio del 274 d.C. (o giù di lì), il futuro Santo
Valentino fu ucciso durante le persecuzioni contro i cristiani.
Il giorno della sua morte è dedicata a Lui come Santo e a
tutti gli innamorati del mondo.
Non ho capito che c'entrano i cuoricini, i cioccolatini, le
rose, i bigliettini mielosi, non è che è solo per far cassa?
Evviva San Valentino!
Mariella
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