APPELLO PER UNA MORATORIA NUCLEARE IN
GIAPPONE E PER L'IMMEDIATA RIMOZIONE DEL COMBUSTIBILE NUCLEARE
DALL’IMPIANTO DI FUKUSHIMA
Appello perchè si sappia
cosa sta succedendo davvero in Giappone , firmiamolo è anche nel
nostro interesse, medici e scienziati lo hanno proposto e firmato
perchè una catastrofe simile non si debba più ripetere, e perchè
ci si occupi della popolazione
Con questo appello intendiamo
rompere il muro di silenzio che, fuori dai confini giapponesi,
circonda la catastrofe di Fukushima. L’attuale governo giapponese
guidato dal premier Noda ha, di fatto, rinnegato la volontà espressa
dal suo predecessore dopo quella catastrofe di far uscire il Paese
dalla dipendenza dall’energia nucleare: ma nell’opinione pubblica
il dibattito è fortissimo e l’opposizione al nucleare cresce.
Sul
piano internazionale si vuol far credere che gli incidenti sono stati
di poco conto, che la situazione è sotto controllo e le conseguenze
per la popolazione giapponese sono minime.
Ma la
situazione è completamente diversa:
-
nei
tre reattori funzionanti al momento dell’incidente la quantità di
combustibile fuso, che nell’Unità 1 è fuoriuscito da vessel, è
superiore a quella fusa in tutti gli incidenti precedenti, ed è
assolutamente incontrollabile. L'affermazione che sia stato
raggiunto lo "spegnimento a freddo" dei reattori
danneggiati è priva di senso, in quanto tale definizione è
riferibile solo ad un nocciolo integro, mentre i noccioli delle
unità 1, 2, 3 risultano parzialmente o totalmente fusi, con perdita
dei parametri di controllo tale per cui non si può escludere che
possano riacquistare localmente configurazioni critiche con
ripresa della reazione a catena.
-
La
situazione delle piscine del combustibile esausto non è stata
risolta e con il ripetersi di scosse sismiche di notevole intensità
rischia di provocare un nuovo incidente dalle conseguenze gravissime
e imprevedibili, anche a causa dello stoccaggio addensato delle
barre. Un gruppo di esperti dell’Ufficio di Gabinetto giapponese
ritiene probabile che nei prossimi anni possa avvenire un terremoto
di grado 9 nella faglia oceanica e uno tsunami con onde di altezza
eccezionale che colpirebbero non solo la centrale di Fukushima, ma
anche molte altre.
-
Nella
regione Nord Est del paese la situazione rimane estremamente
preoccupante. La gravità della contaminazione radioattiva, sulla
quale le autorità giapponesi hanno esercitato fin dall’inizio
degli incidenti un cover-up, non accenna a diminuire. Sono migliaia
le persone sradicate per sempre dalla loro terra (comprese quelle
trasferite, anche di propria iniziativa, dalla zona inquinata di
Fukushima), che hanno perduto il lavoro e le prospettive per il
futuro e vivono in un’incertezza drammatica.
-
Al
contrario il governo giapponese minimizza la gravità della
contaminazione, ha alzato la soglia della contaminazione per i
bambini e si dimostra molto più preoccupato del ripristino della
normalità apparente che di salvaguardare la salute dei cittadini.
-
Il
5 maggio scorso anche l’ultimo dei 50 reattori nucleari in
esercizio commerciale del Giappone, si è fermato per le periodiche
revisioni (che quest’anno riguardano anche test e adeguamenti
conseguenti agli incidenti di Fukushima) senza che ciò abbia
pregiudicato la fornitura di energia elettrica al paese. Si apre ora
una partita decisiva perché a fronte della volontà del governo e
dell’industria nucleare di riattivare le centrali quanto prima, si
sviluppano forti opposizioni delle popolazioni.
Riteniamo
che questi problemi non riguardino solo il Giappone, ma l’intera
comunità internazionale e pertanto chiediamo alle autorità
giapponesi
-
di
non riattivare i reattori nucleari attualmente fermi;
-
di
intervenire urgentemente per estrarre e trasferire le barre di
combustibile dalle piscine gravemente danneggiate.
-
di
provvedere immediatamente, anche se tardivamente, all’evacuazione
dei bambini dalle zone contaminate.
-
di
favorire l’istituzione di un’autorità interdisciplinare e
internazionale sotto l’egida dell’Onu per risolvere la
situazione di Fukushima, data l’incapacità dimostrata dalla Tepco
nella gestione dell’incidente.
FIRMA
L'APPELLO
|
- Si prega di inserire commenti riguardanti l'articolo.
- Commenti ritenuti offensivi verranno eliminati.
- E' severamente vietato qualsiasi tipo di spam. Cose del genere verranno cancellate.
- I commenti verranno approvati dall'Amministratore prima di venire pubblicati.
- Ricordarsi di inserire il codice numerico nell'apposito box
- Se il codice è errato riaggiornare la pagina (refresh)
|
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
Powered by AkoSuite 2007 |