Una legge quella approvata in Germania
sulla libertà di stampa, a quanto pare chiara e inequivocabile,
senza ombre nè giri di parole o distinguo cavillosi, ( non so se
rendo l'idea..). Non un colpo al cerchio ed una alla botte di modo che all'occorrenza possa uscir fuori una qualche sentenza di fantasia.
Si privilegia la libertà di stampa ed
il diritto del cittadino ad essere informati, poi di fronte ad una
violazione palese di notizie classificate come riservate, si persegue
la fonte che quelle notizie riservate ha propalato . La magistratura
non potrà più perseguire i giornalisti per concorso nella
violazione del segreto di notizie riservate. Per la germania questa
è una inversione di rotta, brava Merkel! Capisco meglio certi
discorsi dell'amico Parpaiola, quando afferma che se anche alcuni
mali sono inevitabilmente comuni, ciononostante la Germania può
affrontarli e li affronterà da una posizione di maggior chiarezza e
forza.
Beato il Paese in cui i Governi possono
ancora governare senza esser soffocati dai mille legami delle
infinite consorterie, e centri di ferreo potere, ma solo seguendo quello che ritengono e valutano
essere il bene comune, visto che per questo sono stati mandati dai cittadini al potere .
Anche in Germania pare non sia stata una
passeggiata arrivare a questo risultato di buon senso e di cura della
libertà di informare ed essere informati mantenendo il rispetto per
i documenti secretati.
Da Republica . - La nuova legge
federale voluta dalla Merkel e dalla ministro della Giustizia, la
liberale Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, introduce una importante
modifica, inserendo un emendamento correttivo all'articolo 335b del
codice penale. Tale articolo prevede la punibilità dei pubblici
funzionari che rivelano segreti d'ufficio, con pene fino a cinque
anni di reclusione. È accaduto in passato, come nel caso eclatante
del Blitz del 2005 nella redazione di Cicero, che i magistrati
applicassero quell'articolo del codice penale anche contro i media.
Di fatto, aveva reclamato il mondo della stampa, si giungeva così al
risultato di limitare la libertà d'informazione subordinandola alla
difesa dei segreti e delle notizie riservate. Un nuovo paragrafo
dell'articolo escluderà il concetto di "concorso in
divulgazione di notizie riservate", cioè proprio quel concetto
che consentiva di colpire la stampa. -
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1. Big Mama Angelina Scritto da
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, il 27-08-2010 00:22 Salve Marista, Felice la Nazione che con tutti i suoi difetti ha una libertà di Stampa e di espressione, e l'assicura e la garantische a tutti. Per libertà di Stampa s'intende la Stampa indipendente, non certo quella tendenziosa e ambigua, di Famiglia Cristiana. L'Italia invece è lontana da questi Orizzonti. Nel bel Paese, vige la Dittatura di casta, tipo Südamericano o peggio, e questo stato di case durerà finche la Gente non ne potrà più e poi ne vedremo delle belle. Comincio a crede che in Italia, a troppi italiani manchi il senso della civiltà colettiva, che si basa sul rispetto civile del prossimo. Lo scempio politioc e sociale italiano non so spigarmelo altrimenti. Comincio veramente a credere che in Italia a molti, troppi italiani, manchi quel senso e spirito di civiltà democratica necessario a formare una Societa solida e compatta. Magari dittatoriale, ma solida, avanguardista e compatta. Parlo appunto del dettao che il rispetto civile e la democrazia ci impone nel rispetto del prossimo. Mi sa tanto che molti, troppi itaiani non siano altro che i vu gumbrà di se stessi. Ciao
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